C'era da coprire la schifezza allucinante della faccenda Farmacap. C'era da mascherare l'inaudito Manuale Cencelli col quale, all'insegna del più volgare clientelismo in barba ad ogni competenza, si sta consegnando il top management di Acea ad un presidenza e ad un consiglio d'amministrazione di perfetti incompetenti che hanno l'unico merito di aver maturato crediti economici che l'amministrazione non sa come pagar loro.
E allora, in assenza di altre notizie, in assenza di qualsivoglia reale progetto, in assenza di risultati su tutti i fronti, la sindaca ha chiamato la fidatissima Flavietta Marzano, assessora alla Roma Semplice (sic), la quale ha sempre nel cassetto qualche progetto inconcludente e talvolta demenziale. Sempre pronta a tirar fuori dal cilindro idee utopistche e sovente irrealizzabili ma perfette per riempire qualche pagina di giornale. E questa è stata la volta della democrazia diretta, dei referendum comunali, del coinvolgimento - senza quorum (ovvero bastano quattro sherpa di voti, ben organizzati, magari di qualche famiglia di ex pastori abruzzesi, per condizionare le decisioni della città) - di tutti i cittadini sulle scelte di Roma. Insomma, da qui alla fine della consiliatura, signori, arriverà la Democrazia Diretta. E giù articoli in prima pagina su Repubblica.it...
Lascia stare il paradosso che a proporre la democrazia diretta è il partito che più di ogni altro sta umiliandone gli strumenti, tra votazioni cui partecipano poche decine di votanti e risultati annullati all'ultimo istante perché non piacciono al capo politico. Lascia stare il paradosso di avere un sito internet del Comune (confrontate www.comune.roma.it con www.comune.milano.it e poi ne parliamo) che sarebbe stato scandalosamente vecchio nel 1995. Lascia stare il paradosso di parlare di trasparenza e direttismo nell'ambito della amministrazione più clamorosamente opaca e losca che la città abbia mai avuto dai tempi delle giunte Giubilo, Carraro e Signorello con la Dc e il Psi impegnati a rimestare nel torbido schifosamente ma mai come avviene ora. Lascia stare il paradosso di una classe dirigente che (dall'ingresso nella Giunta Marino alle Olimpiadi) ha sempre fatto il contrario di quello che i risultati della consultazione della base diceva loro.
E invece è andato così. Invece di concentrarsi sulla realizzazione di un sito web degno di una capitale occidentale, Flavietta Marzano ha proposto il referendum cittadino.
Flavietta Marzano è una figura particolare. E' una esperta, una studiosa, una donna di mondo. Sa benissimo come girano le cose, ma la sua prima preoccupazione non è affermare la logica, bensì mantenere il potere che le è arrivato tra capo e collo. Blandendo i suoi editori e metterndosi, credendoci o meno, a parlare il loro linguaggio. Sa benissimo che in una città sgovernata per 50 anni quel che serve sono solo misure radicalmente impopolari che servano a cambiare invertendo a U le pessime abitudini dei cittadini, ciononostante in ossequio alle ideologie pentastellate propone la democrzia diretta, i referendum. In una città in cui nessuno rispetta le regole, in cui il senso civico è considerato una roba da sfigati, in cui nei diverbi di strada le persone si coalizzano con chi viola le norme contro chi cerca di farle rispettare, la buttiamo sul referendum. La buttiamo sul referendum in una città che rappresenta plasticamente l'atroce dato Ocse che vede l'Italia come ultima o penultima quanto a analfabetismo funzionale. La buttiamo sul referendum dando diritto di decidere a mandrie di cittadini incattiviti, esasperati, totalmente disinformati e profondamente impreparati continuamente strumentalizzati da una politica mediocre e truffaldina che è tutta interessi e clientele.
Roma è una città in cui in una strada massacrata dalle scritte vandaliche, umiliata dalla sosta selvaggia, con un arredo urbano da quinto modo, con bancarelle gestite dalla mafia e ristoranti divorati dalla ndrangheta, i cittadini protestano e si mobilitano sulla temperatura delle luci a led dell'illuminazione pubblica.
Roma è la città dove i cittadini pagano, non facendo una piega, le tasse locali più elevate del mondo ricevendone indietro i peggiori servizi del mondo. Ma dove in nome del quieto vivere ("Tu, amministrazione, mi fai fare quel che cavolo mi pare senza controllarmi o sanzionarmi") tutto viene accettato.
Roma è la città dove si sono create reti di associazioni del "NO" contro i parcheggi interrati, per continuare a parcheggiare gratis in superficie rendendo l'ambiente urbano un luogo atroce. Roma è la città dove fior di cittadini si sono coalizzati per ostacolare i lavori della metropolitana con l'unico intento di non avere i cantieri sotto casa.
Nella capitale intercontinentale dell'egoismo e del cinismo noi, prima ancora di attuare processi di rieducazione scolastica, civica, familiare che richiederebbero almeno 40 anni di lavoro, proponiamo la democrazia diretta? In una città che dimostra, da decenni, di non essere matura neppure per la democrazia rappresentativa? Una azione di una meschinità e di una ipocrisia che non ha raffronti. Flavietta Marzano sa alla perfezione che queste cose funzionano, forse, in Danimarca o in Svizzera e che invece in un contesto come Roma sarebbero perfino dannose, ma va avanti lo stesso, proponendo e ipotizzando un futuro di innovazioni. In realtà quella romana è, senza tema di smentita, la peggior cittadinanza europea e occidentale. I cittadini di Roma vanno aiutati a salvarsi, non vanno coinvolti nella loro autodistruzione. Magari per dare a loro la colpa e scaricarsi le responsabilità.
