30 novembre 2013

Attraversamenti pedonali protetti non esistono e a Piazzale Clodio i cittadini se li costruiscono da soli. Semplicemente eroico e meraviglioso arredo urbano di sopravvivenza e civiltà

Dopo la cura

Prima della cura
E' l'ultima speranza. Visto che la Polizia Municipale se ne guarda bene dall'intervenire... Tanto vale provare a migliorare le cose da soli. Di notte. Con quanto di meglio era in giro abbandonato per il quartiere ho provato a rendere sicuro l'attraversamento pedonale. Un accrocco, certo, ma sempre meglio delle auto che impediscono di passare a carrozzine e passeggini, sempre meglio delle lamiere che tolgono visibilità e non mostrano a chi è in transito il pedone che inizia l'attraversamento presentandoglielo, pericolosamente assai, quando già è in mezzo. Durerà?
Lettera Firmata

*Semplicemente, imitatelo! Ma scommettiamo che gli elementi di "arredo urbano di sopravvivenza" saranno prontamente tolti da quelle stesse istituzioni che dovrebbero sanzionare la sosta selvaggia e sistematicamente non lo fanno?

RFS

Le nostre straordinarie cupole. Perché non le illuminiamo? Perché non valorizziamo uno skyline unico?











Vorrei ogni tanto, anziché segnalare lo schifo di questa città, suggerire qualcosa a cui personalmente tengo molto:  le cupole del centro storico dovrebbero essere illuminate, esattamente come quella di San Pietro.  Questi sono i nostri grattacieli e ne dovremmo essere orgogliosi, dovremmo poterli apprezzare anche di notte. La Rome by night, che lascia tantissimo desiderare, potrebbe avere una faccia completamente diversa e rimanere impressa indelebilmente nelle menti dei turisti. Una scenografica unica a livello planetario senza dover effettuare grandissimi investimenti...
MNZ

I tifosi romani fermati e processati a Varsavia? Teneteveli, se colpevoli! Nelle galere polacche finché non diventano persone per bene

Plastica differenza tra il fare il deficiente a Roma e il farlo a Varsavia. A Varsavia la Polizia non subisce...

Vi è una lievissima differenza tra il fare i coatti contro le forze dell'ordine in Italia e il farlo in Polonia. La differenza è che in Polonia le forze dell'ordine fanno... le forze dell'ordine! Perseguendo chi crea disordini e illegalità. E indagando tutti coloro che sono nei paraggi. Come è opportuno fare in questi casi..
Ecco perché alle centinaia di tifosi romani di fede biancoceleste (stessa cosa se fossero stati romanisti o di qualsiasi altra squadra italiana: i cafoni non hanno colore o bandiera) che sono stati fermati per violenze dopo una partita di calcio auguriamo davvero con tutto il cuore di passare il Natale, il Capodanno, l'Epifania e anche oltre nelle poco ospitali e scarsamente riscaldate galere prussiane. Chiediamo scusa alla Polonia, per questa masnada di selvaggi cresciuti nell'unico paese occidentale incapace di farsi rispettare dai suoi stessi cittadini. Li abbiamo trasformati in autentici animali: amici polacchi ridateceli solo dopo averli fatti tornare delle persone civili. Quindi processo per direttissima e poi, se colpevoli, carcere per tutto il tempo necessario a redimersi. E non si azzardi il governo o il Ministero degli Esteri a muovere un dito in difesa. Siamo totalmente inabili a far applicare le leggi, alleviamo dei giovani che sono i personaggi più insopportabilmente incivili e antisociali d'Europa e poi facciamo la lagna se i paesi esteri non hanno alcuna intenzione di sopportare le loro follie, le loro violenze, le loro strafottenze? Non osi Letta, non osi la Bonino. Anzi mandino una mail asciutta e breve: teneteveli! Purtroppo invece già l'Ambasciata Italia si è mossa "sollecitando il rilascio". Non si capisce perché energumeni che lanciavano oggetti, sassi e altro alla polizia polacca e indossavano passamontagna (cosa illegale in Polonia) dovrebbero essere rilasciati. Perché? L'ambasciatore italiano a Varsavia dovrebbe sapere che, salvo in Italia, negli altri paesi nel mondo ci sono delle regole e si rispettano. Altrimenti si paga pegno. E se si è colpevoli (o se si stanno subendo accertamenti) non si viene rilasciati affatto. 

