Voi di Roma fa Schifo infangate il nome di Roma. A questa idiozia lasciamo rispondere Roberto Saviano

27 agosto 2015

Qui il link originale. A voi i commenti. Ma c'è poco da commentare: ogni volta che menzionerete il lavoro del nostro blog e dall'altra parte troverete qualcuno che vi risponderà, come molti, privi di neuroni, fanno, robe tipo "sì, ma io non leggerò mai un blog che si chiama romafaschifo", voi fategli leggere questo articolo. E spiegategli che nulla è peggio dell'omertà...


CIÒ CHE ACCOMUNA il “Don’t fire on Italy if you love it” e l’appello del sindaco di Napoli Luigi De Magistris a «mettere in evidenza anche il bello del nostro territorio», ciò che unisce tutto questo alle autorizzazioni negate a poter girare scene di Gomorra la serie in alcuni paesi della provincia di Napoli, è la demagogia.

Quando si è opposizione, quando si sta dall’altra parte, si sottolineano solo gli aspetti di un territorio che non funzionano, quelli che vanno cambiati, e spesso l’urgenza sembra massima. Chiunque stia facendo campagna elettorale dà l’impressione che quando la sua forza politica smetterà di essere opposizione e potrà finalmente governare tutto sarà diverso a partire dalla fine immediata di inutili proclami. Chiunque faccia campagna elettorale promette che il proprio sarà il governo del fare, delle azioni e che le parole saranno messe al bando, che le promesse saranno mantenute.

Poi accade inesorabilmente che quando si va al potere il racconto della propria terra che si vuole fare, e l’unico che si accetta di ascoltare, sia tutto concentrato sulle bellezze naturali e sull’amore che ciascun italiano dovrebbe provare per la patria. Rispetto prima di tutto e a prescindere da tutto. A prescindere da come si vive, dalle opportunità, dal rispetto che a loro volta i cittadini ricevono dalle istituzioni. A prescindere dalle ingiustizie che subiscono. Per capire il concetto: quando si è al potere il racconto di ciò che funziona diventa l’unico racconto possibile e non è lontano da una normale quanto ridicola dinamica di autocompiacimento.

Ma tra l’amore che ciascun individuo prova per la propria terra, quell’amore che la politica peggiore continuamente ci invita a esternare, e la politica stessa, non esiste alcun legame. Se non la constatazione che le bellezze che siamo costantemente invitati a decantare, ai nostri amministratori, non devono nulla. Esse esistono e resistono nonostante la politica non grazie alla politica. In un Paese in cui deve essere normale amare il proprio Paese ed è considerato deprecabile sottolineare ciò che non funziona, non c’è spazio per alcun miglioramento.

QUALCHE SETTIMANA fa mi sono imbattuto in un video diffuso dai media inglesi. Si tratta del racconto commovente di un bambino di 8 anni, Bailey Matthews, che ha una paralisi cerebrale e che con suo padre partecipa alla gara di Triathlon nello Yorkshire. Bailey corre aiutandosi con una specie di girello, ha suo padre accanto. Giunto con molta fatica al traguardo, lascia il girello e inizia a correre con la sola forza delle gambe. Cade una volta, il padre commosso guarda ma non va in suo soccorso. Cade una seconda volta, il fotografo che è lì vorrebbe aiutarlo, ma capisce che Bailey vuole farcela da solo, e infatti si rialza e taglia il traguardo. L’ostinazione e la forza di Bailey, il coraggio di suo padre diventano una storia che invita al coraggio. Superare i propri limiti, sognare di poterlo fare, è il solo modo per vivere quando tutto sembra compromesso. Ma tutto questo può avvenire solo dove le istituzioni si assumono le proprie responsabilità. Questo può accadere dove non si parla di famiglia solo in campagna elettorale.