E allora, in assenza di altre notizie, in assenza di qualsivoglia reale progetto, in assenza di risultati su tutti i fronti, la sindaca ha chiamato la fidatissima Flavietta Marzano, assessora alla Roma Semplice (sic), la quale ha sempre nel cassetto qualche progetto inconcludente e talvolta demenziale. Sempre pronta a tirar fuori dal cilindro idee utopistche e sovente irrealizzabili ma perfette per riempire qualche pagina di giornale. E questa è stata la volta della democrazia diretta, dei referendum comunali, del coinvolgimento - senza quorum (ovvero bastano quattro sherpa di voti, ben organizzati, magari di qualche famiglia di ex pastori abruzzesi, per condizionare le decisioni della città) - di tutti i cittadini sulle scelte di Roma. Insomma, da qui alla fine della consiliatura, signori, arriverà la Democrazia Diretta. E giù articoli in prima pagina su Repubblica.it...
Lascia stare il paradosso che a proporre la democrazia diretta è il partito che più di ogni altro sta umiliandone gli strumenti, tra votazioni cui partecipano poche decine di votanti e risultati annullati all'ultimo istante perché non piacciono al capo politico. Lascia stare il paradosso di avere un sito internet del Comune (confrontate www.comune.roma.it con www.comune.milano.it e poi ne parliamo) che sarebbe stato scandalosamente vecchio nel 1995. Lascia stare il paradosso di parlare di trasparenza e direttismo nell'ambito della amministrazione più clamorosamente opaca e losca che la città abbia mai avuto dai tempi delle giunte Giubilo, Carraro e Signorello con la Dc e il Psi impegnati a rimestare nel torbido schifosamente ma mai come avviene ora. Lascia stare il paradosso di una classe dirigente che (dall'ingresso nella Giunta Marino alle Olimpiadi) ha sempre fatto il contrario di quello che i risultati della consultazione della base diceva loro.
E invece è andato così. Invece di concentrarsi sulla realizzazione di un sito web degno di una capitale occidentale, Flavietta Marzano ha proposto il referendum cittadino.
Flavietta Marzano è una figura particolare. E' una esperta, una studiosa, una donna di mondo. Sa benissimo come girano le cose, ma la sua prima preoccupazione non è affermare la logica, bensì mantenere il potere che le è arrivato tra capo e collo. Blandendo i suoi editori e metterndosi, credendoci o meno, a parlare il loro linguaggio. Sa benissimo che in una città sgovernata per 50 anni quel che serve sono solo misure radicalmente impopolari che servano a cambiare invertendo a U le pessime abitudini dei cittadini, ciononostante in ossequio alle ideologie pentastellate propone la democrzia diretta, i referendum. In una città in cui nessuno rispetta le regole, in cui il senso civico è considerato una roba da sfigati, in cui nei diverbi di strada le persone si coalizzano con chi viola le norme contro chi cerca di farle rispettare, la buttiamo sul referendum. La buttiamo sul referendum in una città che rappresenta plasticamente l'atroce dato Ocse che vede l'Italia come ultima o penultima quanto a analfabetismo funzionale. La buttiamo sul referendum dando diritto di decidere a mandrie di cittadini incattiviti, esasperati, totalmente disinformati e profondamente impreparati continuamente strumentalizzati da una politica mediocre e truffaldina che è tutta interessi e clientele.
Roma è una città in cui in una strada massacrata dalle scritte vandaliche, umiliata dalla sosta selvaggia, con un arredo urbano da quinto modo, con bancarelle gestite dalla mafia e ristoranti divorati dalla ndrangheta, i cittadini protestano e si mobilitano sulla temperatura delle luci a led dell'illuminazione pubblica.
Roma è la città dove i cittadini pagano, non facendo una piega, le tasse locali più elevate del mondo ricevendone indietro i peggiori servizi del mondo. Ma dove in nome del quieto vivere ("Tu, amministrazione, mi fai fare quel che cavolo mi pare senza controllarmi o sanzionarmi") tutto viene accettato.
Roma è la città dove si sono create reti di associazioni del "NO" contro i parcheggi interrati, per continuare a parcheggiare gratis in superficie rendendo l'ambiente urbano un luogo atroce. Roma è la città dove fior di cittadini si sono coalizzati per ostacolare i lavori della metropolitana con l'unico intento di non avere i cantieri sotto casa.
Nella capitale intercontinentale dell'egoismo e del cinismo noi, prima ancora di attuare processi di rieducazione scolastica, civica, familiare che richiederebbero almeno 40 anni di lavoro, proponiamo la democrazia diretta? In una città che dimostra, da decenni, di non essere matura neppure per la democrazia rappresentativa? Una azione di una meschinità e di una ipocrisia che non ha raffronti. Flavietta Marzano sa alla perfezione che queste cose funzionano, forse, in Danimarca o in Svizzera e che invece in un contesto come Roma sarebbero perfino dannose, ma va avanti lo stesso, proponendo e ipotizzando un futuro di innovazioni. In realtà quella romana è, senza tema di smentita, la peggior cittadinanza europea e occidentale. I cittadini di Roma vanno aiutati a salvarsi, non vanno coinvolti nella loro autodistruzione. Magari per dare a loro la colpa e scaricarsi le responsabilità.
