Nasce AdesiviLeaks, il nuovo sito di RetakeRoma contro il racket degli adesivari. Ecco come funziona

31 marzo 2015

La piattaforma Adesivileaks è stata sviluppata da Retake Roma e concordata con i vertici della Polizia Locale. Vive di un form da compilare dove vengono immessi dati riguardanti la tipologia dell'abuso (oggi volantini, adesivi e 'cerco casa', ma nella versione 2.0 prossima a venire, anche tags di vandali graffitari). 
Le segnalazioni producono un report che verrà consegnato alla Polizia Locale, che provvederà a risalire ai committenti e sanzionarli. Poi c'è l'idea era di coinvolgere tutti coloro che hanno strutture su strada colpite dal problema, come Ama, Atac, Servizi per la Mobilità, Acea, affinché i rispettivi uffici legali si possano attivare per intentare azioni legali contro i responsabili. La manovra di accerchiamento dovrebbe produrre quantomeno un rallentamento del fenomeno. Speriamo. 
Un fenomeno, ricordiamolo a beneficio di tutti coloro cui piace minimizzare e dire che "i problemi sono altri" che ha proporzioni assurde. Si parte da un piccolo adesivo e si arriva, in un attimo, alle ecomafie che sversano rifiuti in aree protette, che trafficano sostanze tossiche, che interrano rifiuti speciali. Consegnare cose da buttare a questa gente è semplicemente pericoloso oltre che illegale. 


Le discariche abusive che trovate nei parchi, nelle riserve naturali, nelle aree protette non sono altro che il frutto di una telefonata ai cellulari stampigliati su questi adesivi posizionati un po' dovunque, ma soprattutto a deturpare i cassonetti dell'Ama. E poi ci sono i serrandari, un'altro scandalo tutto romano: perché tutte le serrande e le relative cornici devono essere ricoperte.




Il protocollo verrà presentato nel corso di un incontro pubblico martedì 31 marzo alle ore 18 presso la Casa della Città in via della Moletta 85, con la partecipazione degli assessori Maurizio Pucci, Marta Leonori, Estella Marino, Alessandra Cattoi e Paolo Masini, del Comandante Generale della Polizia Locale Roma Capitale, Raffaele Clemente, del presidente Atac, Roberto Grappelli, del presidente e a.d. di Roma Servizi per la mobilità, Carlo Maria Medaglia, del direttore generale AMA, Alessandro Filippi e del direttore delle reti Acea, Andrea Bossola.
Con questa iniziativa daremo una risposta ai signori della pubblicità abusiva, per poi colpire anche i ‘taggaroli’, altra categoria finora impunita di imbrattatori”, dichiara Stefano Miceli, fondatore e amministratore del gruppo FB ‘Roma Pulita!’.

Sulla stessa linea Paolo Di Pasquale che, a nome dell’Associazione Retake Roma, afferma: “Auspico che tutti i soggetti coinvolti utilizzino la piattaforma Adesivileaks per denunciare le azioni di vandalismo ai danni delle rispettive strutture”.

INSOMMA, INIZIATE PRIMA POSSIBILE AD USARLO: WWW.ADESIVILEAKS.COM

17 commenti | dì la tua:

Anonimo ha detto...

Grazie a RfS ho scoperto un fenomeno che avevo sempre non considerato. Da parte mia ho gia' tolto tutti gli adesivi sulla mia Via. Ricordate:

adesivo=discarica abusiva

Anonimo ha detto...

Prevedo a breve dossieraggio contro RFS da parte di dinamo-sgombero.it

Anonimo ha detto...

Sicuramente sono io che non capisco...

Cioè:

-) io vedo che sullo sportello ACEA di via *** all'altezza del civico *** c'è un adesivo che reca la scritta "Pulisco cantine, prezzi modici, tel. *** Aldo".

-) invio la segnalazione a Retake fornendo anche il mio nome e cognome.

-) Retake gira la mia segnalazione alla Polizia Municipale.

-) La polizia Municipale svolge le indagini ed eventualmente denuncia "Aldo"

-) Io vengo chiamato in tribunale per processo, appello e contrappello perchè sono io che ho denunciato.

-) Io così ho trovato l'occupazione per i prossimi 7 anni che tanto non avevo nulla da fare.

-) Io posso essere accusato di calunnia perchè, al minimo, manca la fragranza del reato.

-) In questi 7 anni Retake si fa bella e grande dicendo che "ben **** cittadini hanno aderito alla sua iniziativa e qualche suo esponente comincia la scalata politica.

Ripeto: la colpa è mia che sono cretino ma perchè Clemente ed il Corpo che comanda non se li annotano da soli i numeri di questi "adesivari"? - soltanto sul palo del semaforo che sorreggono ce ne sono almeno una ventina!

Anonimo ha detto...

MWUAHAHAHAHAH
La "fragranza" del reato! :D
Mavatteneaffanculo TROLL del cazzo! :D
Crepa! :D

Anonimo ha detto...

Una segnalazione non è una denuncia, e il segnalante non sarebbe coinvolto nel processo, né, tanto meno potrebbe essere denunciato per calunnia.
Piuttosto, se segnalo, non dovrei rimuovere l'adesivo altrimenti, se vengono i vigili non trovandolo, non possono procedere.

