23 settembre 2015

Considerazioni sulla metropolitana di Nuova Delhi. Così ve la piantate di dire "sembra l'India"...





















Ho visto che vi siete occupati molto del trasporto pubblico di Roma comparandolo con quello di altri paesi.

Ho anche notato che spesso, quando si parla dei problemi che affliggono la città di Roma, si fa riferimeto all’India in modo spregiativo, come un paese sottosviluppato e carente sotto molti punti di vista: sporcizia, qualità della vita, infrastutture, trasporti pubblici. 

Sono romano, anche se ora vivo all’estero, e per lavoro mi reco abbastanza frequentemente in India: l’ultima volta è stata questa estate. È vero, questo paese presenta dei problemi enormi, tuttavia vi posso assicurare che vi sono anche enormi progressi. Vi vorrei mostrare il trasporto metropolitano di New Delhi, la capitale dell’India. Le foto sono state scattate a fine luglio e penso che parlino da sole.

Alcune considerazioni:

- La rete metropolitana è di 208 Km, con 156 stazioni su cinque linee (Rossa, Blu, Verde, Gialla, Viola)  più la sesta linea arancione per l’aeroporto.

- Le stazioni sono interrate, a livello stradale e sopraelevate.

- La prima linea – la Rossa – è stata inaugurata nel 2004, l’ultima nel 2010. Dieci anni fa non c'era rete, insomma, oggi ci sono oltre 200km

- La linea delle foto è la Viola. La stazione di partenza è quella di Janpath e quella di arrivo è Khan Market.

- Il treno ha l’aria condizionata.

- Il costo del biglietto (un “bottone” giallo munito di micro chip) è di 10 Rupie (circa 15 cent di euro) indipendentemente dalla tratta. Per scongiurare abusivismo il biglietto serve sia per entrare che per uscire.

- Vi è molta sorveglianza, telecamere e agenti di polizia e per entrare bisogna passare il metal detector.

- Le stazioni sono molto pulite e ben tenute.

- Nonostante a livello stradale sopra le stazioni di Janpath e Khan Market si trovino centinaia di poveri, venditori ambulanti, artisti di strada, santoni, fattucchiere e quant'altro, nessuno di questi si azzarda a mendicare o svolgere la propria attività nelle stazioni della metro o sui treni.  

Per quello che ho visto la metro di New Delhi mi sembra molto meglio di quella di Roma.
Lettera Firmata

43 commenti:

  1. AHHHHHH.

    Finalmente qualcuno che rende giustizia all'INDIA.

    Pensate la rabbia di quei poverini che emigrano e pensano di "raggiungere la civiltà"

    Roma, con buona pace dei ROMANI, è una città da IV mondo. Sopratutto per merito dei suoi illustri abitanti.

    Tra questi ci sono anch'io.

    Mi vergogno

    MOLTO

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La seconda, la terza e la quarta foto sembrano proprio scattate a Roma!!!

      Elimina
  2. Finalmente qualcuno che riporta Delhi. Ho lavorato in India nel 2007 e gia la Metro di Delhi sembrava un sogno rispetto a quella di Roma. Oggi il divario e' ancora peggiorato.

    Ma il ragionamento e' valido per qualunque altra citta del mondo credo. Non credo si trovino stazioni tanto fetenti come quella delle stalagtiti di merda di Policlinico, o le infiltrazioni di muffa di Ponte Lungo

    RispondiElimina
  3. sarà che lì se fai un reato vai in galera e andare in galera in india significa entrare all'inferno

    RispondiElimina
  4. comunque, se fate un giro su tripadvisor, anche le nostre metro sono considerate buone: http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187791-d7954594-Reviews-Metro_C_SCPA-Rome_Lazio.html