In Italia durante le partita di calcio si sospende ogni norma di civile convivenza. Vendere merce abusiva non è reato, smerciare biglietti a bagarinaggio si può fare, posteggiare da banditi è lecito, picchiare altri tifosi fa parte del gioco, aggredire e tirare oggetti alla Polizia è sempre scusato come è scusata la guerriglia urbana, il vandalismo, l'incitazione al razzismo, gli striscioni violenti, le urla beduine contro i calciatori di colore. Tutto si trasforma da illegalità atroce a folklore. Ma questo succede solo in Italia. Tutto ciò ha portato l'inci-viltà dei nostri concittadini ad un livello tale che all'estero non possono fare che una cosa non appena si presentano: arrestarli!

28 novembre 2013

Termini: lo scippo in diretta e la perfetta logistica strategica delle ladre. Continuano ad arrivarci video su video. Purtroppo

Il filmato si riferisce a ieri, mercoledì 27 novembre 2013, stazione metro di Termini.
Nella prima parte si vedono in lontananza le ragazze sedute tranquille ad aspettare che la stazione si riempia di gente. Seconda parte, giro di perlustrazione per valutare la situazione, controllare la posizione delle guardie, scegliere le eventuali prede.
Parte finale, l'attacco: scelta la preda (un uomo, forse turista, o almeno non di Roma, con trolley al seguito, quindi in affanno per salire sul treno). Prima vedete la ragazza in tuta beige che si guarda intorno per coprire le altre; si accorge di essere ripresa ma non riesce ad avvertire quella che lesta davanti, cioè quella con il berretto beige che strattona in mal modo la vittima per confonderlo. Negli ultimi secondi si riesce a intravedere pure la terza ragazza (foulard grigio oscuro in testa) che, dentro il treno e davanti all'uomo, fa da “tappo” per rallentare il suo ingresso (facendo finta di voler uscire dal treno).
Viste una volta in azione, penso sia facile per tutti individuarle le volte successive. Spero il filmato sia di aiuto.

Lettera Firmata

I rom alle biglietterie Atac di Termini: “dammi i soldi o ti seguo fino a casa e vedo dove stai”. E la vigilanza: “non possiamo fare niente”. E la Polfer: “abbiamo le mani legate”

Vi seguo da un po' e volevo raccontare ciò che mi è accaduto qualche giorno fa. Accompagnata un'amica in partenza, scendiamo giù per prendere la metro per tornare a casa. Imbocchiamo le scale mobili dal lato di Via Marsala e scendendo il mio compagno dice di aver dimenticato la tessera a casa facendo cambio portafoglio prima di uscire.
Poco male, ci avviciniamo alla macchinetta e lì veniamo letteralmente accerchiati da 3 ragazzini e 2 adulti, ovviamente rom. Una delle ragazzine insiste "dammi moneta di resto, dammi moneta di resto". Il mio compagno, alquanto urtato dice "dammi lo dici a casa tua, io non ti devo  dare niente. Ora lasciami in pace e vai via”. Bè, che dire, nel giro di sue secondi siamo stati accerchiati dai due adulti che con aria stizzita ci dicono: "Perché tu trattare male bambina, tu bambina non parli così… Dai i soldi a bambina".
Il mio compagno è di una calma accademica invidiabile, beh quella sera sono riusciti a farlo sbroccare. "Io non ti do niente, e ora andatevene prima che chiamo i Carabinieri".
La tizia si avvicina e tra i denti sibila "tu chiami Carabinieri? io seguire ora te, io vedere dove stai! Io venire a casa tua!"
E nel sottofondo la bambina che dice "tanto non mi potete fare niente, tanto non mi potete fare niente!!!"
Il mio compagno si gira e si avvia verso la guardia Atac, che nel frattempo aveva visto tutto.
La guardia si limita a fare un cenno di assenso e dire "noi non possiamo fare nulla, potete provare con la polizia al piano di sopra". Mentre ci giriamo per tornare su, una delle tizie ci fa il classico gesto mimando un coltello che taglia la gola. A quel punto a me tremano le gambe e non riesco più a parlare, cercavo di convincere il mio compagno ad andare via e lui invece continua a salire. Alla Polfer, raccontiamo tutto e si limitano a fare spallucce dicendo che hanno le mani legate e non possono fare nulla. Ci dicono che ne hanno arrestati una decina quel pomeriggio e che più di un collega è stato denunciato perché li ha mandati via in malo modo. Dicono che molti poliziotti hanno richiesto il trasferimento perché a quanto pare, la tecnica della minaccia è diventata abbastanza comune, con risultati ottimi.
Hanno perfino paura di andare lì e cacciarli fuori dalla stazione perché dicono che vengono minacciati. Io, cittadina romana, non mi sento più a casa mia. Siamo avviliti e delusi.
Una vostra lettrice,

