18 aprile 2014

Cartellonistica. L'assessore Marta Leonori ha in mano le leve per cambiare faccia alla città (e farci guadagnare tutti). Ce la farà?





La prima tappa è l'eliminazione dei 5mila impianti senza scheda. Spesso di proprietà di ditte per le quali, per evitare ulteriori querele (si stanno scatenando, prima di morire, come cagnacci feriti), eviteremo di profondere aggettivi. La prima tappa, dicevamo, è l'eliminazione immediata dei 5mila impianti classificati come "senza scheda". E' la prima delibera di Giunta, già passata, ovviamente impugnata al Tar dalle ditte di cui sopra e, il cui ricorso, finalmente, è stato rigettato in queste ore. 

Ora il Comune, semmai ne cercasse, non ha più scuse. I termini sono scaduti già da settimane e ora i primi 5mila impianti devono sparire: già un piccolo segnale. Ma non basta. Il resto è tutto nelle mani di Marta Leonori, assessore al commercio che ha la possibilità di cambiare totalmente faccia alla città risolvendo, dopo quarant'anni, quello che è uno dei problemi assoluti di questa città. Un problema che si porta dietro tutta una serie di problemi che difficilmente i cittadini riescono a collegare, ma che sono direttamente correlati a questo: la mancanza di un serio arredo urbano, la mancanza di toilette pubbliche, l'impossibilità di implementare un serio bike-sharing, l'incidentalità stradale, il mondo losco delle affissioni della politica. Tutta roba marcia che viene a cascata da una mala gestione del mondo della cartellonistica e della pubblicità esterna. Per tacere delle condizioni di degrado della città e di quanto questo rende orrenda Roma.

Come ha già fatto altre volte, Marta Leonori, l'assessore che ora ha in mano il boccino, ha dimostrato di aver capito perfettamente il problema. E' inedito, è la prima volta. Oggi, su Repubblica, lo ha ribadito con forza e lucidità tanto da farci sperare davvero in una soluzione prossima di un problema annoso.

Ribadiamolo: anche solo portare a termine questa riforma potrebbe connotare la gestione Marino come una gestione storica della città. Davvero basterebbe risolvere questo bubbone canceroso una volta per tutte. E la soluzione è alla portata. 

Ed è la Leonori stessa a segnare il cammino: a fine anno scadono le concessioni, non possono essere rinnovate e bisogna fare i bandi di gara, i bandi di gara devono portarci ad una soluzione "sul modello di Parigi" (città emblema per le affissioni, città dove tanti anni fa la situazione era simile al caos romano e che oggi invece si presenta come un case study di eccellenza, si pensi solo al bike-sharing) e, soprattutto, attenzione, il tutto può portare "ad un raddoppio degli introiti per il Comune". Eh già, proprio così: sistemi un settore innervato di illegalità, brutturie, degrado, crimine organizzato e, oltretutto, ci guadagni pure.

Marta Leonori, Ignazio Marino, cosa aspettiamo?

12 commenti:

  1. un sentito ringraziamento a ROMA FA SCHIFO, che da anni combatte contro questo scandalo.
    La sensibilizzazione che ha fornito questo blog a tutti i Romani, ha permesso di conoscere a fondo il problema e di allargare le conoscenze di tutti noi, le nostre voci sono infine arrivate ai piani alti.

    RispondiElimina
  2. Francesco Leonelliaprile 18, 2014 11:20 AM

    Proprio ieri sono stato bannato dalla pagina Facebook di Roma fa Schifo per un commento ironico sulla foto d'un uomo che pisciava tra le macchine (avevo ironicamente invitato il fotografo a tirargli un mattone sulla testa). Solo in seguito ho visto che l'uomo era di colore (era una foto piuttosto sgranata nel buio della notte), ma dal momento che lo zelante collaboratore di Tonelli (o lui stesso) è nella modalità "caccia ai nazisti", sono stato immediatamente bannato. Volevo solo dire che il commento l'avrei scritto anche se l'incivile fosse stato bianco, giallo, verde, bordeaux, romano, milanese, veneto, napoletano, tedesco, lappone, congolese. E che con questa mossa dimostrate voi di essere i veri razzisti. Sono stato un grande sostenitore di questo blog fino a ieri, ora mi rendo conto che il degrado che viene imputato a Roma ha colpito anche i suoi amministratori.
    Buona vita.
    In fede.
    Francesco Leonelli

    RispondiElimina
  3. Scusa Leonelli, a parte l'ironia di tirare un mattone sulla testa (difficile spiegarla a un magistrato), non ti viene in mente che il problema era la violenza del commento, a prescindere dal destinatario?