    RispondiElimina
  5. Senza contare che qui arriva la feccia dagli altri paesi, mica i siriani laureati o i rumeni di Bucarest (per rimanere in ambito europeo). Qui arriva sempre il peggio, mette su affari leciti e illeciti e nessuno dice niente. Quanti cinesi, indiani, bengalesi ecc mettono su attività 'concorrenziali'? E tutti a comprare merda a due lire, in orari assurdi del giorno e della notte. E la colpa delle attività che chiudono non è di questa concorrenza sleale senza controllo alcuno, ma dell'italiano che 'non vuole stare aperto h24 tutti i giorni della settimana'. Nessuno considera che l'italiano comunque poi spende anche nell'economia italiana e in qualche modo la muove. Se un italiano la sera chiude il negozio è perché magari ha una casa, una famiglia, dei figli. Magari va al cinema, a teatro, a vedere la TV a casa, a mangiare una pizza. Questi che fanno invece? Aperti h24, manco un caffè in un bar si prendono, figuriamoci una pizza. Vedete mai cinesi al cinema? Li vedete al bar sotto casa? Mangiare un pezzi di pizz al taglio? Niente di niete. Inchiodati al lavoro, per 10/15 anni mandano sistematicamente fuori i loro soldi (ma nel frattempo sfruttano la nostra sanità, la nostra istruzione, ecc) e poi tanti saluti. Ci credo che poi il 'terzo mondo' ci supera. Per noi il costo della vita è diventato esorbitante, per loro non costa un cazzo: vivono in 15 in un appartamento (giusto quegli anni che servono a sistemarsi al loro paese, in cui il nostro denaro vale molto di più del loro) e non hanno la pressione fiscale che abbiamo noi.
    Sapete un esercente qualunque quanto paga di trattenute su una ricevuta? Fino al 70%! Loro no: scaduto il periodo di avviamento, in cui si paga molto meno, cambiano intestazione all'attività e ricominciano con le esenzioni. Ecco come fanno a fare le metro fuori, coi soldi nostri, altroché. Fate un conto di quanti soldi mandano fuori le badanti bulgare e ungheresi ogni mese. Dato che vitto e alloggio sono pagati, e dato che un appartamento lo compri a 20/30mila euro, con 10 anni di lavoro si comprano casa al paese loro. Roba che noi, anche facendo le badanti, con 1000 euro al mese a malapena riusciremmo a pagarci un affitto in una città come Roma.
    Ma se dici 'ste cose sei populista, razzista e ignorante...

    RispondiElimina
  6. anonimo delle 4.19 sei razzista ,populista e ignorante MA HAI PERFETTAMENTE RAGIONE

    RispondiElimina
  7. La seconda, la terza e la quarta foto sembrano proprio scattate a Roma!!!

    Quindi strade di roma vs Delhi : 1 a 1

    metro di Delhi vs Roma 1 a 0

    Risultato finale: Delhi batte Roma 2 a 1

    RispondiElimina
  8. E con i MARO'? come la mettiamo?

    RispondiElimina
  9. e con che cazzo c'entrano i maro con la metro come la mettiamo?

    RispondiElimina
  10. @ 14,19 è vero, sei razzista, populista e ignorante, oltre che scemo, perché se il tuo ragionamento fosse valido con i MILIONI di emigranti che l'Italia ha sparso per il mondo (gente che viveva esattamente come chi è immigrato qui, sgobbando e senza mai concedersi nulla) e che ha mandato in Italia rimesse per decenni, il nostro Paese e, in particolare, le regioni come Calabria, Sicilia, Campania ecc. dovrebbero essere ricchissime. CAPRA!

    RispondiElimina
  11. Per settembre 23, 2015 5:22 PM

    Cosa centra il razzismo con il degrado??? Mi tolga una curiosita' , se ho ben capito lei tollera il degrado???

    RispondiElimina
  12. Quella dei MARO' era solo una battuta perché prima o poi qualcuno l'avrebbe tirata fuori.
    Se qualcuno si è offeso mi dispiace molto.
    Comunque l'India è un grande paese e potenza nucleare, la sua forza dissuasiva non è mancata tra la popolazione (rispetto delle leggi) e a livello internazionale (i Marò se ne rimangono in galera).