HO CONDIVISO SU FACEBOOK la storia di Bailey e in molti l’hanno commentata. Non mi aspettavo tante testimonianze di genitori che quotidianamente lottano per dare dignità alle vite dei propri figli affetti da patologie simili a quella che colpisce Bailey. Non mi aspettavo le tante testimonianze che sono arrivate di persone che lavorano per le aziende sanitarie e che spesso ammettono che «la priorità per alcuni dirigenti non è semplificare la vita a chi ne ha bisogno, ma produrre carta per giustificare i propri compensi».

Non è sempre così, naturalmente, ma è troppo facile per i nostri amministratori invitarci ad amare il nostro Paese e a non denunciare ciò che non funziona. Troppo facile e autoassolutorio. E questo non possiamo accettarlo, perché compito della politica non è solo difendere la bellezza di un territorio, ma dotare quella bellezza e l’amore per la propria terra di vivibilità. Quando questo non accade, la politica ha fallito miseramente e non deve in alcun modo appropriarsi di vittorie che non le appartengono, che non appartengono a nessuno, ma che sono patrimonio dell’umanità. Un patrimonio che la cattiva gestione sta compromettendo.

35 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Saviano.....
Roberto...
personaggietto...

Anonimo ha detto...

(riferito a quello di sopra)
anonimo...
napoletano...
non sa scrivere nemmeno nella sua lingua madre...

Anonimo ha detto...

State esagerando, questi sono concetti troppo complicati da capire per i pitecantropi nostri concittadini...

derattizzatore ha detto...

Quando si dice che Roma fa schifo, si parla di un sistema corrotto e distruttivo... un pò come dire che la Mafia è una montagna di merda. Perciò, a voi del Blog posso solo dire GRAZIE DI CUORE!!

Anonimo ha detto...

Quando girerai sotto scorta come Saviano perche' hai fatto arrestare dei mafiosi allora potrai paragonarti a Saviano Massimilia'.
Quando invece di fare le foto in forma anonima aa un'auto in seconda fila chiedendo agli altri di denunciare mettendoci nome e cognome, entrerai personalmente in un commissariato e per far si che un traffico di droga venga smantellato potrai parlare di Saviano Massimilia'.
Quando la smetterai di chiedere soldi usando mezzi da santone per farlo perche' per l'ennesima volta un giudice ti ha dato contro e sei costretto a pagare, allora potrai parlare di Saviano Massimilia'.
Quando farai gli interessi della collettivita' e non quelli di chi ti fa comodo (vedi tavolini al centro) allora potrai parlare di Saviano Massimilia'.
Quando ogni tuo adepto, e tu in primis, ci mettera' la faccia ogni volta che su questo blog viene denigrata un'intera categoria assumendovene le responsabilita', allora potrai parlare di Saviano Massimilia'.
Per ora, l'unica cosa che vi accomuna, e' l'essere calvi.
Guardati allo specchio e sputaci sopra prima di scrivere certe cose.

Anonimo ha detto...

Che cazzo chiedete a fare i commenti se poi li cancellate?
Siete dei fake!

Anonimo ha detto...

Le scorte vengono date per spaventare o per dare credito a chi le ha.
Se esistono famiglie "mafiose" e si è in grado di identificarle e di intercettarle, andrebbero arrestate in blocco.
Se non lo sl fa qualcosa non quadra, come non è normale che le masse di fiancheggiatori che si oppongono agli arresti dei mafioso non vengano fermate, indagate e processate.
Per il resto, Saviano viene delegittimato come tutti quelli che dicono la verità, e gli tocca fare l'organico di sinistra per essere difeso da qualcuno.
Dire la verità non è infangare. E' dire la verità. Poi i contorcimenti mentali escogitati dall'ala sociologla- psicologia del circuito mafioso, le mistificazioni di sistema sono talmente chiare e ridicole - come dire che uno è razzista perché dice che i rom sono delinquenti - che ormai dovrebbero essere note.
Se una nazione è corrotta fino al midollo è la nazione a essere di fango per quello che ha fatto, non la infanga chi lo dice, ma si è fatta fango da sola.
In Italia non c'è più niente di vivo da salvare, tranne quattro persone messe al muro.
Il resto sono immigrati e sfigati al soldo di un meccanismo interamente corrotto.