Bellissimo articolo. Bravi
RispondiEliminaNon è solo per cambiare argomento rispetto ai casini quotidiani. È anche un modo di scaricarsi la coscienza e non decidere, quando poi la vera democrazia è proprio che chi vince le elezioni governa, prende le decisioni e alla fine si fa giudicare per quello che ha combinato
RispondiElimina> Flavietta Marzano è una figura particolare. E' una esperta, una studiosa, una donna di mondo.
RispondiEliminaLa Raggi é tutto questo e in piú é davvero bella. Mo come la metttiamo?
ps. Vi va se scriviamo i voti? io dico 8.5
FINALMENTE QUESTO BLOG È ARRIVATO AD AMMETTERE CHE QUESTA CITTÀ È STATA SGOVERNATA PER 50 ANNI,COMPRESI QUINDI RUTELLI E VELTRONI,CHE SONO STATI SEMPRE IGNORATI.NON È MAI TROPPO TARDI.
RispondiEliminaDice la Cristina dell'Amore:
RispondiEliminala vera democrazia è proprio che chi vince le elezioni governa, prende le decisioni e alla fine si fa giudicare per quello che ha combinato
quindi da dopo Norimberga il Nazismo ha lo status di democrazia. Non male, direi.
i referendum comunali sono previsti dalla legge quadro sugli enti locali, non vedo dove sia il problema. E' la loegge a consentirli e sono gli statuti a disciplinarli, non è invenzione di nessuno ma roba che esiste da decenni nell'ordinamento
RispondiEliminaLa democrazia e' finita. E' ora di pensare ad altri modelli. Magari ispirandoci al passato. ;)
RispondiEliminain effetti è il testo unico sugli enti locali (Dlgs 267 del 2000)
RispondiEliminail problema è che molti comuni li prevedono nello statuto ma poi mancano i regolamenti comunali per disciplinarli nel concreto.
anche io non vedo cosa ci sia di male nel chiedere il parere ai cittadini.
in questo caso servirebbe ancora di più perchè con una amministrazione che si distingue per il NON FARE lo stimolo dei cittadini sarebbe molto più forte
Roma è la città dove i cittadini pagano, non facendo una piega, le tasse locali più elevate del mondo ricevendone indietro i peggiori servizi del mondo
RispondiElimina.... stipendiando un esercito di impiegati comunali e di società partecipate per rendere questi "servizi" a questi costi.
il primo referendum o lo farei sul provatizzare i carrozzoni inefficenti tipo Atac e Ama !
ATAC e ama sono private in quanto i dipendenti prendono la 14 mensilità mentre i dipendenti comunali no..e comunque non le lasceranno mai
Elimina1500 pm c'è gente che ragiona http://stradeonline.it/innovazione-e-mercato/2703-mobilitiamo-roma-per-far-ripartire-la-capitale e che ha promosso questo referendum. A proposito firmate e invito rfs ad appoggiare questa cosa.
Elimina2:53 puó esistere quello che vuoi, ma penso con Tonelli che Roma non é matura per la democrazia diretta, e forse neppure per la democrazia rappresentativa. Qui servono poteri straordinari, per non dire il pugno di ferro. Serve autoritá giudiziaria, polizia, servono commissari incorruttibili. Parlare meno, lavorare, rimboccarsi le maniche, ordine, tanto ordine, vaccinazioni, derattizzazioni, carcere per i trasgressori, per gli illegali, in una parola altro. Ci siamo capiti.
RispondiElimina> anche io non vedo cosa ci sia di male nel chiedere il parere ai cittadini.
RispondiEliminamadonna che manica de froci che siamo diventati.
Dal dizionario italiano De Mauro:
RispondiEliminapopolo bue
spreg., massa di individui ottusa, priva di capacità critiche e facilmente influenzabile
2:53 puó esistere quello che vuoi
RispondiEliminarispetto il tuo pensiero ma è la legge che prevede questa possibilità, una lòegge di 16 anni fa mica dell'altroieri.... e in altri paesi i cittadini votano regolarmente su una svalangata di quesiti abrogativi, consultivi, di indirizzo e nessuno si è mai lamentato. se il comune 5S avesse messo ai voti le Olimpiadi avrebbe perso il referendum
proponiamo la democrazia diretta? Una azione di una meschinità e di una ipocrisia che non ha raffronti
RispondiEliminami pare un tantino esagerato, anzi trovo che la democrazia diretta potrebbe ribaltare le scelte ottuse del comune
La democrazia diretta a Roma funzionerebbe cosí:
RispondiElimina1. possibilitá di uccidere i ciclisti, specie se hipster o dall'apparenza omosessuale
2. costruzione santuario per i SUV fuori raccordo
3. costruzione dell'istadio della AS Roma al posto del colosseo
4. pogrom dei ROM
5. possibilitá di usare la amaghena anche nei cortili condominiali
6. triplicazione della Cristoforo Colombo per andá a Torvajanica in tutta scioltezza e corsia extra per sguderoni
7. imposizione delle radio calcistiche nelle mense scolastiche, per crescere meglio i pupi
8. beatificazione di francesco totti e obbligo di conversione dei laziali presenti in cittá, pena l'abbattimento al mattatoio di testaccio
9. gogna pubblica per i vigili infami e proiezione di film sul ruolo del coatto
10. imposizione del dialetto romanesco negli ospedali, perché giá é n'accollo lavorá coi vecchi, e tra l'altro manco se capimo bene
11. ferilli e raggi nude esposte come trofei in apposite corride fatte al circo massimo
12. rimozione di alberi, inutile orpello ambientalista e loro sostituzione con pali ricarica iphone che so' na svorta
13. calmiere dei prezzi su trippa, corata, grattevvinci, olio 4 tempi e marboro
14. istituzione della giornata della presa per il culo del bangla
15. obbligo di avere un baretto almeno ogni 10 metri, con corriere dello sport obbligatorio
Fantastica :-))
EliminaFantastica :-))
Eliminaesatto, non è che adesso dobbiamo sorbirci passivamente l'inerzia di questi qui per 4 anni... sotto coi referendum, prima che ci ripensino !