    RispondiElimina
  13. Ma un informatico indiano o un ingegnere iraniano secondo voi viene a roma? A farsi trattare da pezzente da razzisti nostalgici come quello delle 4:19 qui? A vedere strade e infrastrutture progettate dar cognato de mi’ cuggino come vediamo qui tutti i giorni? A farsi fregare il portafoglio nella metro peggio che da dove e’ partito? Ma col cavolo,

    Andate a vedere un laboratorio di ricerca in un ospedale a Londra, o il dipartimento di informatica di una banca. E’ pieno di indiani, cinesi, arabi ecc. Che a Roma gli immigrati qualificati (quelli che portano ricchezza e produttivita’) non si vedano beh, non e’ mica una sorpresa.

    RispondiElimina
  14. Siamo ormai oltre il terzo mondo, ci avviamo a grandi passi verso il quarto ... questa è la verità. In India, tante intelligenze e capacità, qui in Italia i peggiori al potere.
    Raccomandati, inetti, inutili scrocconi che danneggiano tutto e tutti.
    Ma a loro che gliene frega?
    Ciao regà - unica soluzione: abbandonare la città prima che sprofondi.

    RispondiElimina
  15. @4:19 non so dove vivi o cosa fai, ma su alcune cose hai ragione, mentre su altre ti sfuggono molte cose. Gli immigrati dell'est, per esempio, fino ai pri i anni 2000 spendevano molto. La sera uscivano, a differenza degli italiani pantofolai davanti alla TV a vedere partite con rutto libero, o Bruno Vespa con annesso plastico o Berlusconata che fosse.
    Poi ad un certo punto hanno smesso. Hanno iniziato ad aprire attività loro ed a far circolare una sorta di economia parallela alla nostra.

    Chiediti perché, e poi se vuoi una risposta, pensa agli anni '60 negli USA cosa fecero molte comunità di afro-americani.

    RispondiElimina
  16. Questo ci fa capire dove siamo arrivati.

    RispondiElimina
  17. Macché razzista, ore 4.19, lucido osservatore.
    Oggi sull'autobus vuoto un immigrato stava piazzato di traverso all'entrata. Chiedo permesso e questo si sposta ma un passo più in là mi chiude la strada un italiano alto due metri, inspiegabilmente sbracato tra la plastica a bordo corridoio e i sedili di fronte. Commento il bivacco chiedendo di nuovo permesso, quando sento un odioso quanto familiare accento romanoide che da una voce querula sentenzia: "Bongiorno, eh?", con coda sul..MIO comportamento!
    Torno indietro e mi vedo un'africana di una quindicina d'anni, arrivata in Italia per dare lezioni di bon ton alla mohicana. "Si chiama e-du-ca-zio-ne", la illumino, nella lingua della civiltà, e lei "Forse è lei che nunsce llà l'educazzione", scema e saccente come solo un immigrato aizzato da una propaganda filo-declino può essere.
    Abbiamo chiamato le scimmie per insegnarci a mangiare le banane con tutta la buccia.

    RispondiElimina
  18. Gli indiani poi sono abominevoli, la vicenda dei marò è la tipica reazione del popoletto parvenu perfettamente cosciente di essere terzo mondo ma ringalluzzito da tutti i soldi che circolano nelle tasche di dieci piccoli indiani, a fronte del lavoro alla catena di decine di milioni di donne, bambini, e vecchi degradati a strumenti di produzione e costretti a vivere come topi.
    La metro indiana mi sembra mestamente sopportabile, ma ciò dipende dal fatto che si rispettano le regole. D'altronde è l'Italia l'unico paese in cui la Legge si rende insidiosamente non coattiva, al fine di favorire l'anarchia più lurida per diventare appunto terzo mondo come l'India. A quel punto scatterà l'autoritarismo, e nessuno saprà o vorrà più ribellarsi.
    La merce indiana va boicottata tutta, a partire dall'elettronica, sia per la oscena vicenda giuridico -militare dei marò, ma soprattutto perché il mercato indiano è il tipo di mercato agognato dai grandi industriali, che tramano per trasformare l'italia in uno zoo, sollecitando tutti i fenomeni di collettivismo degradato, come i centri sociali e le comunità etniche.
    Comunque ti consolo, 4.19: gli esercizi commerciali che tu descrivi tengono aperto 24 ore su 24, come i fiorai con gli stranieri, perché si spaccia.
    E gli altri negozi, italiani o meno, sono lavanderie.
    Non perdere tempo a discutere con i riciclati sociali, che la massoneria usa per imporre il degrado socio-culturale e ridurre l'Europa a una grande catena di montaggio di crimine, abbrutimento e schiavitù.