Anonimo ha detto...

Esempio di come una legislazione mafiosa e capziosa, insieme a un addestramento viscido dei vari scarti sociale che andiamo incamerando da tutta la terra e valorizzando quando sono nostrani, crea l'inibizione dell'ordine e della Legge.
Lnterregionale on partenza per Firenze, siamo in cinque nel vagone.
Trans brasiliano urla al telefono e lo smanetta producendo fischi e note a volume altissimo.
Si alza un signore anziano a chiedere di fare piano, e l'animale neanche gli dà tempo di finire, urla che si deve fare i fatti suoi e gli si avvicina minaccioso con incombenza fisica. Un ragazzo sbuca da un sedile poco più in là e cominicia a urlare contro l'incolpevole anziano: "Lei è razzista, la deve smettere, ora chiamo i carabinieri".
Il povero anziano è dovuto scappare giù dal treno.
Questi schifosi sono organizzati per inscenare reati fittizi con denunce fittizie e testimoni fittizi per mettere il bavaglio a chiunque costituisca un contrappeso al super potere della feccia (vedi cosa fanno alla polizia durante sgomberi e cortei), e il primo passo per liberarsi da questa infamia deve essere l'ABOLIZIONE DEI REATI D'OPINIONE, che servono solo a finire di sfasciare l'ordine pubblico con attacchi violenti contro le persone che lo chiedono.

Anonimo ha detto...

Loro ti aggrediscono e poi ti filmano se tu reagisci per difenderti; loro fotogarfano la gente per molestia, e poi fanno le vittime se li si coglie in flagrante; loro disturbano e poi urlano cose insensate se si chiede loro di rispettare le regole del vivere civile; loro delinquono e poi denunciano la gente per bene e i carabinieri.
Ma non avete visto cosa è successo allo stadio? Strappone in motorino contromano senza casco. Per fermarlo, poverino, gli hanno torto i riccetti. Subito denuncia in Procura, porello, che sofferenza venire costretto a rispettare la Legge.
E che dire di quella orrenda romena incinta che durante lo sgombero a Milano si è inventata che un poliziotto avrebbe aggredito un bambino (...) e lei si sarebbe lanciata per difenderlo (l'eroina...) e il poliziotto, non pago, l'avrebbe scaraventata contro un cassonetto facendola abortire!!!
Come no, i poliziotti lo sanno che non c'è cosa migliore che menare ai ragazzini e pestare donne incinte durante uno sgombero di schifosi.

Anonimo ha detto...

Bisogna ribadire il diritto di PENSARE. Io ho il SACROSANTO DIRITTO DI PENSARE E DI SENTIRE. Ciò vuol dire che non solo ho il diritto di denunciare la realtà, ovvero che si sta mettendo la feccia al potere, i servi idioti al potere, senza dover temere che si usino leggi ad hoc per mettermi il bavaglio, ma io ho il diritto di pensare che i qualcuno fa schifo, e di dirlo, senza che ciò debba costituire crimine contro l'umanità.
L'odio è un diritto, il disprezzo è un diritto, la reazione a ciò che giudichiamo ignominia è un diritto. Mentre non è un diritto la demonizzazione a cui vengono sottoposti alcuni cittadini italiani, dalla quale nessuno li difende.
Non può esistere un mondo in cui si ottiene l'eliminazione del dissenso - e contro i crimini per di più - con l'eliminazione dell'individualità.
Ma siccome lo schifo che stanno ponendo in essere è troppo clamoroso, l'unico modo che hanno per evitare la rivoluzione è zittire la gente ragionevole e mezzo denuncia e omicidi camuffati.

Anonimo ha detto...

Fra un po' diranno che la Magistratura infanga l'Italia perché porta i crimini all'attenzione pubblica.
Aspettate e vedrete.
L'Italia pastorizzata è la mira finale.
Tutti falliti servi della mafia, impiegati nei negozi del riciclaggio dieci ore al giorno per stipendi da fame, tenuti in un'artificiale allegria con droghe e attraverso il lavaggio del cervello - sei figo e felice se fai finta di essere figo e felice, vedrai che è quasi come esserlo davvero, tutti politically correct ossia criminally correct ossia tutti completamente lobotomizzati.

