11 dicembre 2012

Aggiornamenti sulle fermate del tram di Via Prenestina nella speranza che l'Atac (visto quanto ci legge) si sensibilizzi e intervenga






Visto che avete pubblicato qualche giorno fa le foto di Via Prenestina, vi mando quelle fatto appena ultimamente.  Guardate che schifo. ATAC non si degna neanche di mettere un cestino o cestone ad ogni fermata.  Sarebbe troppo logico, ordinato, normale e civile da parte loro, No!
Provo rabbia a vivere in mezzo alla cacca!!!
MNZ

11 commenti:

  1. Sono d'accordo, ma, il fatto che non ci sia un cestino nelle vicinanze, non autorizza la gente a sporcare così. Se devi buttare una bottiglia e non trovi un cestino te la porti a zonzo finché non ne trovi uno. Se lasciano la spazzatura lì con questa facilità e si sentono scusati dall'inadempienza amministrativa vuol dire che i primi incivili sono proprio loro.

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  2. Giusto quello che dici, non si è mai scusati a lasciare a terra la spazzatura. L'Atac, però, dovrebbe solo vergognarsi di come lascia che i cittadini del VI municipio aspettino il tram.

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  3. Ok, anche se mettessero un cestino a chi spetterebbe svuotarlo? Scommettiamo che all'AMA se ne laverebbero le mani così come se ne sono lavati le mani per gli ingressi della metro fin tanto che è dovuta intervenire la giunta con un accordo nero su bianco?

    Anche le pensiline con manutenzione spettante a clear channel non è che versino in condizioni ottimali. I graffiti non li rimuovono. Sono quasi tutte graffiate dai soliti noti.

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  6. C'è da dire che a oggi le vecchie pensiline (quelle ritratte in foto, per intenderci) sono state abbattute nelle fermate di Piazzale Prenestino e in quelle altezza deposito dei tram. Al loro posto ci sono i tondini di acciaio futura sede delle nuove fermate, o almeno così pare. Unica stortura, i tondini d'acciaio e la vecchia sede delle pensiline sono malamente protetti da due transenne e un po' di nastro biancorosso, una gran pecionata potenzialmente pericolosa, ma comunque si spera che duri poco.

    Un'altra questione che mi pare degna di essere sollevata: JCDECAUX è un'azienda che ha fatto la sua fortuna in un modo molto smart. Essi propongono un'offerta allettante a tutte le amministrazioni comunali d'Europa, che consiste in: noi ci facciamo carico dell'acquisto e della manutenzione delle pensiline dei bus, voi ci permettete di gestire la pubblicità sulle pensiline. In pratica il comune non sborsa un euro, non incassa un euro, ma le pensiline sono tenute efficienti e moderne da parte dell'azienda. Vantaggioso no?
    A questo punto ci si chiede: ma JCDECAUX non può fare un salto anche a Roma?

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  8. più che perdere soldi, si tratta di investirne tanti. Il loro modello di business è vincente e collaudato, le agenzie pubblicitarie alla fine finanziano il costo delle pensiline e ci rientrano in visibilità. Non è che dietro questa inerzia c'è la volontà di proteggere il mercato dei cartellonari?

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  9. @jannis: con il mercato delle pubbliche affissioni sputtanato che abbiamo a Roma, pensi che farebbero soldi sufficienti a ripagarsi l'investimento, pagare la manutenzione e guadagnarci? Se si elimina la mafia cartellonara forse vengono a dare questo tipo di servizi anche da noi.

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  10. ABROGAZIONE del divieto di fotografare o filmare all'interno di stazioni ferroviarie 196) regio decreto 11 luglio 1941 n. 1161 http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/10066dl7.pdf
    fonte
    http://odisseaquotidiana.blogspot.it/2012/09/e-con-questo-scacco-matto.html

    Diffondete, non pochi cittadini si sentono ancora dire che è vietato fotografare nelle stazioni

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