13 settembre 2014

L'atroce stato delle aree verdi romane e l'errata (o giusta?) convinzione che la colpa sia degli immigrati. Parliamone










Vorrei esprimere la mia massima rabbia ed indignazione per lo stato di totale abbandono, degrado, sporcizia, insicurezza e cattiva frequentazione, in cui versa la zona compresa fra piazza Mancini e Ponte Milvio (quartiere Flaminio) .
Le foto, in particolare, sono state scattate presso lungotevere Salvo D'Acquisto e nel giardino di piazza Cardinal Consalvi.
Per quest'area verde, durante Italia 90, furono spesi svariati milioni delle vecchie lire per creare una collinetta artificiale corredata di un muretto e di uno pseudo-gazebo/roseto.
Tuttavia, allo stato attuale, l'area verde viene lasciata a totale uso e consumo di clochard ed immigrati ubriachi (prevalentemente sudamericani o dell'est Europa), il muretto è, da questi ultimi, utilizzato come appoggio per una lunga serie di bottiglie di birra (nonostante la presenza di cassonetti a 10 metri) e, infine, le panchine, spesso ricoperte di cartoni, fungono da giacigli mentre i cespugli sono divenuti wc pubblici.
Diverse sono state, negli ultimi anni, le iniziative dei cittadini per tentare di "riappropriarsi" degli spazi sottratti: da piazza Mancini a piazza Cardinal Consalvi ed alla vie limitrofe, prese d'assalto da alimentari etnici e dai loro clienti che si ostinano ad utilizzare i marciapiedi come luogo di sosta per tracannare birre.
Ma l'eccessiva tolleranza delle istituzioni e l'attuale politica blanda sembrano anteporre i diritti degli immigrati (non integrati) a sporcare, degradare ed ubriacarsi in luogo pubblico, ai diritti dei residenti a vivere in un luogo sicuro, pulito e fruibile.
Dunque vi lascio con un interrogativo: cosa deve intendersi per "integrazione"?
Per me, il significato di "integrazione" di certo non deve ridursi all' "avere un lavoro e un alloggio in Italia", bensì assimilare le regole, la cultura e le prassi italiane (es. per bere alcolici esistono i bar e non le panchine); integrazione significa frequentare anche cittadini italiani e non continuare ad alimentare comunità straniere (non solo di passaporto ma anche di mentalità) che ormai costituiscono delle vere e proprie enclave in un territorio loro estraneo per loro stessa volontà e nel quale vogliono imporre le loro consuetudini.
Non è possibile permettere l'ingresso in Italia a gente che, noncurante di qualsiasi norma, arriva semplicemente per sbarcare il lunario.
Forse le mie opinioni sono errate, ma intanto queste foto sono il risultato delle politiche finora perpetuatesi!
Lettera Firmata

14 commenti:

  1. Mi sa che, senza volere hai centrato il problema:

    "bensì assimilare le regole, la Cultura e le prassi italiane"

    REGOLE CULTURA E ITALIANE NON STANNO BENE INSIEME.

    Diciamo che l'esempio che diamo non è FULGIDO.

    Sotto casa mia, adolescenti di ITALICA RAZZA, mangiano cornetti di notte (fino alle 2 del mattino) e buttano a terra i relativi tovaglioli, nonostante l'esercizio commerciale metta a disposizione un ENORME contenitore e di fronte ci sia un cassonetto.

    E nessuno si incazza, perchè fa figo mangiare e lasciar cadere con noncuranza il velo di carta imbrattato.

    Sono dell'opinione, quindi, che gli stranieri si sono integrati benissimo: se ad uno di questi adolescenti venisse tirato un calcio nei coglioni, magari davanti a due immigrati, credo che con un calcio, riusciremmo ad educarne 3.



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    1. Sono molto d'accordo con quanto commentato sopra!!!

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    2. IO invece non sono molto d'accordo... Esistono molti giovani italiani che sono educati e rispettosi delle regole e penso siano la maggioranza. Già l'esempio riportato è evidentemente parziale.. e non rappresentativo della totalità in quanto la maggior parte dei giovani per bene non sta alle 3 di notte a mangiare cornetti! E poi, quanti tra quelli che sono a mangiare i cornetti buttano le carte per terra? La totalità? o forse una sparuta minoranza? Per rispondere è sufficiente guardare il cassonetto che citi, è forse vuoto?
      Come al solito gli esempi negativi sono eclatanti e si tende di fare di tutta un erba un fascio, ma la realtà non è quella mostrata da relativamente pochi criminali.
      Per gli immigrati vale lo stesso discorso, mica sono tutti non integrati o criminali, solo che quelli Buoni non li vedi e non li senti. Vero è comunque che la quantità di coloro che non si comportano come si deve è elevatissima..

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    3. Hai centrato il punto. Se chi immigra trova una civiltà involuta partendo da standard più bassi nel loro paese si adeguano a quelli infimi che trovano in loco. Probabilmente se venissero migliaia di tedeschi sarebbe la stessa cosa. Il problema serio e' l'incivilta di base del romano medio.

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    4. Quindi, semplicemente, non siamo in grado di accoglierli.

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    5. Vero. Risaputo che gl Italiani sono zozzi. Basta vedere quanti a Roma raccolgono la merda dei loro cani. E poi le vie come la Salaria o la Portuense. Porcili.

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  2. Mauro, anche tu hai detto una cosa giustissima. Sono la minoranza. Infima. Ma la maggioranza è silenziosa. E strafottente (educata...per carità) molto strafottente.

    In una qualunque città europea se "TI CADE" una carta a terra, ti guardano talmente male e, se non ti affretti, rosso in viso, a raccoglierla, qualcuno, PIU' di qualcuno ti riprende e ti consiglia di raccoglierla.