RispondiEliminaLa democrazia diretta a Roma funzionerebbe cosí
RispondiEliminanon ho capito, abbiamo appena votato ad un referendum pochi mesi fa e questo blog ha dato indicazione o esortazione di voto, mica ha detto andate al mare che è tutta una ipocrisia ... io dal canto mio trovo i referendum davvero una cosa oscena, ma compresi quelli nazionali !
>non ho capito, abbiamo appena votato ad un referendum pochi mesi fa e questo blog ha
RispondiElimina>dato indicazione o esortazione di voto
eh infatti s'é visto che bel risultato. Abolisci province, Senato, enti del cazzo... ma NO, perché semo grillini, perché renzi a casa a casa, perché er Sud é abbandonato
e mo piamosela in der culo, al voto con sta legge elettorale e impossibilitá di avere un governo per i prossimi 3 anni.
compliments.
fosse per me ai romani non farei neppure decidere il ripieno del cornetto a colazione. lo prendi secco, senza marmellata e senza niente. cazzi tuoi. e fine.
RispondiEliminaeh infatti s'é visto che bel risultato. Abolisci province, Senato, enti del cazzo
RispondiEliminati faccio presente che in quella occasione hanno votato tutti gli italiani, non i romani, quindi smettiamola di dire cose sbagliate sugli abitanti di roma
e mo piamosela in der culo, al voto con sta legge elettorale
legge elettorale - questa si una cagata - fatta proprio da quello che ha perso il referendum. ci vuole un minimo di coerenza
PS : il senato non era abolito e le province diventavano "enti di area vasta" altro che abolizione
fosse per me ai romani non farei neppure decidere il ripieno del cornetto a colazione
RispondiEliminainvece a quelli di perugia o frosinone si ?
non vedo l'ora che mi pongano i seguenti questiti :
RispondiEliminasei favorevole alla funivia ?
sei contrario alla metro C ?
voglio levarmi una bella soddisfazione
Credo che queste due domande non le faranno mai e neanche quella di eliminazione dei campi ROM e di essi stessi che producono monnezza in quantità industriale e non vengono puniti ma gli si stende il tappeto rosso..
Elimina>invece a quelli di perugia o frosinone si?
RispondiEliminaperugia conosco e direi abbastanza
frosinone non conosco
in generale, per capirci: la democrazia diretta é una teoria politica che presuppone coscienza: l'operaio prende parola nelle decisioni che lo riguardano in un quadro di crescente emancipazione e responsabilitá da un lato, di coscienza e conoscenza della sfera su cui si legifera.
In altre parole: responsabilizzi *e poi* dai la libertá; non stando cosí le cose produrrai solo razzie di popolo e scelte di pancia, che potremmo chiamare altrimenti scoregge.
Cordiali saluti.
la democrazia diretta é una teoria politica che presuppone coscienza
RispondiEliminala coscienza ( e conoscenza ) è personale, non collettiva e tantomeno geografica.
tu pensi che un capo ( la Raggi, Casaleggio, Renzi o Pinco Pallo) abbia invece più diritto di fare scelte ? Allora dovresti abolire pure le elezioni.
Secondo me un cittadino qualsiasi conosce i problemi della propria città meglio che qualsiasi teoria politica generale e quindi può dire la sua
3:44 PM
RispondiEliminaSí, infatti mi riferivo agli italiani, non ai romani. I romani, in quella scelta efferata, sono stati responsabili in misura minore di altre fasce di popolazione italiana.
Le legge elettorale é certo una "cagata", parola sua ovviamente, in quanto incompatibile con il quadro attuale derivato appunto dal fallimento del referendum.
Guardi dice bene Shakespeare, il brutto diventa bello il bello diventa brutto. Ab absurdo...
La saluto cordialmente
Mi chiedo se con la vetta mondiale per analfabetismo funzionante(47%) sia sensato proporre questo modello di democrazia
RispondiElimina4:15 PM
RispondiEliminaNo, appunto, gli esponenti del M5S sono dei parvenue della politica e lo stanno dimostrando con lentaggine, incompetenza, pressapochismo. Prima di dargli le chiavi di Roma, avremmo dovuto metterli alla prova con un condominio e vedere se riuscivano a concludere un anno senza essere stati prima allontanati.