Laura

"Eh ma queste vetture non le possiamo multare, mica possiamo andare contro ai poteri forti". I cuori di leone della Polizia Municipale di Roma Capitale

A due passi dal commando centrale della Polizia Municipale, centinaia di macchine in divieto ogni giorno di fronte all'anagrafe. Chiedo ai vigili accanto a me -mentre scatto la prima foto- se stanno facendo le contravvenzioni. "Vabe, ma queste sono macchine di gente in servizio... andiamo contro a poteri forti..." mi rispondono.
Benvenuto comandante Clemente, sta a lei dimostrarci che questo gorgo asfissiante può cambiare radicalmente. A partire dai comportamenti e dal buono esempio. Si vedano le foto qui sotto...
Lettera Firmata

*Caro Lettore,

chissà se anche oggi, dopo aver letto questa sacrosanta ennesima denunzia, la signora Adriana D., agente appassionata della Polizia di Roma Capitale, invece di capire come mai certe storture si generano nel suo corpo, invece di informarsi nelle statistiche interne sul perché non si facciano multe su Via Petroselli, invece di sollecitare i propri colleghi a piantarla di parcheggiare da criminali, chiederà ulteriormente la mobilitazione ai Vigili per la chiusura del nostro blog. Ehssì, proprio così. A quanto pare ci sono dei poliziotti municipali (la signora Adriana D.  è solo un esempio) che prendono gli attacchi del nostro blog sul personale. "Quel sito è nato per nuocerci, avvisiamo comandante e sindacalisti e facciamolo chiudere". Testuale. 
Peccato che anche un bambino capirebbe che le nostre sono critiche costruttive, che non vediamo l'ora di elogiare qualche vigile, che passiamo intere mattinate a parlare, in strada, con i colleghi che si dimostrano più volenterosi, ad incoraggiarli, a spronarli, a chiedergli una alleanza tra cittadini e forze dell'ordine davvero indispensabile a Roma. 
In realtà siamo loro alleati. E loro vogliono farci chiudere...
-RFS





26 novembre 2013

Che è successo agli operatori Ama assunti da Manpower e poi scaricati sul più bello? Estella Marino forse una risposta univoca la meritano

A giugno 2011 uscì un bando di selezione che annunciava la richiesta di 250 operatori ecologici par time, addetti alla raccolta differenziata, c/o l’agenzia del lavoro Manpower per conto di AMA spa(azienda del comune di ROMA). Noi siamo una decina dei 250 operatori selezionati. La selezione consisteva, in un primo colloquio c/o la sede Manpower in via Labicana, 2 giorni di corso per prendere la qualifica di operatore ecologico e per la sicurezza,dopodiché, il check-up completo c/o il poliambulatorio Ipa, sito a Roma in via Vignali. Infine come ultimo step, la visita generale, c/o l’azienda AMA in piazza Caduti della Montagnola. Il tutto pagato da AMA spa.
Per svolgere tale mansione ci siamo dovuti fare i 3 richiami dell’antitetanica e il certificato di sana e robusta costituzione, fatto dal nostro medico di base, a spese nostre. La nostra assunzione doveva avvenire per fine agosto 2011, ma a settembre ci veniva inviata dalla Manpower una mail in cui ci comunicava l’avvenuta sospensione della selezione. Ci siamo recati c/o la sede Manpower di via Labicana per avere qualche informazione e non ci hanno fatto nemmeno entrare. Abbiamo scritto sia all’ex sindaco,che al vicesindaco, al presidente di AMA, all’ex presidente della Regione Lazio. Abbiamo scritto anche sui giornali, ma nessuno risponde. Ci siamo anche recati c/o le sedi Cgil e Cisl, ma anche loro non ne sanno niente. Fra di noi ci sono persone che sono state costrette a licenziarsi su consiglio della Manpower, dato che l’assunzione doveva essere imminente. Siamo riusciti a far fare 2 interrogazioni al sindaco, ma ancora senza risposta.
Siamo stati nella trasmissione tv Quinta Colonna, abbiamo manifestato nell’aula Giulio Cesare. L’ex sindaco Alemanno non ha mai risposto.

