28 ottobre 2015

Tutte le mostruosità dell'area del Colosseo. Così la zona più famosa della città attende il Giubileo






























Vi invio con dolore queste foto per denunciare ancora una volta le pietose condizioni in cui versa l’area del Colosseo, area che dovrebbe, considerato il valore storico ed artistico della zona, essere il fiore all’occhiello della nostra città ed è ridotta invece, a distanza di poco più di un mese dal Giubileo, ad una discarica ed un caravanserraglio della più negletta umanità. 
Ci si domanda come sia possibile, anche solo concepibile nel 2015 che una capitale di uno stato membro del G8 non riesca a trovare quattro soldi per rimettere a nuovo una delle aree archeologiche più importanti al mondo, area per cui qualunque investitore serio pagherebbe milioni per poter gestire.

Guardate le foto: l’incuria è pressoché totale, la volgarità del contesto, la bruttezza dell’arredo urbano, la sciatteria, gli adesivi attaccati selvaggiamente alla segnaletica proprio di fronte al monumento, gli scarabocchi sui pannelli dell’eterno cantiere della ormai già vecchia Metro C (sarà un reperto archeologico anch’essa quando la completeranno?), la fontana contornata da spazzatura e da cui l’acqua esce da un tubo arrugginito, il mediocre botteghino con gli elmi di plastica da finto centurione e i cartelli pubblicitari legati con lo spago all’albero, le cicche di sigaretta ovunque. 
E ancora i rifiuti sui muretti, il verde incolto, i centurioni abusivi, lo squallido bar-pizzeria addossato all’uscita della metro col tendone di plastica, da brividi. Non un punto informazioni di qualità, non un punto ristoro degno di questo nome e con cibo di accettabile qualità, un netturbino, una panchina, un presidio di vigilanza. 
L’intera piazza sembra poi relegata ad autorimessa di questi mostruosi trabiccoli a forma di risciò che invadono la carreggiata, infastidiscono i pedoni, coi loro esercenti che fanno comitiva sbracati a fumare davanti le vetture, nell’indifferenza della municipale… ora, per quanto sia lodevole l’iniziativa di reinserire nel mondo del lavoro degli ex carcerati tramite lavori socialmente utili, siamo sicuri che questo sia il contesto adeguato? E anche se fosse, queste le modalità? Questo il modo di presentare e regolare un servizio? Gente aggressiva, violenta, pericolosa, senza una divisa, senza una formazione, senza assicurazione delle vetture, ammassata alla rinfusa a spolparsi i turisti nella più totale anarchia ed indifferenza delle autorità locali? Insomma semplicemente il delirio. Chi gestisce quest’area? Chi si occupa di regolarne le licenze degli esercizi commerciali, la pulizia? Un ulteriore gradino in basso verso lo sprofondo in cui la città sembra destinata ormai a terminare il suo cammino.
Lettera Firmata

33 commenti:

  1. Col Giubileo sta gentaccia sara' sempre piu' determinata a continuare nelle loro attivita'. Tutto verra' congelato, per la pace di tutti. Sanno bene le varie categorie che hanno distrutto Roma, che possono bloccare la citta' come e quando vogliono, cosa non tollerabile durante il Giubileo e Roma sprofondera' sempre di piu'....

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  2. A 'sto punto, si fa prima a togliere il Colosseo e mettere una piramide.

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  3. Ve l'hanno spiegato cos'è, e non lo volete sentire.
    E nel piano kalergi c'è anche l'esaltazione dell'uomo da poco, nella fattispecie sul genere marino.

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  4. aò lassa stà kalergi che è na bravissima persona

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  5. Ormai sembra essere in attesa che "il malato crepi", senza nessuna cultura, lungimiranza, orgoglio,corretteza, si sta infierendo su Roma:
    Con l'atteggiamento "magno" finchè si può, poi boh!!!!
    Anzi se calassero i turisti e quindi gli introiti, faccio CASINO ho pure io da magnà, quindi vedete (Comune, Regione, Stato,...) che potete fà!!!!
    Povera Roma che disatro!!!

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  6. Essendo questo il blog di RFS, il lettore assiduo potrà pensare che l'articolo sia un'esagerazione per svegliare le coscienze, ma vi assicuro che è esattamente così e forse peggio. Una cosa assurda che sembra fatta di proposito, persino la periferia è organizzata meglio.