Si chiama "gradualitá degli incarichi di responsabilitá", che é l'impostazione base di una qualunque carriera: il Renzi prima di parlare con la Merkel ha amministrato una sede di partito, poi Firenze. La Raggi, con tutto rispetto, ha amministrato una macchina Xerox e non dubito che di tanto in tanto, nella penombra dello studio legale in chiusura di pomeriggio, si sia divertita di nascosto a farsi le fotocopie delle manine e delle tettine per vedere che usciva fuori.
Con enorme cordialitá e molto vino
Dite sempre le stesse cose. Avete un tantino rotto il cazzo!
RispondiEliminaSe vuoi parliamo di Moonlight, il film. Fichissimo. Cmq alla fine lui muore.
RispondiEliminaServono inculate selvagge, inchiappettate di massa, olio di ricino e manganello. Questo serve a Roma.
RispondiElimina>sei favorevole alla funivia?
RispondiEliminauhm avoja aoh poi annamo a sciá
>sei contrario alla metro C?
boh sticazzi tanto c'ho er TMAX buahah bomba bomba porcodd***
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RispondiElimina| __ \ / __ \| __ \ / ____/ __ \| __ \| __ \_ _/ __ \
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@ obar oo [4:22 PM]
RispondiEliminaSi critica l'analfabetismo, e poi si scrive "funzionante" al posto di "funzionale".
Andiamo proprio bene, si.
Servono inculate selvagge
RispondiEliminaDAL PUNTO DI VISTA FISCALE GIA' LE ABBIAMO DA ANNI
incompatibile con il quadro attuale derivato appunto dal fallimento del referendum.
RispondiEliminanon per riaprire un vecchio dibattito ma PRIMA si ottiene il voto degli Italiani sul bicameralismo POI si fa la legge elettorale solo per la Camera.
Qui, dando per scontato il primo risultato, hanno agito alla rovescia. il panorama politico mi pare desolante su tutti i fronti
ma vi rendete conto che quelli che "governano" Roma, a causa dell'assoluta incapacità degli altri partiti (di destra e di sinistra) rischiano di andare al governo dell'Italia intera ? ma ve ne rendete conto ?
RispondiEliminaé l'impostazione base di una qualunque carriera: il Renzi prima di parlare con la Merkel ha amministrato una sede di partito, poi Firenze. La Raggi, con tutto rispetto, ha amministrato una macchina Xerox
RispondiEliminasi ma è stata eletta dal 67% dei votanti al secondo turno, mentre Renzi al governo non lo ha eletto nessuno. Io non ho votato nè lei a Roma nè lui a Firenze, ma mi sembrano due patetiche facce della stessa medaglia : lo sfascio della politica (con la p minuscola)
È stata eletta al ballottaggio se ci fosse un altro al posto di giachetti non avrebbe fatto il sindaco di Roma e continuava a fare fotocopie da previti
Eliminaun bel referendum sulla pedonalizzazione del centro ?
RispondiEliminaun bel referendum sulle torri del nuovo stadio ?
un bel referendum sulla nettezza urbana o sulle licenze taxi ?
un bel referendum sulla metro C fino a Clodio ?
un bel referendum sulla metro D ?
vediamoli sti referendum, li perderebbero tutti....
A dirla tutta, neanche un regime cinquantennale tipo SS e Gestapo sarebbe sufficiente per cambiare la massa di caproni ignoranti e analfabeti di ritorno che popolano Roma. Roma è una città di paesani e contadini inurbati e refrattari ai cambiamenti, mettevetelo bene in testa!
RispondiEliminaSì, io sono terrorizzato dalla democrazia diretta, se la maggioranza decide che io vado bruciato, eh niente! Devo essere bruciato!
RispondiEliminai romani voterebbero chiunque gli racconta storielle consolatorie: tutta colpa dei politici ladri, degli immigrati, dell'euro... promesse di sistemare le cose senza nessun sacrificio per la gggente, che puo' continuare nei suoi comportamenti disonesti arretrati e ignoranti senza conseguenze.
RispondiEliminaIntanto amministrazioni di destra sinistra e apolitiche naufragano una dopo l'altra tra mafie diffuse e incapacita' amministrativa spicciola, al prossimo giro proveremo anche i fascisti, con il solito esito anche li'.
Avoja. Regà su, facciamo una cosa. Tutti in Svizzera, belle montagne, aria pulita, 7 pippi al mese e tornamo a Roma a Pasqua e Natale. Che dite? La vita è troppo breve per passarla su Muro Torto.
RispondiEliminaUsiamo lo strumento della democrazia diretta tanto amato da questi "soggetti" (evito insulti a fatica) penta-(aggiungete l'appellativo che più vi piace) per dare dispiacere a coloro che la pensano come loro (ovvero malissimo).
RispondiEliminaFIRMATE PER LA MESSA A GARA EUROPEA DEL SERVIZIO ATAC
http://stradeonline.it/innovazione-e-mercato/2703-mobilitiamo-roma-per-far-ripartire-la-capitale
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http://mobilitiamoroma.it/
Redazione perchè non endorsate questa iniziativa? E' importante facciamo una cosa veramente costruttiva!
sicuramente faranno solo i referendum che sono sicuri di vincere. Casaleggio mica è tonto
RispondiEliminasottosviluppo pentastellato....lo avete voluto voi
RispondiElimina# Bat 21
RispondiElimina"FIRMATE PER LA MESSA A GARA EUROPEA DEL SERVIZIO ATAC"
Già fato, caro Bat.