    RispondiElimina
  19. Ma FORZA, che in italia malgrado il sabotaggio politico - economico - sociale, non è finita del tutto.
    Ieri passando per il ghetto venendo dalla fontana delle tartarughe, ho attraversato il varco costituito da due poliziotti, posizionati a controllare le borse per non so quale impiccio ebraico, ed è stato come fare un viaggio in un tempo migliore.
    Elegantissimi, cortesissimi, professionali e principeschi, si scusavano con i cittadini del disagio arrecato: ma quale disagio, quello di avere la polizia in strada?!
    Vedete come i grandi centri di potere col martellamento continuo sono riusciti a rovesciare il senso comune. Il disagio lo arreca lo zozzo centro occupato poco più in là, per esempio, certo non la polizia - e che polizia, in questo caso- che fa i controlli A VANTAGGIO DI TUTTI.

    RispondiElimina
  20. Vorrei informarvi del fatto che stranamente i comunisti hanno promosso dieci referendum abbastanza ragionevoli (forse perché sanno che i referendum incidono come il due di picche, renzi rimarrà il sempiterno e loro si faranno propaganda a spese dello Stato).
    Turatevi il naso per il volantino "fai una cosa di sinistra!" e firmate, perché i contenuti sono non irrilevanti.

    RispondiElimina
  21. cmq dalle foto c'è da notare che non c'è una scritta, tag, disegnino a cazzo tipico degli sporca muri romani....altro segno che l'inciviltà regna sovrana nella capitale....

    RispondiElimina
  22. no, è che li educano a frustate se infrangono le regole, come ovunque. A Londra a uno che non si è fermato all'alt, a piedi, gli hanno sparato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A Londra la polizia non ce l'ha nemmeno la pistola.

      Elimina
  23. Vabbe' ci voleva RFS per scoprire che i romani sono inferiori pure agli indiani.
    Sai che scoperta!
    Piuttosto visto che è un problema genetico e che il romano è sporco e ladro di natura (più o meno quanto lo zingaro) non si potrebbe sterilizzare quegli orridi ritardati dei loro figli?

    Oh romani, che si prova a prenderla in culo tutti i giorni? A vivere in una cloaca? A subire sempre? A non poter aprire bocca? A vivere sapendo che le cose non possono migliorare?

    Come tutti gli sfigati del mondo voi romani siete i primi razzisti. I penultimi hanno sempre paura degli ultimi perché sanno di poter fare la loro fine. E li odiano.

    RispondiElimina
  24. a londra la polizia non ha la pistola ? che cazzate
    in Norvegia non ha la pistola infatti un matto con un arma ha fatto una SETTANTINA DI MORTI prima di trovare qualcuno che lo fermasse!

    RispondiElimina
  25. sottolieno che gli abitanti attuali di Roma, tutto sono meno che romani.
    Sono immigrati da altre regioni o dall'hinterland, con i risultati che vediamo....quindi prima di insultare i romani andiamo a vedere gli ascendenti pugliesi, calabresi, marchigiani, lombardi ecc di chi si comporta a piffero e poi vediamo quanti romani ci sono nel mezzo!

    RispondiElimina
  26. Vi reclutano ignoranti anche di cronaca elementare, oltre che deficienti.
    Un ragazzo è stato ucciso sotto la metropolitana di Londra perché è scappato invece di fermarsi ai controlli antiterrorismo.
    Dovete proprio ringraziarli lor mafiosi se vi hanno tirato fuori dai manicomi calabresi, che non sapete nemmeno allacciarvi le scarpe.

    RispondiElimina
  27. POLIZIA DI LONDRA UCCIDE IMMIGRATO. Lì sparano, qui ci fanno sparare.