    Io lo faccio, spesso. Quando il cretino di turno lascia cadere fazzoletti o altro pattume gli grido "EGREGIO SIGNORE HA PERSO QUALCOSA".... ma sono un povero fesso.

    Povero e solo

    Gli immigrati guardano la maggioranza e si adeguano a quanto di peggio vedono.

    PUNTO.

    Non sono peggiori di noi, purtroppo.... solo qualcuno è migliore degli italiani.

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  3. se poi aggiungiamo che qui ci sono fior di organizzazioni "umanitarie" che si preoccupano di rifornire senza sosta qualsiasi sbandato di alcool, Tavernello e birra.
    non hanno nemmeno bisogno di comprarlo. gli basta suonare al citofono di istituto di "carità" e dopo pochi secondi hanno ottenuto la loro bella scorta quotidiana di alcolici da consumare.
    i vuoti naturalmente non sono a rendere, ma vengono lasciati in giro in bella mostra.

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  4. Comunque sia, 4 fighetti romani che lasciano cadere un tovagliolino di carta per terra non credo proprio ridurrebbero una zona verde pubblica in un cesso immane come quello del reportage fotografico. Avranno sicuramente qualcosa di meglio da fare che stare tutto il giorno ad ubriacarsi.
    Il paragone non regge.
    In quella area verde, che conosco, 10 anni fa, prima di questa immigrazione incontrollata, c'erano i bambini che giocavano tranquilli ed era pulito, adesso è stato espropriato e mancu li cani.

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  5. Il primo commento ha centrato il problema.
    Comunque si comprende chiaramente dallo stato delle aree verdi che il Comune non è in grado di gestirle.
    E' ora di pensare a soluzioni alternative. Dovunque ti giri c'è solo squallore.
    Tra mancata pulizia e comportamenti scorretti e maleducati questa città sta degradando sempre di più.
    Tanto per fare un esempio la merda di cane che è presente sui marciapiedi di tanti quartieri di Roma, in primis il quartiere chic di Prati, la dice lunga sull'educazione dei romani sull'argomento pulizia.
    E di conseguenza, visto l'andazzo, gli immigrati si adeguano...

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  6. Un immigrato che si adegua non è colpevole? Io non mi adeguo anche se ci vivo in mezzo da molto più di qualsiasi immigrato che si adegua e quindi mi sento in diritto di condannare chi degrada, indigeni o immigrati che siano.
    Detto questo però smettiamola di non vedere il fatto che il degrado attuale del verde romano non c'era anni fa. Cosa devo pensare? che qualche milione di romani doc e docg sporcava meno di qualche decina di migliaia di immigrati? O è successo qualcosa che mi sfugge in questi anni?

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  7. Per il primo anonimo. Allora perchè un immigrato ubriacone o rom che sia, che imita il fighetto romano sotto casa tua, non getta solo il velo di carta imbrattato ?
    Sotto casa mia getta cartacce luride, piatti di plastica, cartoni, lattine, birre, stracci, cacca e pipì... dove pure gli operatori Ama debbono tapparsi il naso..è la stessa cosa?
    Incominciamo a tirare un calcio nei coglioni (come dici tu) a loro e con gli adolescenti invece cominciamo a parlarci

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  8. Secondo me, come spesso succede, alcuni dei commentatori stanno involontariamente giustificando i comportamenti incivili perpetrati da molti immigrati con la scusa che si "adeguano" all'ambiente che trovano.
    Bè, per me non è così. E se anche così fosse, non è una giustificazione.
    Come giustamente detto da un anonimo precedente, anch'io sono di Roma, ma, di certo, non mi adeguo a ciò che vedo! Non mi ubriaco per strada, non getto bottiglie, piatti e bicchieri a terra! Se mi scappa pipì non la faccio per strada calandomi i pantaloni davanti a tutti!
    E, queste cose, non le fa nemmeno la maggior parte dei giovani romani, i quali sono soliti frequentare pub e locali come luogo di ritrovo.
    Solo una minoranza della gioventù romana usa incontrarsi e bere in piazza, ma succede solo in punti ben precisi (v. Campo de Fiori, San Lorenzo, Trastevere) e di certo non bivacca tutto il giorno lì, urinando e lasciando miriadi di bottiglie per terra.
    Questa è un'usanza tipica degli immigrati! Ormai, da circa 20 anni, si è consolidata la prassi che TUTTE LE AREE VERDI sono a loro esclusivo uso!
    E con l'aumento dell'immigrazione aumenta il degrado (non è un caso)!
    Ciò non significa che tutti gli immigrati siano incivili, assolutamente no!
    Ma per la maggior parte di loro, è normale fare tutti i loro comodi per strada! E ciò vale anche per quelli cosiddetti "integrati".
    Ad esempio qualche giorno fa è stato fermato su mia segnalazione, dai carabinieri un filippino che urinava su un muretto di un asilo nido; ebbene leggendo i documenti identificativi è emerso che questo tizio era un regolare dipendente di una famosa clinica privata presso la quale risiedeva e lavorava come custode!
    Perciò, attenzione, perché come dice l'articolo, non basta avere un lavoro e una residenza per essere integrati.
    Occorrono in primis la cultura e la mentalità!

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  9. un immigrato può anche non adeguarsi, dipende dall'educazione, mica tutti gli immigrati si adeguano come fortunatamente non si adeguano tutti gli italiani!! il problema dell'italia è la leggerezza delle pene che la giustizia commina, cio da forza ai delinquenti che hanno la certezza di rimanere quasi impuniti, o puniti troppo poco, nel caso commettano reati! se un reato commette un reato va espulso immediatamente e fisicamente!!!

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