A quando la proposta di messa a gara del contratto di servizio ad oggi stipulato dal Comune con la vergognosa AMA ?
Certo pirata tutti i servizi compresa Acea 1124 am
EliminaAderisco a tutte le richieste di referendum di anonimo delle 5 e 38 piu' quello ATAC.Attiviamoci pero'invece di insultarci continuamente.
RispondiEliminaBat21 - il miglior utente di RFS, saggio, equilibrato, proattivo. Sei un grande. Grazie mille.
RispondiEliminaFiguriamoci 1205 pm felice di averti fatto conoscere questo referendum. In realtà scrivo molto di meno
Elimina> Casaleggio mica è tonto
RispondiEliminaNo, é morto.
da: http://stradeonline.it/innovazione-e-mercato/2703-mobilitiamo-roma-per-far-ripartire-la-capitale
RispondiElimina"Cosa che noi non proponiamo, che non abbiamo mai proposto, che non ci sogneremmo mai di proporre: perché conosciamo fin troppo bene i danni che vengono prodotti dai monopoli, siano essi pubblici o privati, e riteniamo invece che la soluzione al problema dei trasporti romani (e non soltanto a quelli) si chiami concorrenza."
Luoghi comuni, basati sulla dottrina liberal-confusa, liberal-poliziesca, liberal-depanza dei Tonelli e di chi, ancora nel 2017, vede ancora le privatizzazione *in sé* come la soluzione di ogni male, di ogni disfunzione, di ogni conflitto di interessi.
#1 al mondo: Tokyo Metro - privatizzata nel 2004. La metro era efficientissima prima e dopo la privatizzazione. Tornelli.
#2 al mondo: BVG - Berlino: 100% statale. Zero tornelli, controlli neppure troppo capillari.
Privato o pubblico non fa differenza. Tornelli o meno non fanno la differenza.
E quindi? E quindi l'azienda la risani internamente, con manager capaci, supportati da una politica attiva e vigilante. Tutto il resto discende.
I referendum? Lasciate stare. Serve politica, non botte de panza.
Che a Roma si sa, schizza, e non son roselline.
Cordialmente.
conosciamo fin troppo bene i danni che vengono prodotti dai monopoli, siano essi pubblici o privati, e riteniamo invece che la soluzione al problema dei trasporti romani (e non soltanto a quelli) si chiami concorrenza
RispondiEliminavero! l'Atac non si risana, l'AMA non si risana... pure illusioni e anche troppo costose. E in ogni caso la concorenza significa che che uno o più privati possono svolgere il compito che fa anche una azienda pubblica, aggiungendosi ad essa e aumentando le possibilià di scelta e confronto del cittadino, che sceglierà con chi fare l'abbonamento, a quale prezzo e affidandosi all'operatore che preferisce per il servizio in questione.
Roma è una città di paesani e contadini inurbati
RispondiEliminanel 1890 forse. oggi roma ha un pil generale e procapite alto, centinaia di migliaia di persone con titolo di studio elevato e che vengono da tutta italia, altro che contadini e paesani
È stata eletta al ballottaggio se ci fosse un altro al posto di giachetti non avrebbe fatto il sindaco
RispondiEliminapuò darsi ma intanto hanno eletto lei e funziona così ovunque al mondo
Il motivo per cui Roma non ha servizi adeguati, è che i fondi di cui gode servono a pagare le iniziative, quelle sì demenziali, delle cricche di palazzinari.
RispondiEliminaI cittadini che "pretendono di parcheggiare gratis" - addirittura – rivendicano un diritto: a piano strada, perché la strada è dei cittadini, negli inutili parcheggi interrati, perché si tratta di strutture pagate con le loro tasse e senza che nessuno abbia in merito chiesto il loro consenso.
Poiché con le tasse e il diritto di proprietà ciascuno ha effettiva seppur parziale giurisdizione sul proprio cortile, ci manca pure che oltre agli abusi dell'imprenditoria, che depauperano le casse pubbliche e il tenore di vita della Nazione, essi debbano subire senza fiatare la cantieropoli clientelare.
Il concetto di "democrazia diretta", ossia di democrazia tout cour, viene messo artatamente in opposizione all'istituto della democrazia rappresentativa dalle medesime cricche Ue-parlamentari, che cercano di eliminare lentamente ogni forma di sovranità popolare.
La democrazia rappresentativa è l'imperfetto adattamento di un sistema perfetto, quale era quello della democrazia ateniese, alle masse di cittadini degli stati nazionali.
La democrazia rappresentativa è governo del popolo attraverso rappresentanti incaricati di portarne a compimento le volontà, ma con lor signori si commuta nella dittatura delle cricche, che decidono al posto del popolo e contro il popolo, per il proprio interesse - fatto passare "per il loro bene", del popolo - in linea con la visione nazistoide della P2.
Fossero poi elite illuminate, invece si tratta di circoli di inferiori che si autoconferiscono la patente di soloni.