    Mark Duggan non aveva una pistola in mano quando fu ucciso dalla polizia, nell’agosto del 2011. Su questo è convenuta la corte, che è giunta a una sentenza dopo sei giorni di riunioni. Ma ora quei poliziotti che spararono contro il ragazzo vengono assolti da una giuria, in un caso che ieri ha mandato su tutte le furie la famiglia, la politica e gli attivisti per la difesa dei diritti civili. Così, la morte di Duggan, che scatenò la più violenta ondata di riot della storia moderna britannica – Londra e altre città del Regno Unito sperimentarono il caos per quasi un mese – continua a rimanere avvolta nel sospetto.

    Secondo la giuria, che si è riunita ieri sera alle Royal Courts of Justice nella capitale, la polizia quel giorno agì “nel rispetto della legge”. Anche se, appunto, la pistola fu poi trovata avvolta in un calzino, a sei metri dal luogo in cui Duggan fu ucciso, secondo le ricostruzioni era appena stata gettata dal taxi in cui il giovane si trovava. L’uccisione fu così “legale” secondo otto dei dieci giurati. Una sentenza subito giudicata “incredibile” dalla famiglia di Duggan, che ieri ha urlato contro la giuria al momento in cui l’aula è stata sgomberata. “È stata un’esecuzione”, ha poi detto alla stampa alla zia. “Il 4 agosto del 2011 un uomo disarmato è stato ucciso a Tottenham. Oggi abbiamo avuto quella che può essere definita una sentenza ‘perversa’”, ha detto l’avvocato Marcia Willis Stewart.
    Pubblicità

    Al momento, Facebook e altri social network sono inondati da accuse di razzismo, di ingiustizia e di classismo, soprattutto da parte della comunità ‘black’. Perché Duggan era nero, veniva da un quartiere disagiato e soprattutto non si sa esattamente che cosa stesse facendo quel giorno. La polizia stava inseguendo il 29enne, convinta che facesse parte di una gang e che fosse appena entrato in possesso da una pistola. Il sospetto era che avesse appuntamento con un altro ragazzo che gli avrebbe poi consegnato l’arma. Qualcosa andò storto, ed ecco l’inseguimento, la corsa in taxi, la sparatoria, la morte del giovane. E, già dalle ore successive, le folle di ragazzi che si riunivano in molti punti “caldi” della città, dando il via ai riot, tra distruzione di abitazioni e attività commerciali, furti, razzi e centinaia di arresti.

    RispondiElimina
  28. Oltre al fatto che la polizia a Londra spara eccome e che gli immigrati ci possono solo provare a mettersi a fare i loro traffici nelle strade inglesi, e che sincerament non mi sembra sta meraviglia avere gigantesche metropolitane, idoli urbanistici del terzo millennio, vi ricordo l'ovvio, ossia che gli italiani sono una cosa, gli immigrati e i calabresi sono un'altra.
    Se un italiano ha un comportamento emendabile è una piaga endogena, e quindi correggibile dal sistema. Se invece un'entità introdotta dall'esterno porta nocumento, diventa un elemento AGGIUNTIVO di disordine e malavita.
    E ricordate, dove c'è un calabrese fuori dalla Calabria lì c'è spazzatura.
    non a caso a prati c'è una concentrazione, specialmente intorno alla metro Ottaviano.

    RispondiElimina
  29. Ma che è, suraci minaccia i blog a mano armata? E' sul giornale, con buona pace sua.

    Catanzaro, diverse decine di persone indagate
    Coinvolti politici, funzionari e imprenditori

    L'indagine Catanzaropoli rischia di far tremare i palazzi del potere del capoluogo della Regione con indagate quasi trenta persone tra politici, imprenditori e funzionari del comune
    Catanzaro, diverse decine di persone indagateCoinvolti politici, funzionari e imprenditori

    Il Comune di Catanzaro

    CATANZARO - Quello portato alla luce dall'ultima inchiesta della Procura e della Digos è un quadro sconcertante in cui vigili urbani sarebbero stati utilizzati per scopi privati, gli appalti sarebbero stati affidati a consiglieri comunali, le sanzioni cancellate agli amici dei politici e ancora truffe ed estorsioni.