Vi sembra giusto? Ci aiutate a mettere in evidenza il nostro problema? Sembra che si siano scordati di noi.
Abbiamo anche preso contatto con l’assessore all’ambiente Estella Marino, ma ancora senza risolvere nulla. L’unica cosa che abbiamo saputo è che sono stati assunti tramite una società interinale degli operatori ex Vigilanza Urbe, che hanno fatto la nostra selezione,ma avevano un accordo firmato dall’ex sindaco,in cui sarebbero stati ricollocati.

Noi vogliamo delle risposte certe. Vogliamo lavorare. Sinceramente essere presi in giro per un posto di lavoro non ci sembra giusto! L’AMA parla tanto di differenziata e sicuramente ha bisogno di personale.
Abbiamo anche un account Facebook dove potete vederci nelle varie cose che abbiamo fatto. Ci date una mano?


Davide Ceci -Luca Zampatori -Tamara Moretti,Tamara Sbaraglia, Susanna Cadeddu, Claudia Cimino,Robert Lavenuta, Silvia Busacca, Simone Caredda, Marco Raimondo, Cinzia Pistolesi

Il punto sullo stato in cui versa Piazza dei Re di Roma (a settembre, perché ora è molto peggio)

















Invio le foto che mandai il giorno 15/09 alla segreteria del presidente del VII Municipio (ex IX) e alla Polizia Locale dello stesso.
Non ho ricevuto mai una risposta e non c'è stato alcun riscontro sulla situazione di degrado di Piazza dei Re di Roma. Anzi, ovviamente e naturalmente, la situazione è peggiorata. La piazza è sempre più sotto assedio dei graffitari, nazisti e fascisti che esprimono sui muriu della piazza e di tutto il quartiere le loro "idee"...
Lascio ai lettori le debite conclusioni. Questo è quello che offre la città e che ci viene offerto dalle istituzioni. Spreco di soldi e degrado totale.
Chi ha voglia si faccia un giretto per le strade dell'Appio Latino e veda con i propri occhi il livello allucinante di sporcizia, degrado e squallore di questa zona di Roma.
Se Marino e Fantino sperano così di riprendere da me o da altri qualche voto alle prossime elezioni... bè non hanno proprio fatto bene i loro conticini. Sicuramente di queste cose se ne occuperanno con piacere non solo l'ottimo blog di Romafaschifo ma anche le redazioni di altre testate giornalistiche.
Aldo N.

25 novembre 2013

Sempre più incredibile. Ora sono i cittadini, da soli, a cercare di sventare i furti sotto la metro. Video clamoroso


Video a nostro parere clamoroso da parte di una cittadina (una giovane studentessa di 26 anni, napoletana trapiantata a Roma) che, ogni santo giorno, sventa furti su furti sotto la metropolitana. L'assalto delle minorenni rom è ormai conosciuti a tutti fuorché alle forze dell'ordine che o non sanno, o fanno finta di non sapere, o ritengono la cosa di scarsa rilevanza (altrimenti presidierebbero le stazioni). E ci capita sempre più spesso di ricevere la testimonianza dell'impegno di tanti cittadini che non ce la fanno a stare a guardare queste baby gang che ripuliscono ogni giorno decine e decine di turisti generando disagi inimmaginabili. L'altro giorno abbiamo pubblicato la storia del signore che ha riempito la stazione di volantini di avviso, stavolta ecco la ragazza che filma (è sempre lei che ci ha inviato tanti altri filmati che abbiamo pubblicato) e urla sul più bello rompendo le uova nel paniere delle ladre. Un giorno, magari, interverrà anche chi è pagato per farlo chissà...