Non si vede a che titolo un detitolato come gentiloni, una squilibrata come la boldrini, uno scemo come rutelli o un ubriacone come junker debbano avere il mandato celeste per decidere al posto di milioni di persone.
Come ben dice Farage, facendo rizzare la cotonatura in testa all'inutile tajani - la verità alla malafede fa male - sono modalità di mafia.
http://www.quotidiano.net/esteri/video/farage-all-ue-vi-comportate-come-la-mafia-1.3018443
Metro C ha devastato le casse di Roma, ha colonizzato il commercio e la stessa pa attraverso filiazioni ndranghetiste - dal 2009 in poi non è rimasto in piedi un bar che non sia a titolarità calabrese diffusa - ha reso impossibile la vita dei residenti, con la chiusura infinita delle strade e il dilettantismo criminale con cui sono stati gestiti tombini e asfalti, ha estirpato spesso senza necessità ma per mera arrogante approssimazione alberature secolari e ora ha compiuto l'opera, riuscendo a intasare ininterrottamente una strada- - Via La Spezia - larga come una piazza d'armi e mai bloccata da quando esiste, contestualmente riducendo il numero dei parcheggi su strada nella speranza di acquisire nuovi clienti a metro e adiacente pup.
RispondiElimina1:16 PM < madonna che pippa al sugo... in tre righe arriviamo all'europa e a farage. maddai su, famola finita con sto complottismo cosmico.
RispondiEliminaAnonimo dice:
RispondiElimina"Il motivo per cui Roma non ha servizi adeguati, è che i fondi di cui gode servono a pagare le iniziative, quelle sì demenziali, delle cricche di palazzinari."
Cazzate. Il motivo per cui Roma gode di servizi scadenti é perché l'ATAC é un carrozzone gestito malissimo, il Comune se ne sbatte altamente - non vedo davvero che c'entrano i palazzinari. Il resto sono i soliti deliri sulla P2, sui massoni ecc. che sconfinano nell'antieuropeismo tipico del nostro tempo.
Metro C ha devastato le casse di Roma, ha colonizzato il commercio e la stessa pa attraverso filiazioni ndranghetiste
RispondiEliminaa me pare che roma sia devastata dalla mancanza di metro, e la malavita c'era già ben prima della metro C
Il motivo per cui Roma gode di servizi scadenti é perché l'ATAC é un carrozzone gestito malissimo
RispondiEliminaverissimo, e continua ad essere gestito così. se non si sciolgono questi nodi (anzi macigni) roma non andrà mai da nessuna parte. basta fermarsi 30 minuti ad un capolinea qualsiasi per vederne di tutti i colori. altro che funivia !
la funivia io la mettere nel deretano di anonimo 1:16 PM
RispondiEliminaecco, ora l'ho detto
La democrazia diretta a Roma?
RispondiEliminaCome dare un machete a un neonato
Finisce che lo ritroviamo in un angolo della capanna, completamente mutilato, i bulbi oculati aperti dal taglio della lama, col capo rivolto in un lago di sangue, rappreso, nero non si sa bene se di suo o di enormi mosconi, voraci, che giá n'hanno riempito nari e ogni orifizio di larvelle
12:45
RispondiElimina>nel 1890 forse. oggi roma ha un pil generale e procapite alto, centinaia di migliaia
>di persone con titolo di studio elevato e che vengono da tutta italia, altro che
>contadini e paesani
bellissimo, pare uno spot di rai uno. Io cmq investirei in un biglietto aereo per Londra, New York. Cosí capisci quanto riesci a far sorridere gli astanti, che di additano come lo sciocco del paese.
C'è poco da chiacchierare.
RispondiElimina1)Atac è già privatizzata. Come del resto acea. Definirle partecipate è solo un modo per dire che la spartizione degli utili viene gestita con la connivenza politica e proviene dalle casse pubbliche.
2) Coi 300 miliardi di euro rubati dal carrozzone di metro c ci si rifaceva Roma dalle fondamenta, e con una oculata distribuzione delle risorse si poteva liberare dall'indigenza gran parte dei cittadini romani. Invece adesso abbiamo a carico anche il 90 % dei cittadini di reggio calabria.
3) "a gara europea" di cui vi riempite la bocca - il parolone che fa tanto "vuoto lucidato" - non è altro che il solito passo avanti per la multinazionalizzazione del patrimonio italiano, ossia l'immiserimento definitivo.
Il principio che muove la bolkenstein.
Tasse italiane, profitti esteri, servizi ingovernabili, e personale marocchino.
4) La verità non è uno show, che va cambiata e suonata in modo da intrattenere i cretini. Questi delle privatizzazioni e delle internazionalizzazioni finanziarie sono piani massonici. E' vero oggi, era vero ieri e sarà vero domani.
5) Lo Stato di polizia? C'è da vedere di che polizia parliamo. Se parliamo di quella di Gabrielli e di Odevaine, lo Stato di polizia vuol dire poliziotti in tutu, occupy questura e Colosseo adibito a centro d'accoglienza per immigrati.
Il pd non prevede l'esistenza di "polizia" come la intende il dizionario.
3) "a gara europea" di cui vi riempite la bocca - il parolone che fa tanto "vuoto lucidato" - non è altro che il solito passo avanti per la multinazionalizzazione del patrimonio italiano, ossia l'immiserimento definitivo.