Anonimo ha detto...

Ed ecco come la Magistrature insieme alle Forze dell'ordine VERE, "infangano l'Italia"...






‘Ndrangheta: si va verso l’unificazione dei due filoni dell’inchiesta “Aemilia”
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toghe newRiunire, in udienza preliminare, i due filoni di Aemilia, l'inchiesta contro le infiltrazioni della 'ndrangheta in Emilia. Sembra essere questo l'obiettivo dei pm della Dda di Bologna.

Per quello principale, che a fine gennaio aveva visto scattare 117 arresti, sono state firmate da poco 219 richieste di rinvio a giudizio. Rispetto agli avvisi di fine indagine, 224, cinque posizioni sono state stralciate per motivi tecnici di notifiche: tra queste c'è quella dell'imprenditore Giuseppe Giglio, accusato di essere uno degli organizzatori dell'associazione di tipo mafioso contestata a 54 persone.

Nelle scorse settimane, poi, anche la seconda tranche dell' indagine è stata chiusa, con avvisi a 23 persone, tra cui Nicolino Grande Aracri, ritenuto un boss della 'ndrangheta e Alfonso Diletto, considerato un elemento chiave nella gestione degli affari. Il troncone bis si è concentrato infatti sull' aspetto economico e, in particolare, sulle intestazioni fittizie delle società per evitare di ricondurre la proprietà a componenti della cosca, oltre alle false fatturazioni.

Anche per questa parte si presume che i pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi formulino a breve le richieste di rinvio a giudizio, in modo da poterla riunire nella maxi-udienza preliminare prevista per ottobre.

Anonimo ha detto...

La ndrangheta trema, e mi sa pure tutti l'Appio Tuscolano...

Maxi processo Aemilia, 219 rinvii a giudizio per la 'ndrangheta nostrana


Sono saliti a 219 i rinvii a giudizio nell'ambito della maxi inchiesta "Aemilia". E' questo, dunque, il numero di persone chiamate a comparire davanti al Gup del Tribunale di Bologna, che dovrà sentirli e valutare per ciascuno l'effettivo rinvio a giudizio. Un lavoro davvero imponente quello svolto dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sicuramente il più significativo mai effettuato in regione contro le infiltrazioni e il radicamento delle cosche mafiose.

Dopo lunghi mesi di indagine, lo scorso 28 gennaio era scattata il blitz notturno dei Carabinieri, che avevano notificato misure cautelari a ben 117 persone, coinvolte a vario titolo negli affari illeciti della 'ndrina Grande Aracri, il gruppo cutrese impiantato da ormai oltre un decennio nella provincia di Reggio Emilia e particolarmente attivo nel settore edile.

Il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso è stato contestato a 54 persone, tra cui spiccano Nicolino Sarcone, Michele Bolognino, Alfonso Diletto, Francesco Lamanna, Antonio Gualtieri e Romolo Villirillo. Attorno a questi soggetti ruotava un giro di affari imponente, che avrebbe coinvolto anche politici locali, imprenditori, professionisti e persino un giornalista. Sul fronte modenese, particolarmente delicata è la posizione della famiglia di Augusto Bianchini, le cui imprese edili risulterebbero strettamente legate agli affari mafiosi, anche nella ricostruzione post sisma.


Anonimo ha detto...

Ed ecco come la Magistratura, non paga, continua a infangare l'Italia! Come il Colonnello Di Caprio...

27 agosto

Arrestate quindici persone da parte dei carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, nel Napoletano. Sono ritenute vicine al clan camorristico dei ‘Gallo-Limelli-Vangone’ e, a vario titolo, accusate di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, tentato omicidio, violazione alla legge sulle armi, estorsione e altri, reati aggravati da finalità mafiose. Degli arrestati dieci si trovano in carcere e cinque ai domiciliari.