Atac e lo scandalo degli ingressi gratuiti alle forze dell’ordine. Una decisione folle e fallimentare. Con conseguenze profonde e gravi

Il 1 Gennaio 2012 la Dirigenza ATAC decise di consentire a tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine di viaggiare gratis a bordo di bus, tram e metro di Roma. La Municipalizzata del Trasporto Pubblico  con uno scarno comunicato d’allora comunicava che «a partire da oggi, e fino a nuove indicazioni, il personale di Atac preposto a controlli e verifica, nonché gli agenti delle stazioni metropolitane e gli addetti ai varchi elettronici, consentiranno la libera circolazione sui mezzi Atac al personale in divisa dei seguenti corpi: Polizia di Stato, Polizia Locale di Roma Capitale, Polizia Provinciale, Polizia Penitenziaria, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale.  Per il personale in borghese – aggiungeva -  sarà consentita la libera circolazione previa esibizione delle tessere di servizio al personale Atac».  Tale decisione di ATAC veniva presa a seguito delle pressioni fatte da La Destra e dal 
SULPM - sindacato unitario lavoratori polizia municipale  - all’allora Sindaco Alemanno quando, qualche giorno prima, si era presa la decisione,  per ragioni meramente economiche e di bilancio,  di bloccare tutti i titoli relativi al 2012, congiuntamente a quelli del Metrebus Parking . Il SULPM, a sostegno delle proprie ragioni, evidenziava come l'accesso degli agenti su un mezzo pubblico costituisse un'azione di tutela passiva della sicurezza, con grossa potenzialità di deterrente sulla microcriminalità che ogni giorno agisce sui passeggeri e pendolari che, stipati nelle ore di punta, diventano facili vittime di ladruncoli e borseggiatori.
Questi i fatti ai quali non possono non seguire le nostre considerazioni sull’argomento.

Punto 1: L’enormità del numero di soggetti coinvolti
Considerati tutti i corpi coinvolti ed il fatto che essi insistanto in una metropoli come Roma  è facile immaginare l’enorme numero di persone dalle quali l’Azienda, arbitrariamente, ha deciso di non voler pretendere alcunchè. Ma attenzione: il “privilegio”, tecnicamente riguardante gli operatori della Capitale, è di fatto fruito da tutti coloro in visita a Roma per ragioni di servizio o personali. Un’anomalia dovuta alla blocco di validità dei titoli e tessere a favore di una più ambigua scelta che permette a  chiunque sia in divisa o abbia un tesserino di servizio di entrare liberamente gratis. A che numero di provilegiati dunque si giunge?

Punto 2: L’ATAC non è nelle condizioni economiche per consentire privilegi.
In situazione di quasi-fallimento, “gratis” dovrebbe essere considerato morto da ATAC. Si sarebbe dovuto optare per una sorta di convenzione come quelle che ATAC faceva (e che speriamo ripristini al più presto) per gli studenti. Soluzione decisamente più logica ed in linea con le difficoltà economiche del comparto trasporti. La funzione della deterrenza, sebbene abbia un suo fondamento teorico, non lo è nella pratica, salvo rarissimi casi, cosa che sosteniamo con certezza assoluta documentando quotidianamente sul nostro blog la presenza fissa ed indisturbata di borseggiatori in stazioni considerate “chiave” per la presenza di turisti!

