18 dicembre 2012

Una curiosa lettera a Malaroma e Romafaschifo. Che ne pensate?

Signori, in questi anni il movimento anti-degrado a Roma è cresciuto notevolmente, e molto del merito va riconosciuto anche a voi. I temi del decoro e della lotta al degrado stanno prendendo piede, come dimostrano il successo della pagina Facebook di Roma fa schifo, il moltiplicarsi di blog e pagine facebook su temi analoghi, il successo delle iniziative di ReTake Rome.

Credo sia venuto il momento di mettere alla prova la maturità del movimento, Ci avviciniamo ad un appuntamento importante, le diverse consultazioni elettorali che si svolgeranno nei prossimi mesi e, prevedibilmente, Roma sarà di nuovo seppellita di manifesti.

Sarebbe opportuno mettere in campo una vera e propria strategia per stroncare il fenomeno, che si avvalga di interventi sulla strada, così come di un uso intelligente dei social networks. Al momento mi sembrate le persone più adatte a sviluppare un'idea di questo tipo, ed è per questo che vi sottopongo alcune mie idee:

- federare i numerosi attori della scena anti-degrado romana. Questo è forse il passaggio più difficile, ma è anche quello che può portare più lontano. Occorrerebbe creare una convergenza sul fatto che le affissioni abusive, a Roma, fanno schifo a tutti. Per due, tre, quattro settimane, i vari gruppi abbandonerebbero le loro iniziative usuali per dedicarsi esclusivamente al fenomeno. Il coinvolgimenti riguarderebbe sia l'uso dei loro spazi virtuali per trattare l'argomento, che la disponibilità di persone sul territorio. Nel caso, sarebbe probabilmente preferibile sviluppare privatamente un primo nucleo dell'iniziativa e poi coinvolgere gli altri soggetti proponendo un progetto parzialmente maturo e poco suscettibile di modifiche. La posta in gioco è alta, stroncare il fenomeno delle affissioni elettorali. Il problema principale che vedo è nel conciliare le incompatibilità caratteriali e il desiderio di visibilità dei diversi soggetti. Da questo punto di vista Tonelli è una figura troppo ingombrante, potrebbe invece tirare le fila della cosa Malaroma che, a quanto vedo, pare avere maggiori doti diplomatiche.

- creare un nuovo sito che funga da vetrina per l'iniziativa. Su questo sito andrebbero discussi i casi più eclatanti di affissioni, in una sorta di vetrina dell'orrore, ma anche informazioni di servizio utili ai volontari che volessero collaborare (come segnalare una nuova infornata di affissioni, come aderire all'iniziativa, come contribuire). Sul sito comparirebbe anche materiale utile per la stampa e per eventuali campagne virali contro le affissioni abusive (vedi le rielaborazioni dei manifesti della Meloni).

- ripristinare, con le persone di Riprendiamoci Roma, la figura dei cittadini 'stacchini'. Inutile mirare a tenere puliti i muri dell'intera città, meglio concentrarsi su pochi presidi (in centro?) ed assicurare un azione continua (anche quotidiana, all'approssimarsi delle scadenze elettorali) di stacchinaggio. In questo senso andrebbero organizzate squadre di volontari con una turnazione delle presenze (facebook potrebbe essere un ottimo strumento di coinvolgimento, specie tramite Roma Fa Schifo). L'organizzazione di queste attività dovrebbe comunque essere semi-segreta per evitare che gli attacchini possano regolarsi in base alle attività degli stacchino. Se le adesioni fossero davvero numerose, si potrebbe allargare il numero dei presidi.