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  7. Ha ragione 4.47, non ha senso ripetere le stesse rassegne di degrado, evidentemente ricercato, senza andare alla radice dei problemi. Anche le lamentationes alla fine vanno a morire, è chiaro che c'è qualcosa di programmato no, lo dimostra la stessa presidenza del consiglio a un coso come renzi, e all'alleanza con verdini.
    Ci sono fior di processi IN CORSO su questa organizzazione, poi potete continuare a cercare di sorvolare la realtà limitandovi al qualunquismo e all'appaltismo, ma è inevitabile che la riflessione collettiva proceda.
    Non esiste ordine e decoro con l'immigrazione, anche perché chi vuole l'una trova antagonismo nell'altra.
    Se non si va oltre, è sterile, e va a morire.
    Diventa come leggere il giornale, con la differenza che lì il lettore volenteroso decifra almeno in parte le notizie alla genesi dei fenomeni di disfacimento della società, qui si resta volutamente alla superficie di fatti che sono più o meno varianti sullo stesso tema.

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  8. Dalle foto non emerge la puzza di fritto e smog che c'è nell'aria ...
    comunque, il piano kalergi andatevelo a leggere, è assai utile!
    Ciao

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  9. Certo che è utile, lo puoi chiamare anche piano forte, o piano terra o piano che me fai male, quello che è sicuro è che è programmato, e quindi una volta che si è fatto il canto delle prefiche sulla civiltà morente sarà forse il caso di seguire i multipli processi IN CORSO sulla P3.
    Magari.

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  10. Per distruggere una civiltà trasformandola in una tribù di aborigeni, niente di meglio che imporre ai comuni amministratori deficienti e corrotti, riversare entro i confini una marea di canagliume addestrato a essere ancor più bestiale di quanto l'istinto detti, e aizzare e tutelare quanto di più sporco, molesto e abietto sia possibile suscitare nel cuore della feccia sub umana, istigandola a una intensa riproduzione.
    Si aggiunga la sottrazione di risorse agli autoctoni per ingrassare gli animali da importazione, e si ottiene uno zoo a cielo aperto, cosa di meglio per la società dell'euro?
    Servi drogati e impazziti, pronti ad accoppiarsi in promiscuità con cani, balene o bambole gonfiabili, privi di ogni dignità estetica e morale, al lavoro 24 ore su 24, 10 sotto padrone, 6 sotto narcotrafficante e 8 sotto spritz e ketamina.
    Extracomunitari che si moltiplicano, giovani occidentali istruiti fin dalle elementari ad accopiamenti sterili con pari sesso, ed ecco che la ricetta per l'estinzione degli europei trova compimento.
    Sabato ho sentito un ragazzino arabo che spiegava a un altro ragazzino, italiano, quanto sia bella la religione musulmana e quanto sia rispettosa delle donne. E con che prepotenza.
    Il piano piano c'è.

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  11. Anche perché ridurre così una città può essere solo sabotaggio, e questo tipo di sabotaggio si pone in essere disponendo i sabotatori all'interno di meccanismi di tutela dell'ordine.
    Uno normale che decida di fare il vigile urbano o l'assessore non può mai far arrivare una strada a questo punto.
    E vale per tutte le categorie, quelli "strani", che non sono pochi, non sono lì per caso.

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  12. Poi, non date suggerimenti, che qualcuno potrebbe raccoglierli. Dopo il campo da calcio dentro il Colosseo, la piramide piacerebbe senz'altro.
    PS Magliettone Je suis Adeodato, un giudice che fa rispettare le leggi invece che le violenze delle lobby. Grrrrrrande.

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  13. A sto punto per completare l'opera ci mancano i bei cassonetti ama a gruppi di cinque: monnezza, carta, plastica, umido, vetro. Ma bisogna avere fiducia: arriveranno anche loro.

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  14. Anche Pasolini ha capito in un certo senso il "piano kalergi", quando ancora non c'era una coscienza investigativa pari all'attuale, e per questo è stato ucciso:
    "Quello che Pasolini, invece, intende affrontare, è il fascismo incarnato da quel nuovo Potere fintamente democratico e falsamente tollerante, che rappresenta il più totalitario e repressivo dei regimi della storia. Quella che Pasolini denuncia sul «Corriere della Sera» è “una forma «totale» di fascismo”, che “attraverso l’imposizione dell’edonismo e della joie de vivre”[8] si prefigge come fine “la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo”[9], e tende quindi “alla identificazione di borghesia con umanità”[10]."