Anonimo ha detto...

In effetti... Ma a che serve? Se chi di dovere volesse intervenire potrebbe farlo comunque. Questa storia, nella migliore delle ipotesi, è una cazzata per perdigiorno, altrimenti c'è sotto qualcosa.

mavaffanculo ha detto...

è una CAZZATA. La polizia e acea non fanno un cazzo di quello che dovrebbero, delle segnalazioni (qualsiasi) se ne sbattono. Con questo sito si fa anche peggio: prendere per il culo i cittadini facendogli credere di poter fare qualcosa e che dall'altra parte ci sia qualcuno che ascolta.

mavaffanculo ha detto...

intendevo ama (non acea)

Anonimo ha detto...

Sarebbe così semplice disattivare il numero di telefono che è riportato sull'adesivo, impedendone il riutilizzo per sei mesi.
Immediatamente questa pratica criminale sarebbe interrotta.

Anonimo ha detto...

A me sembra il solito specchietto per le allodole. Iniziativa ottima, ma se la Polizia Locale volesse davvero contrastare il fenomeno basterebbe inviare un paio di agenti in qualsiasi angolo, serranda, cassonetto, palo della città e troverebbero quanti adesivi vogliono. Che bisogno c'è di un sito ad hoc?

Anonimo ha detto...

Stamane avevo letto questa considerazione "che avevo salvato in quanto ne condividevo il contenuto" , rispondeva ad anonimo 9.27, che inspiegabilmente è sparita, spero che non sia stata cancellata di proposito da RFS in quanto ciò veramente significherebbe ulteriormente che su questo blog qualcosa non funziona regolarmente:
..
9.27 Pm, ma cosa cazzo dici, oggi lo mette in culo a chi vuole o favorisce chi deve avvantaggiare ( spesso fra le righe si intravede ) domani lo mette in culo anche a me e te ( quando poi ce ne accorgeremo potra' essere troppo tardi ).
Poi non dimentichiamoci che RFS fa gli interessi dell'alto ceto sociale.
Poi non dimentichiamoci che RFS quando attacca non guarda i pro e i contro di una problematica ma pensa solo a distruggere senza soluzioni fattive ma solo proposte fantasiose che non tengono affatto conto delle realta' della vita italiana.
Indipendentemente da tutto non possiamo reggere il gioco ad uno che agisce a proprio interesse e a quello di qualche riccone.
Ecco perche' certi argomenti erano molto strani.
I romani hanno bisogno di individui che li tutelano veramente e non di qualche egoista che si muove a fini personali o favorisce qualche riccone, l'Italia e' piena di gente egoista che favorisce solo i burocrati e la borghesia per tale motipo l'Italia sta andando verso il baratro dove i ricchi galleggiano mentre il ceto medio e basso stanno affogando.
E' finita, RFS non e' credibile!

Anonimo ha detto...

Se si puo' fare in anonimato ben venga

Anonimo ha detto...

ma poi, parliamoci chiaro, c'è veramente qualcuno che si serve degli adesivi per cercare un traslocatore??
Io, nel mio piccolo, ho sempre tolto all'istante ogni adesivo dagli spazi del mio condominio, dalle cassette della posta dai pali della luce e dai cassonetti nella mia zona. se tutti facessero altrettanto....basterebbe pochissimo

Anonimo ha detto...

Paura eh?

Anonimo ha detto...

comnque Tonelli tu stai con i poteri forti, si vede da questo post contro i poveri traslocatori, che ti fanno centinaia, migliaia di adesivi attaccati dappertutto. Il povero adesivaro come campa? Che te frega che la città e brutta e solo a Roma si vede questo scempio? A Roma non ci stanno politiche sociali di integrazione per gli adesivari. Si potrebbe creare la figura del traslocatore col patentino, che ne pensate?

Anonimo ha detto...

LOdevole l'iniziativa pessima la progettualità tecnica.
Nell'epoca degli smartphone qui si pretende che chi segnala si metta a compilare un form , senza parlare della richiesta dell'indirizzo ( potrebbe in un parco ) e del non poter allegare foto ( che potrebbero avere lat e long nell'exif ).
Certo se si vogliono spendere venti euro l'anno non si può fare molto di piu , ma così non credo che questa iniziativa farà molta strada.

Anonimo ha detto...

A tutti coloro, disillusi, che affermano che questa iniziativa è solo uno specchietto per le allodole, totalmente inutile; e che si lamentano che ama e polizia non fanno nulla e che potrebbero fare da soli senza bisogno di segnalazioni, vorrei rispondere così:
muovete il culo. Smettetela di accampare scuse e scaricare responsabilità sugli altri. Secondo voi il poliziotto o vigile non ha niente da fare che girarsi tutta roma a piedi per guardare i numeri sugli adesivi? E anche fosse, cosa costa ad un onesto cittadino spendere 5 minuti (se non anche meno) per segnalare?
Cos'è, vi spaventano le mafie? Oppure vi piace così tanto vivere nell'omertà che ormai non ci pensate nemmeno più che esista?
Allora non segnalate nemmeno gli incendi o le persone che fumano dove è vietato, lamentatevi che dovrebbe esserci un pompiere o un'autorità al costante controllo dell'infrazione.

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