- martellare, via twitter, i beneficiari delle varie campagne di affissioni, sullo stile di quanto fa già adesso Tonelli. Anche qui sarebbe utile coordinare gli sforzi organizzando un network di persone presenti su twitter che prendano di mira il politico-criminale di turno. Basterebbero poche persone di spessore medio-alto con una buona capacità dialettica. Scopo ultimo sarebbe quello di sviluppare una elaborazione critica di questi fenomeni, coinvolgendo anche giornalisti, personalità politiche nazionali e opinion-makers. Ovviamente, lo stesso si potrebbe fare su facebook o via mail ma, a mio avviso, twitter è lo strumento più adatto per questo tipo di campagna

- collaborare con i radicali, il movimento 5 stelle, croppi. Chiunque rinunci a fare propaganda tramite manifesti abusivi dovrebbe ricevere una sorta di endorsement da parte dei gruppi anti-degrado. La cosa non implica necessariamente un sostegno politico, ma starebbe a significare una sorta di bollino di qualità che i movimenti anti-degrado riconoscerebbero a questi soggetti. Altre forme di collaborazioni potrebbero forse essere più interessanti da sviluppare, ma anche di più facile strumentalizzazione.

- collaborare con i PICS. Esisteranno ancora per allora? Saranno disposti a collaborare? Al momento non mi è chiaro, ma certo un loro coinvolgimento nell'iniziativa potrebbe fare la differenza, specie se decolla anche il messaggio delle multe, e degli introiti che potrebbero assicurare alla città.

- coinvolgere la stampa. Una copertura mediatica che vada oltre l'articoletto simpatico nei confronti dei cittadini-stacchini potrebbe chiudere il cerchio. Se passa l'idea che chi si autopromuove mediante manifesti abusivi danneggia la città, evade le tasse, stipendia manovalanza in nero, il vantaggio di una campagna tramite manifesti potrebbe scemare fino a far desistere molti.

A voi la palla

7 commenti:

  1. Questa mail non è curiosa, è ragionevole. Il fronte dei cartellonari, camionbar e stracciaroli ad oggi ancora non lo smuovi ma sui manifesti i politici segni di cedimento li danno (a parte qualche irriducibile), è logico quindi martellare su questo tema. Dal lato pratico, con le forze in campo effettivamente presenti ad oggi sono possibili solo operazioni simboliche. C'è però da dire che le ultime iniziative di retake ed i decoro day nel 18° stanno cominciando a raggiungere un dimensionamento notevole. Riuscire a riproporre dei modelli analoghi in altri municipi sarebbe la chiave per diffondere in strada le idee del movimento antidegrado. Margini di successo ci sono.
    Stefano

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  2. URGE MOBILITAZIONE DEL COORDINAMENTO BLOG ANTIDEGRADO
    Da Bastacartelloni.it:
    Gira un voce insistente nelle ultime ore. Prova ne è il comunicato emesso da Athos De Luca, pubblicato su Cartellopoli.

    La Giunta starebbe per compiere un colpo di mano: vorrebbe sanare tutti i cartelloni presenti sul territorio romano, prorogandone la concessione per 20 anni, ottenendo in cambio dalle ditte pubblicitarie un servizio di bike sharing.

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  3. Ragionevole e valida e-mail. Io ci sto, lo sai

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  4. L'idea è buona ma non si può dire " a voi la palla" e tirarsi indietro. Hai dimostrato di avere idee lucide e capacità di analisi (oltre a saper ben scrivere). Entra in contatto col movimento (se ancora non l'hai fatto) e dai una mano concreta perchè ce n'è tanto bisogno.

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  5. Ottima iniziativa! Sono assolutamente d'accordo con l'idea di passare all'azione e far partire una forte campagna anti-degrado in vista delle elezioni.
    Si potrebbe pensare di preparare delle proposte serie e concrete contro il degrado romano e contro tutti quegli attori che contribuisono ad esso: bancarellari, "parcheggiatori" abusivi, affissioni abusive, ombrellari, castagnari e tutte le altre cricche romane. A questo punto, presentare questo programma ai vari candidati al Comune e presentare alla stampa chi si è impegnato a rispettarlo (e in che forme) e chi no. E magari, dopo le elezioni, martellare sugli impegni presi!
    E' un ottimo momento, i romani sono davvero allo stremo dopo l'esperienza di questa amministrazione. Adesso si può fare!

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  6. Io ci sto. Ottimo scegliere il tema più risolvibile al momento, e portare a casa dei risultati concreti.
    A disposizione con twitter (@MarkShifu), dialettica e per stacchinaggio.

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