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  15. Naturalmente, prima di ammazzarlo, le vari pulci del sistema lo prendono per il culo comme il faut. Vede i rettiliani, no?
    "Quando però bisogna definire concretamente in cosa questo nuovo “Potere” consista, Pasolini non lo fa se non in modo molto vago, soprattutto fino alla metà del ’74. E questa sua parziale incapacità ispira molte ironiche critiche, che daranno vita a lunghi dibattiti: emblematico, su tutti, quello con Maurizio Ferrara, che dalle pagine de «L’Unità» del 12 giugno, accusa Pasolini di cercare “rimedio alle proprie crisi involutive scaricando le difficoltà sulla esistenza imbattibile di un Potere-mostro, fuori dalle classi, il Moloch”[11]."

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  16. E qui, il punto nodale ma travisante, perché l'aggancio è giusto ma non la rete direttiva.
    "In qualche modo, è come se Pasolini riuscisse a comprendere la maniera in cui questo nuovo Potere eserciti la propria forza e quali finalità persegua, ma non sappia dire da chi esso sia detenuto. Quello che è certo, in ogni caso, è che per Pasolini quel Potere ha il suo centro direttivo al di fuori del nostro Paese: è per questo che “delle varie componenti che formano oggi in Italia il mosaico fascista hanno senso «unicamente» quelle che vengono manovrate dalla CIA e da altre forme del capitalismo internazionale”[12]. Ed è per questo che il nuovo Potere si rende indipendente dagli organi di potere più strettamente nazionali, aggirandoli o addirittura servendosene cinicamente."

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  17. Qual è l’accusa che Pasolini formula nei confronti dei “gerarchi” democristiani? Quella di aver dapprima creato un “drammatico vuoto di potere”, non accorgendosi di essersi ridotti a “«teste di legno»” al servizio del nuovo regime transnazionale, e poi di aver permesso che tale vuoto fosse colmato dal nuovo “Potere” consumistico, il quale ha dato avvio ad un processo di corruzione delle coscienze, di imposizione di modelli estranei alla cultura degli individui, di omologazione centralistica e totalitaria. È questa l’Italia, dopo “la scomparsa delle lucciole”.

    Il giorno seguente, nella rubrica Tribuna aperta, pubblicata sulla prima pagina del «Corriere della Sera», appare la replica all’articolo delle lucciole. Lo scritto s’intitola Non è mai esistito un regime democristiano, e l’autore è Giulio Andreotti. “Non ricordo con esattezza l’episodio – spiega Piero Ottone, l’allora direttore del Corriere, che ha voluto rilasciarmi un’intervista – ma mi sento di poter escludere che a sollecitare Andreotti fossimo stati noi. Fu senz’altro una sua iniziativa”. [...]
    Pasolini, nel suo intervento, insinua innanzitutto che Andreotti abbia voluto proditoriamente spostare il dibattito su argomenti diversi rispetto a quelli affrontati in Il vuoto del potere in Italia, riducendo l’intero scritto ad un resoconto sul malgoverno democristiano, e rispondendo così con “una finta difesa d’ufficio”. Ipotizzando comunque che la replica di Andreotti sia dovuta soltanto ad una sua errata comprensione del contenuto dell’articolo delle lucciole, Pasolini sostiene che “il lungo, prevedibile e diligente elenco dei meriti” della DC stilato da Andreotti, non consista in altro che in “un elenco delle Opere del Regime”. Ovvero di quelle opere che, in certi momenti storici, i regimi non possono esimersi dal realizzare. A partire dagli anni ’60, infatti, “a spingere la Democrazia cristiana alle opere” sono stati non i bisogni reali della società, ma gli interessi economici della grande industria. E in tutto ciò, la DC “non si è accorta di essere divenuta, quasi di colpo, nient’altro che uno strumento di potere formale sopravvissuto, attraverso cui un nuovo potere reale ha distrutto un paese”[15].

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  18. ecc. "http://quattrocentoquattro.com/2014/03/05/pasolini-al-corrriere-della-sera-2-il-nuovo-potere-e-il-vero-antifascismo/#ref14"
    Sti rettiliani con la coca cola, li vedono quasi tutti...

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  19. D'altronde, la modalità diminutiva è sempre quella:
    "Niente droga, è amore criminale" - e come no - sugli omicidi a ponte di nona -.
    Se vivesse nello splendido quartiere tirato su interamente da caltagirone comincerebbe a drogarsi pure don Mazzi.