    La nuova inchiesta "Catanzaropoli" guidata dai pubblici ministeri Gerardo Dominijanni e Graziella Viscomi scattata oggi con la notifica da parte della Digos degli avvisi di conclusione delle indagini a carico di 26 persone tra politici, imprenditori, funzionari pubblici, vigili urbani e professionisti, fa tremare i palazzi del potere del capoluogo di regione.

    Tra le vicende finite sotto la lente degli inquirenti ci sono l'affidamento della fornitura dei gazebo per la "Notte piccante" al consigliere comunale Franco Leone (quest'ultimo indagato anche per estorsione); i finanziamenti dati dal Comune per la festa dell'artigianato; l'utilizzo della polizia municipale per controllare le auto delle persone partite per Roma per partecipare alla manifestazione di Forza Italia.

    Tra le ipotesi d'accusa, secondo quanto emergerebbe, anche gli incarichi affidati dall'amministrazione ad alcuni architetti, legati da rapporti di amicizia ad alcuni esponenti politici, per la ristrutturazione di alcune scuole. L'abuso d'ufficio viene contestato anche al comandante dei vigili in merito al suo rinnovo della patente. Peculato è invece l'accusa per l'ex assessore Massimo Lomonaco per l'utilizzo del cellulare di servizio per finalità private. Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. sarebbe emerso l'interessamento di un consigliere comunale per bloccare le sanzioni a due esercizi commerciali del quartiere Lido.

    RispondiElimina
  30. Se Roma è ridotta a questo troiaio dobbiamo ringraziare in primis tutte le orde di immigrati italiani (principalmente marchigiani, abruzzesi, campani, calabresi e siciliani) giunti qui nel secondo dopoguerra, che hanno portato con loro la mentalità tipica del meridione - quindi individualismo, familismo amorale, logiche di clan, nessun senso della cosa pubblica, etc. - e le modalità di vita del paesello d'origine, che hanno poi tramandato ai disecendenti. Ovviamente, quelli che sono sopraggiunti o stanno sopraggiungendo negli ultimi tempi, intendo gli stranieri comunitari e non, si stanno adeguando in fretta alle abitudini e ai comportamenti del romano "doc" (si fa per dire...), quindi c'è poco da fà...vista la gente che ci vive e gli amministratori pubblici che esprime, Roma non è e non potrà MAI essere una metropoli europea moderna, ma tuttalpiù un enorme villaggio malcresciuto, sporco e disordinato, rassegnamoci!!!

    RispondiElimina
  31. Fino agli anni' 70 Roma è stata un gioiello, e ti ricordo, brillante storico, che le "immigrazioni" di italiani ci sono da sempre, tanto che a Roma ci sono le chiese regionali.
    Genio, vai a scuola, devi essere italiano come il sushi.

    RispondiElimina
  32. Non riuscirete mai, servastri della massoneria mafiosa, a far credere che Fetenzonia sia ilfuturo d'Italia, probabilmente è il vostro.
    Tra l'altro non avete nemmeno la cultura o la furbizia necessaria a mistificare la realtà come si deve.
    Voi finirete nei vostri ghetti fatti di caciocavallo, calabresi e indiani, noi rimaniamo in ITALIA.
    Voi avrete le strade invase da bengalesi che si puliscono i piedi e poi vi pesano la frutta, noi faremo la spesa iun bel mercato di prodotti regionali ITALIANI, con prelibatezze prese da signor belle pulite.
    Voi ci fate vergognare all'estero, noi abbiamo i Magistrati che vi inseguono.
    Noi leggiamo il Tempo, voi il messaggero.
    Unicuique suum, caro Don Calogero.

    RispondiElimina
  33. Non riuscirete mai, servastri della massoneria mafiosa, a far credere che Fetenzonia sia il futuro d'Italia, probabilmente è il vostro.
    Tra l'altro non avete nemmeno la cultura o la furbizia necessaria a mistificare la realtà come si deve.
    Voi finirete nei vostri ghetti fatti di caciocavallo, calabresi e indiani, noi rimaniamo in ITALIA.
    Voi avrete le strade invase da bengalesi che si puliscono i piedi e poi vi pesano la frutta, noi faremo la spesa in un bel mercato di prodotti regionali ITALIANI, con prelibatezze prese da signore belle pulite.
    Voi ci fate vergognare all'estero, noi abbiamo i Magistrati che vi inseguono fino a là.
    Noi leggiamo il Tempo, voi il messaggero.
    Unicuique suum, caro Don Calogero.

