5 novembre 2012

I clamorosi dati sulle affissioni e uno spezzone da Ballarò. Se due più due fa quattro siamo nei pasticci

Un articolo su Repubblica di qualche giorno fa con un passaggio inquietante: "il gettito dall'imposta sulle affissioni pubblicitarie si è ridotto negli ultimi tre anni da 8 milioni a 283mila euro". La colpa secondo gli ingenui amici di Repubblica è "la crisi" (???) mentre in realtà la colpa è un'altra: il Comune rinuncia, da tempo, a riscuotere le regolari tasse sulle pubbliche affissioni per tacito accordo con il racket attacchino: tutti vanno in abusiva senza colpo ferire. E le camorre attacchine non solo umiliano la città, ma lo fanno senza pagare un solo euro di concessione.
Il video qui sopra preso da Ballarò un paio di martedì orsono non fa altro che confermare ciò che scaturisce dall'articolo: nel 2009, 2010 e 2011 c'è stato il disastro, ma il 2012 è forse ancora peggio visto che fino ad oggi, quando siamo quasi alla fine dell'anno, tra i partiti solo 6 campagne di affissioni sono state (quasi sicuramente in piccola parte) regolarmente pagate. 
Una situazione inquietante, una amministrazione comunale che continua a regalare risorse e clientele ai peggiori componenti della città, sottraendole ai cittadini. 

2 commenti:

  1. Direi che quindi niente timbro, nessun reato se li stacco e li butto al secchio. E cosi dobbiamo fare tutti. Peggio per loro, avrebbero potuto pagare.

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  2. I timbri se l'e' magnati tutti la pizzardona!

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