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  20. Poi finalmente è riuscito a farsi ammazzare e allora, "si è levato dai coglioni, vai con le celebrazioni", se non altro per gratitudine.

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  21. Grandi novità sui rettiliani: pare che da qualche lustro pasteggino a nduia.
    Ne sono stati avvistati un paio in zona piazza Bologna, dove l'immenso Prestipino col fantasmagorico Gico ha disposto il sequestro di beni della ndrangheta per 5 milioni di euro, scoprendo ulteriormente gli scarafaggeschi meccanismi di filiazione delle ndrine fuori dalla calabria grazie al commercio e ai colletti bianchi.
    Grandissime rivelazioni in arrivo dal pentito guerreri sui rettiliani al nero di seppia, e come il pizzo oggi si paghi in posti di lavoro, piazzando drogatelli amici dei boss all'interno dei posti pubblici e privati.
    Eh, sti rettiliani, inesauribili.

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    1. Un conto è dire che la ndrangheta fa affari ovunque in Europa, figuriamoci la capitale d'Italia. E questo è ben noto a tutti, non mi pare la rivelazione del millennio. Un altro è pensare che dei calabresi con la terza media e il grilletto facile abbiano organizzato la globalizzazione. Tra l'altro non si capisce che c'entra con questo blog.

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  22. per moltissime zone d'italia non c'è e non ci sarà speranza, destinate a restare nella sporcizia e nell'illegalità che sono un segnale di come sono le persone che ci vivono!

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  23. purtroppo non ci sono esagerazioni in questo post, tutto troppo drammaticamente vero e visto di persona solo due giorni fa

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  24. pensa che bello se un giorno tuti sti negri de merda li vedi incatenati con scritto RENT A NEGRO

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  25. I rifiuti vari come bicchieri di carta e rifiuti di ogni genere sono lasciati dai signori turisti che mangiano sul muretto di fronte al colosseo dalla parte della metro,poi a casa loro fanno tanto i pulitini e sparlano della citta' sarebbe ora che venissero fatte delle multe a sti turisti e lo vedo tutti i santi giorni come sporcano la zona del colosseo.

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    1. Ovunque ci sono maleducati, la differenza col paese loro è che ci sono gli spazzini che lavorano.

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  26. Nessuno crede davvero che quattro calabresi "con la terza media e il grilletto facile" abbiano creato una holding criminale di questa portata, per cui non servono grandi cognizioni criminologiche per capire che la ndrangheta è animata da ben altre componenti, e alleata con ben altri meccanismi (a prescindere dal fatto che era ampiamente spiegato nei commenti).
    Quanto alla relazione fra degrado, omissioni di intervento, vizi legislativi e mafia, voglio sopravvalutarti, attribuendoti la comune e atavica mala fede dell'italiano negazionista, invece che carenze di intelletto.

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    1. OK, magari non tutti hanno la terza media e possiedono qualcosa in più del grilletto facile, ma ad ogni modo credi davvero che dei CALABRESI siano responsabili delle sorti del mondo occidentale? Piuttosto ti converrebbe dare un'occhiata ai vertici delle Nazioni Unite, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e tutte quelle istituzioni fondate a Washington sul finire dell'ultima guerra. Poi, boh, magari hai ragione te e si gioca tutto a Catanzaro...

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  27. Ieri dimenticavo di ricordare che, ciliegina sulla torta della irrisione, dell'omicidio, delle grate celebrazioni postume, a Pasolini è stato sottratto ciò che più gli spettava, ossia la coscienza civica, riducendolo a macchietta gay, per finire di distruggere anche le sue altissime e chiarissime riflessioni.
    Proprio lui, che era il contrario della macchietta, e a cui faceva schifo il folklore para-gay di chi svende la propria intimità per fare lobby.

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  28. Non sapevo ci fosse un Colosseo anche in Bangladesh..

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  29. Te l'ho spiegato. Il tuo riferimento al crimine sovranazionale è sviante. La mafia è un compatto potere nazionale fondato sul coordinamento tra strutture di potere differenti, armato, economico, sociale e propagandistico, e ponti con corrispettivi all'estero.
    La ndrangheta è arrivata in Canada. Domina le Americhe. E' ovunque. Nel contempo la mafia viene negata ovunque, sia a livello giornalistico sia in molti casi giuridico, quando manchi nei codici un riconoscimento di reato specifico. E' banale che sia una struttura di potere criminale che coinvolge piani differenti. Ciò è insito nel concetto di mafia.

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