Ecco i nomi degli arrestati: Giovan Battista Ametrano, Angelo Caruso, Vincenzo Caruso, Salvatore Cortina, Giovanni Iovane, Giuseppe Gallo, Raffaele Iovane, Rocco Luigi Limelli, Luigi Tortora, Tommaso Vitaglione, Luigi Sasha Aliberti, Raffaele Aliberti, Maddalena Matrone, Mario Menichini, Andrea Penitenti.


Anonimo ha detto...

Bella l'Italia...sempre il 27 agosto 2015.


Camorra, 40 arresti tra i Casalesi:
"Presi due figli di Sandokan

Vasta operazione contro la fazione Schiavone del clan dei Casalesi, a Casal di Principe, dove circa 200 militari stanno eseguendo 40 arresti. Tra i destinatari figurano anche Carmine e Nicola Schiavone, figli dell'ex boss Francesco, soprannominato Sandokan.
Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Terni, L'Aquila, Lecce, Cosenza, Cuneo, Prato, Frosinone, Trapani e Taranto.
Tra i destinatari dei 40 provvedimenti eseguiti oggi dai carabinieri nei confronti di persone ritenute affiliate alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi figurano anche Carmine e Nicola Schiavone, figli dell'ex boss Francesco, soprannominato Sandokan. I tre sono già in carcere. Le misure cautelari sono state emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse ipotizzate, a vario titolo, sono di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, detenzioni di armi e ricettazione, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Nell'operazione, denominata «Spartacus Reset», sono stati impiegati circa 200 militari, elicotteri e unità cinofile.

Anonimo ha detto...

Comunque, col sistema che c' è attualmente, basta che tre negri si mettano d'accordo per dire che un finanziere ha fatto loro un graffio sul culo e il finanziere passa i guai, per cui, prima di ributtarli a mare, sarebbe opportuno che gente come Salvini preparasse l'abrogazione delle indegne leggi attualmente in vigore per favorire questi parassiti d'importazione.
Poi, vi consiglio di osservare quante telecamere non denunciate siano dove la mafia è più presente: centro storico, Tuscolana, zona Ottaviano.
Eppure non costano molto i cartelli esterni do avviso, obbligatori per Legge.

Anonimo ha detto...

Visto che qui c'è gente che sa un sacco di cose, e che il blog non è per tutto la sede più adatta, mi fate la cortesia di inviarmi le chicche sull'argomento criminalità organizzata a notiziemafia@libero.it?
Notizie sulle radio che fanno stalking per la ndrangheta, sugli abusivismi a Roma, sui metodi usati, sul ruolo degli imprenditori, sui negozi di proprietà della mafia a San Giovanni, e su tutto quello che qui vi verrebbe per forza di cose censurato?
Grazie.

Anonimo ha detto...

Ma verso le 17.00 c'erano tanti che confrontavano Saviano e Tonelli? dove sono finitii? I commenti:
esaltavano il primo come esempio di uomo giusto che ha messo in totale discussione la propria vita per la giustizia, un eroe un paladino un vero uomo;
denigravano il secondo come un cialtrone che non rischia nulla e che cerca di far carriera sugli altri, un uomo ambizioso egocentrico al servizio dei ricchi che gestisce un blog che cerca di pilotare in tutti i modi rifugiandosi nell'anonimato.
Tonelli = Saviano? Paragone improponibile basta guardare la vita che si è ridotto a fare il primo per amore di giustizia, il secondo non ha rischiato mai nulla e cammina liberamente per la città andando a pranzo e cena liberamente con persone illustri ( fra un pranzo e una cena lancia qualche polpettine avvelenata sul blog ).
Tonelli = Saviano? Fate ridere i polli, di uguale hanno solo la pelata!

Anonimo ha detto...