RispondiEliminaEh amico mio, Welcome to economia globalizzata a base continentale, la stessa dove la nostra FIAT compra pezzi di GM - giusto per capirci. Del resto, ormai "tedesco", "italiano", "francese" sono tutti appellativi di regioni europee, il continente a cui anche i piú reticenti, quelli come voi, dovranno abituarsi...
Milioni di nuovi bambini multilingua, camerieri e professionisti italiani e spagnoli a Londra, un esercito di nuovi europei... ed é solo l'inizio... Si vive a barcellona, si parla inglese e si va in vacanza in grecia. Welcome to Europe 2017, l'europa multietnica dei quartieri arabi, turchi, afgani, bangla.
Questo é e tocca aiutare a farlo nel migliore dei modi, per benino insomma... un colpo al cerchio uno alla botte, "il miglior posto dove si puó vivere sul pianeta terra"... peccato certo per le masse di diseredati, le masse di poveri europei meridionali... sta a noi riformarlo, amico mio. O vorrai forse trovarti a 50 anni con Secutor a fare cinghiamattanza a Piazza Euclide, oppure a dire "eh eppure io un tempo, con le 50 mila lire..."
Quel tempo é finito, amico mio, finito per sempre. Il futuro ci investirá (e vi investirá, soprattutto, a voi romani) quindi preparatevi, siate flessibili...
Un caro saluto
Antonio
Impara una lingua, muovi il culo, trasferisciti, rinfresca il CV... soprattutto studia... 1 miliardo di indiani e di cinesi stanno arrivando... e prima ancora di loro i robot che i colleghi americani e giapponesi stanno preparando...
RispondiEliminail personale marocchino... che tenerezza detto da un figlio di emigranti... le barriere non esistono, le barriere diventano sempre ridicole, ricordalo amico mio...
Roma, eh... fai qualcosa per la cittá in cui vivi, investi, prova a fare i conti con la tua intelligenza, il tuo spirito imprenditoriale. Se non ce la fai ti aspetta un mondo diverso in cui metterti alla prova. I piani massonici... che tenerezza, amico mio, il "bollito" lo chiamavano, quelli come te si incatevano ai cancelli delle fabbriche cinesi e venivano portati via con tutto il cancello, maciullati... svegliati dolcezza...
con rispetto
Antonio
h. 3.12 senza perdere tempo dietro allo sproloquio, mi soffermerei semplicemente sul fatto che un miliardo di indiani e cinesi non "stanno arrivando": non devono arrivare.
RispondiEliminaDi sicuro non ci hanno giovato le mandrie animalesche e maleolenti scaricate finora dall'Asia, dal sud America e dall'Africa, non c'è proprio alcun motivo per continuare ad agevolare la politica babbuinofila di confindustria.
E, ti prego, smetti di dormire con gli scioglilingua di renzi nelle cuffie.
Arrivano arrivano. Vorrei inoltre avvisarti che il ventennio è finito e tua figlia non è più vergine. Ciao.
Eliminainvece di guardare la luna mi raccomando tutti concentrati sul dito che la indica
RispondiEliminaZitto, stolto.
RispondiEliminaE ora speriamo che un indianino ti rubi il lavoro e ti sposi l'unica figlia, regalandoti 6-7 marmocchietti amanti del curry.
Come no. Io invece vorrei avvisarti che le liste dei massoni sono in commissione antimafia, che agnelli lo è altrettanto, e che anche la ue non si sente tanto bene.
RispondiEliminaFacciamo così. Volevate sostituire gli italiani con le scimmie, invece vi toccherà andare di persona a creare l'amato melting pot in india, così il grande architetto dell'universo - il sommo Goldman Sachs, vi ricompenserà nell'eterno orizzonte.
Cappuccio in testa, tessera del pd in tasca e dignità sotto le scarpe, come sempre.
Tu sei un nazista e meriti di essere accoltellato da uno di quelli che continui a chiamare scimmia: e che ti si lasci morire in strada senza manco toccarti. Alla grande proprio.
EliminaMe tocca pure farmi il sangue cattivo coi fascisti, pensa che tristezza, "Goldman Sachs"... mo che hanno imparato sta parolina e hanno capito come gira hanno rialzato la cresta. Come la peste, campano nelle crisi economiche. Quando noi stavamo in piazza contro la "Goldman Sachs" te stavi a vedette il bagaglino. Ma sparati proprio. E ripetiamolo: che t'accoltelli la tua faccetta nera. Fine trasmissioni.
Elimina>Di sicuro non ci hanno giovato le mandrie animalesche e maleolenti scaricate finora
RispondiElimina>dall'Asia, dal sud America e dall'Africa
> Volevate sostituire gli italiani con le scimmie
Ma questo signore sta fuori. Abbiamo capito che sei di Casapound, ma queste frasi fanno orrore. Vergognati.
Riflessioni su quanto sia ipocrita attaccare quotidianamente il M5S dopo avere invitato i romani a votarlo.
RispondiEliminaRiflessioni su quanto sia ipocrita non ammettere di avere fatto una cazzata.
Riflessioni su quanto sia ipocrita gestire un blog gentista di merda che non propone mai soluzioni ma muove solo critiche.
Riflessioni su quanto sia ipocrita essere raccomandati e puntare il dito sui grandi mali della terra.