    Così, giusto per portarti un elemento di riflessione :D

    Comunque, tranquillo, pare che la caccia ai nazisti sia finita.

    RispondiElimina
  4. Staremo a vedere. Io ci credo poco. Intanto il primo anno dell'era Marino sta per finire. Un anno di immobilismo totale.

    RispondiElimina
  5. Proprio non capite che con certi commenti screditate tutto il movimento antidegrado?

    O forse lo sapete bene?....

    RispondiElimina
  6. Forza Assessore!!!

    Speriamo sia la volta buona che si roesca a riportare un minimo di decenza a Roma, stuprata e resa orrenda da una merda cartellonara assurda!!!!

    RispondiElimina
  7. Forza Leonori, come disse un grande Papa: "damose da fa"!

    Ed è vero, se il sistema della cartellonistica pubblicitaria, delle affissioni e tutto quello schifo che ruota attorno, che da anni DETURPA IGNOBILMENTE la città venisse risolto sul filo dell'esempio parigino, Marino si risolleverebbe dal BARATRO in cui è precipitato sino ad ora.

    Forza, Leonori, non desistere, te lo chiedono centinaia di migliaia di cittadini romani che non si riconoscono più nello SCHIFO che è diventata la loro città, in mano a veri e propri devastatori di quello che è un patrimonio elevatissimo da difendere, tutelare e valorizzare.

    Forza Marta, non cedere, hai dietro tutti noi, tutte le associazioni, rendi finalmente questa città una città europea, degna del nome che portava e che è ormai caduta nel gorgo del degrado.

    Forza Marta, siamo con te!!!

    RispondiElimina
  8. Forse sarebbe il caso di inviare dei messaggi di incoraggiamento all'Assessore. Sicuramente è cosciente dell'importanza di questa parte del suo lavoro, ma potrebbe essere di supporto vedere che molta parte della cittadinanza la sostiene in quest'opera (non mancheranno, infatti, le pressioni - non simpatiche - nell'altra direzione, immagino...).

    RispondiElimina
  9. Leonelli, chieda al gestore della pagina di essere riammesso a commentare, possibilmente ritirando il commento incriminato, e vedrà che la riammettono...

    Polemiche di questo tipo servono a poco e sono superabili molto facilmente...

    RispondiElimina
  10. Ben venga la rimozione dei cartelloni abusivi. A mia memoria tale oprerazione è già stata fatta diverse volte anche in passato ma purtroppo con esiti incerti e talvolta anche in modo discutibile. Mi riferisco in particolare alla modalità di rimozione non eseguita "sradicando" ma segando i pali in malo modo, lasciandone cioè un pericoloso mozzicone tagliente ad altezza dei piedi o peggio delle gambe. SORVEGLIAMO TUTTI

    RispondiElimina
  11. si parla solo dei grandi cartelloni vero? dunque possiamo stare tranquilli che nessuno toccherà i cartelli, piccoli piccoli, che incrocio dopo incrocio ci indicano come arrivare facilmente ad un'attività di rinnovo patenti a fidene partendo dall'eur e anche quelle indicazioncine che ci guidano da piazza sempione fino ad un internet point a ostiense... meno male!!!

    RispondiElimina
  12. In effetti una volta pensato ai grandi cartelloni, poi bisognerebbe pensare anche a tutta quella ciofeca di minicartelli abusivi (attaccati anche sui pali della segnaletica stradale) che infesta la città!

    RispondiElimina

Ogni commentatore si assume la responsabilità di ciò che inserisce nel commentario. Questa bacheca non può essere moderata a monte.