Punto 3: Degenerazioni, storture e pretese
Spesso, da situazioni come queste, in un paese come il nostro dove anche l’impiegato delle poste si sente in diritto di minacciare e millantare conoscenze per essersi piccato dopo aver visto pubblicate sul nostro blog una serie di foto raffiguranti suoi parcheggi creativi ed illegali nei pressi del suo posto di lavoro (vedasi il post di qualche settimana fa), si declinano quasi sistematicamente delle degenerazioni. Storture alquanto fastidiose e sicuramente non legali che si concretizzano in  quello che al cittadino medio dà sicuramente più fastido ovvero il vero e proprio abuso di potere attraverso la  pretesa dell’allargamento del “privilegio” a parenti ed affini.
Alcuni lavoratori in ATAC (fonti attendibili) c’hanno infatti  riferito di aver assistito a scene vergognose: personale delle Forze dell’Ordine si è spesso presentato al gabiotto in borghese e, mostrando il tesserino, accompagnato da parenti ed affini, pretendeva l’ “allargamento del privilegio” anche ai propri accompagnatori. Casi non certo isolati e che fanno ulteriormente perdere danaro e credibilità  ad un’azienda ridotta alla canna del gas, umiliando peraltro lo spirito, sicuramente positivo almeno nelle sue  intenzioni originarie, che aveva portato alla  concessione. E torniamo alla domanda già fatta: A che numero di privilegiati dunque si giunge? Ma soprattutto la deterrenza non è esistita: il crimine in metro è aumentato enormemente. Abbiamo fatto entrare centinaia e centinaia di agenti a gratis ogni giorno in metro e il risultato quale è stato? Aumento degli scippi, aumento dell’insicurezza, alcune stazioni sono state prese d’assalto e di fatto requisite da gang di zingari. Quotidianamente. Sempre alcuni lavoratori ATAC ci riferiscono che quando gli agenti in borghese vedono la mal parata, a quel punto, pur di fare il loro mestiere, decidono di comprare un biglietto e timbrarlo. Dunque quando è tutto tranquillo scroccano, quando c’è qualche problemuccio pagano per non far sapere in giro che c’è un esponente delle forze dell’ordine in stazione. Allucinante, ma vero. E vogliamo parlare dei varchi per disabili aperti? Spesso gli addetti alla stazione li lasciano così per evitare di dover passare la giornata ad aprirli e a chiuderli visto che il flusso di poliziotti, carabinieri e quant’altri è continuo e ammonta a centinaia di persone al giorno. E in assenza dell’addetto di stazione? Varchi aperti per tutti. Per garantire un assurdo privilegio alle forze dell’ordine, dunque, ATAC rinuncia a decine di milioni di euro l’anno che se ne vanno in evasione, in gente che vede le porte aperte e si infila.


Chiediamo per concludere, in un momento in cui si spera venga fatta una reale pulizia nell’Azienda dei Trasporti Capitolina, che vengano valutate tutte le situazioni: anche quelle di questo tipo. Se non è possibile trasformare la gratuità degli accessi in normale agevolazione, si evitino le sbavature evidenziate: il tempo delle vacche grasse è finito. Per tutti! 

24 novembre 2013

Avete mai provato a chiamare le forze dell'ordine a Roma se vedete un vandalo imbrattare una saracinesca o un bene pubblico?

Vi voglio segnalare ciò che mi è successo ieri sera. Tornavo dalla più civile (ahimè) Milano dove ovunque ci sono vigili che multano "coatti" milanesi che passano con il rosso o che si parcheggiano davanti alle colonnine di ricarica delle auto elettriche. Tornando nella mia amata Roma ma sopratutto nel mio quartiere noto il degrado ma cosa più grave note 5 vandali che stavano imbrattando una saracinesca. Chiamo subito lo 060606 che mi passano i vigili di zona che a loro volta mi passano l'ufficio competente che mi rispondono: " non è nostra competenza deve chiamare il 113". Alla mia domanda "come il 113" scocciata mi risponde "sennò chi altro"?
Naturalmente chiamo il 113 che mi dicono che loro possono rispondere a segnalazione di writer che "scrivono" frasi razziste di odio razziale ecc ecc confermandomi che ci devono pensare i vigili. Ora veramente scoraggiata e visto che ormai erano passati 20 minuti in tutto scoraggiato all'operatore del 113 dico "se chiamo i vigili prima che arrivano hanno bello che finito il lavoro i writer". Sta di fatto che questa mattina passando noto che l'imbrattamento non è stato completato forse avevano finito la bomboletta o forse qualcuno è passato.