Ma verso le 17.00 c'erano tanti commenti che confrontavano Saviano e Tonelli, dove sono finitii? I commenti:
esaltavano il primo come esempio di uomo giusto che ha messo in totale discussione la propria vita per la giustizia, un eroe un paladino un vero uomo;
denigravano il secondo come un cialtrone che non rischia nulla e che cerca di far carriera sugli altri, un uomo ambizioso egocentrico al servizio dei ricchi che gestisce un blog che cerca di pilotare in tutti i modi rifugiandosi nell'anonimato.
Tonelli = Saviano? Paragone improponibile basta guardare la vita che si è ridotto a fare il primo per amore di giustizia, il secondo non ha rischiato mai nulla e cammina liberamente per la città andando a pranzo e cena liberamente con persone illustri ( fra un pranzo e una cena lancia qualche polpettine avvelenata sul blog ).
Tonelli = Saviano? Fate ridere i polli, di uguale hanno solo la pelata!

Anonimo ha detto...

HO APPORTATO DELLE MODIFICHE AI MIEI COMMENTI 6.34 e 6.36, AVEVO INVERTITO I PERSONAGGI NELLE ULTIME CONSIDERAZIONI.

Ma verso le 17.00 c'erano tanti commenti che confrontavano Saviano e Tonelli, dove sono finitii? I commenti:
esaltavano il primo come esempio di uomo giusto che ha messo in totale discussione la propria vita per la giustizia, un eroe un paladino un vero uomo;
denigravano il secondo come un cialtrone che non rischia nulla e che cerca di far carriera sugli altri, un uomo ambizioso egocentrico al servizio dei ricchi che gestisce un blog che cerca di pilotare in tutti i modi rifugiandosi nell'anonimato.
Tonelli = Saviano? Paragone improponibile basta guardare la vita che si è ridotto a fare il secondo per amore di giustizia, il primo non ha rischiato mai nulla e cammina liberamente per la città andando a pranzo e cena liberamente con persone illustri ( fra un pranzo e una cena lancia qualche polpettina avvelenata sul blog ).
Tonelli = Saviano? Fate ridere i polli, di uguale hanno solo la pelata!

Anonimo ha detto...

E tu cchi sì eroe? Se non ci fosse Tonelli e il suo blog non avrebbe quasi voce la legalità, ridicolo.

Anonimo ha detto...

Una città in cui i principali quartieri di Roma sono in mano alle mafie è fango allo stato puro, se qualcuno ha il coraggio di raccontare qualcosa di buono, prego, siamo tutti in attesa.

Anonimo ha detto...

Dell'Esquilino, l'ex quartiere torinese, ne vogliamo parlare? E di Piazza Re di Roma e Via Aosta coi negozi civetta che aprono e chiudono come se niente fosse?
E di scup, la mafia che si fa acronimo, che non si arrende e continua ad ammorbare la zona, coi suoi spacciatori - drogatoni che fanno finta di giocare con le palline, e intanto bivaccano e spacciano allegramente?
Se passate ora si sono piazzati in sei - con certe facce che San Patrignano subito - ai quattro angoli dell'incrocio di Via Monza - Via Nola, facendo un gran chiasso - chi non mostra non vende - e bivacchi come al solito ignorati dal nostro beneamato VII gruppo, che ha troppo da fare a seguire le necessità dei casamonica per fare altro.
Se qualcuno si vuole divertire a fare un video, è roba da non credere. Tutte le sere ore 19, 00-

Anonimo ha detto...

Capirai, davanti ai due bar del calabrese, se non stanno lì, solido baluardo della cosca tripodi in zona San Giovanni, dove vuoi che vadano?
Davanti al commissariato San Giovanni?
Ah, bè, effettivamente...

Anonimo ha detto...

Il troll di dinamopress, é logorroico, monotematico e ripetitivo, non legge neanche i post, trolla sul titolo ma tant'é. Lui si che é un personaggetto, ha la verità rivelata da zerocacare.

Anonimo ha detto...

Pur di coprire i propri magheggi la mafia fa invadere pure i blog dai suoi coglioni fidati - via la ndrangheta da San Giovanni, e a fuoco i bar di scup, con tutti i drogatoni - spacciatori al seguito.

Anonimo ha detto...