    RispondiElimina
  34. E meno male che Roma non sarà mai Europa, perché l'Europa vuol dire schifo.
    Roma è sopra l'Europa, non la puoi tramare di metropolitane, non la puoi far diventare un suk multietnico, non la puoi far diventare un lager sperimentale di omologazione sociale perché la sua stessa struttura nega la massificazione, nega la cancellazione della storia, nega il melting pot massonide.
    Roma trasformava gli stranieri in cittadini - sempre distinti dai cittadini autoctoni, comunque - DOPO AVER INVASO I LORO TERRITORI.
    Visto che queste valanghe di immigrati dovrebbero essere, a detta di non si sa chi, "gli italiani", allora i loro territori devono diventare nostri.
    Poi possiamo fare i paragoni con l'Impero romano.

    RispondiElimina
  35. Capito? Per questi geni Roma la hanno rovinata gente come Enrico Medi (marchigiano), Rino Gaetano (calabrese ante 'ndranghetam attuale), Falcone e Borsellino (siciliani), Pino Daniele (campano), D'Annunzio (abruzzese), Carmelo Bene (pugliese ante sacra corona unita attuale), mica kabobo, mica i cinesi, mica gli zingari, mica i calabresi degli ultimi vent'anni, no, gli italiani.
    Se grattate ancora così gli specchi vi si spezzano le unghiette.
    Ascoltatevi rtl, va, che è meglio.

    RispondiElimina
  36. Ti sei dimenticato i Casamonica (abruzzesi)!

    RispondiElimina
  37. Marino = Kojone non metti la testa nel WC e poi tiri la katena per la vergogna ¿

    RispondiElimina
  38. Quanta brutta gente. Come si fa ad accomunare marchigiani e calabresi.
    Diteci quando mai le marche hanno fatto parlare male di se: e' una delle regioni piu industriose e pulite dItalia.
    Perche poi metterle nello stesso mazzo con tutto il regno delle 2 sicilie? La rovina suprema sono i calabresi. Scoppiasse una bomba atomica in calabria il genere umano ne avrebbe tutto di guadagnato. Succedesse in Sicilia, Campania e Puglia sarebbe ancora un peccato, ma gradirei che qualcuno mi citasse 5 calabresi della calabria moderni senza i quali il genere umano (o almeno lItalia) si sentirebbero piu poveri.
    Maledetti calabresi

    RispondiElimina
  39. Le panze calabre spacciano all'aperto suppli' e pizzette e al chiuso hascici e droga.

    RispondiElimina
  40. E' già qualcosa, si sta creando un fronte anti calabro, almeno si cominciano a rendere conto di essere la vergogna d'Italia, e non il lustro, come pensano loro da bestie quali sono.
    Comunque la ndrangheta ha colonizzato anche le Marche, è una mafia che ha una capacità di corruzione spirituale che è incomprensibile, visto che i suoi adepti fanno schifo a cento metri, l'unica spiegazione è che la droga, circolante in quantità, svilisca la capacità di giudizio di coloro che vengono cooptati, e che i calabresi abbiano raffinato la loro avita piaggeria e la loro capacità di strumentalizzare, facendo leva sulle frustrazioni del prossimo.
    Io aderisco alla proposta di combardamento, o meglio, alla creazione di un canale di Cosenza, per mandaree poi la regione alla deriva, possibilmente a perdersi nel mar d'Africa, e che lì rimanga. ma poi bisogna recuperare tutti gli espatriati, e rimandarceli in blocco, grazie.

    RispondiElimina
  41. Ma gioite fratelli, si sta indagando sui monopoli electa pierreci, un tentacolino della polipesca invasione calabro-saudita nelle pubbliche amministrazioni.
    Comunqu, sì, le Marche sono state un paese pieno di anime belle.

    RispondiElimina

Ogni commentatore si assume la responsabilità di ciò che inserisce nel commentario. Questa bacheca non può essere moderata a monte.