Sarà difficile, il calabrese si è congiunto con la cina, il risultato è mafia calabro-cinese al cubo.
Ma non disperiamo.

Anonimo ha detto...

Secondo me quello uno dice "troll di dinamopress", ossia uno che usa parole come "troll", e ha più di dodici anni, e cita dinamo press, senza essere roberto d'agostino, può essere solo marco travaglio.

Anonimo ha detto...

Bè, se qualcuno ha una spiegazione diversa dalla "mafia", anzi, nella fattispecie dalla 'ndrangheta, per giustificare due bar in cui si ritrova tutta la feccia okkupazionista di Roma, e un branco di drogati che organizza il campo nomadi su strada e marciapiedi senza che nessuno intervenga, oltretutto facendo un inutile caciara, si può anche ammettere che ci sia una certa insistenza nel ribadire che la mafia sia il vero sindaco di Roma.
Però questa spiegazione alternativa non è stata ancora esposta.

Anonimo ha detto...

Saviano dice cose interessanti, ma il fatto di dover fare il tirapiedi all'espresso e alle teorie della sinistra lo mutila nella propria credibilità. Ma vedi che appena esce dai binari lo fanno nero pure loro, perciò se non facesse così sarebbe già carne da macello, ognuno a questo mondo deve trovare la propria nicchia ecologica, per fare qualcosa di giusto e insieme tirare a campare, fino a che le cose non migliorano.

Anonimo ha detto...

Dobbiamo fare degli esposti alla procura della repubblica concernenti il blog.

Per questo post:

-procurato allarme

Per i post dove vengono ripresi e inseguiti gli zingarelli:

-abuso su minore
-istigazione a delinquere
-istigazione all'odio razziale

Per i post contro automobilisti e cartellonari:
-istigazione a delinquere

Invito soprattutto le categorie continuamente denigrate dal blog ad unirsi e presentare continuamente esposto fino a quando l'autorità giudiziaria non ravvisi una notizia di reato perseguibile d'ufficio.

Anonimo ha detto...

bhe uno puo fare l'alternativo quanto vuole, eppure anche l'ala piu radicale è della stessa linea.
http://www.militant-blog.org/?p=12122

Secutor ha detto...

Requiem per l'Italia da qui da Budapest ci cumunico che ormai NESSUNO vuole investire un euro in Italia mentre qui in Ungheria ce' la fila di interessati a investire milioni di euro mi dicono che siamo spacciati che siamo dei morti viventi tenuti in vita dalla BCE che acuista i nostri titoli al ritmo di 20 milioni al mese ovviamente a carico del debito pubblico inarrestabile prima o poi scoppia tutto e siamo tutti condannati alla miseria eterna !

Anonimo ha detto...

Invito a chiamare la neuro per 27 agosto ore 9, 00.
L'abuso su minore e l'istigazione a delinquere la fanno quelli che tutelano gli zingari che spediscono minorenni a commettere reati. Tipo te, per esempio.
L'istigazione all'odio razzialee contro gli italiani è pronta, e quanto a eventuali denunce per querele temerarie, gli avvocatucoli che come te si arricchiscono con la complicità degli immigrati, dovrebbero cominciare a considerarle.

Anonimo ha detto...

Fermi un attimo. Stimo Saviano per il grande lavoro fatto con Gomorra anche se non condivido molte sue idee.
Detto ciò. Un conto è dire le cose che non vanno, che è assolutamente necessario. Anzi amare il nostro Paese significa denunciare ciò che non va e cercare di risolverlo.
Un conto è creare un blog che non fa altro che insultare e fomentare odio contro gli abitanti di una città, Capitale di Stato, pienissima di problemi che tutti i romani vedono e di cui si lamentano, utilizzando ogni pretesto anche il più stupido.
Di sicuro il romano medio di cultura ne ha molta più di voi!
In sintesi, dire che siete esagerati, che offendete e basta, che dite cose assurde e incitate alla violenza senza alcun motivo, non significa che "a noi Roma ci va bene così", come cercate di far credere ai lettori.

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