1 febbraio 2012

Strisce pedonali: la truffa dell'aerosol

8 commenti:

  1. durano circa una settimanella.
    E la risposta del sindaco? ROMA E' UNA CITTA' GRANDE, E' IMPOSSIBILE AVERE TUTTA LA SEGNALETICA INTEGRA...

    Diego

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  2. Che cazzaro, lui e i suoi predecessori.
    Si avrebbe un gran risparmio del nostro denaro, se invece di usare la semplice vernice, stendessoro dei materiali appositi, che si vedono in altre città specialmente al nord e all'esetero in Europa dove la miscela stessa è spessa alcuni millimetri e dura diversi anni senza necessità di manutenerla.
    Ma ovviamente come fanno a mangiarci su se il lavoro è fatto bene e per durare?

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  3. Ma chi controlla i NOSTRI SOLDI come vengonomimpiegati? Corte dei Conti? Non è possibile buttare così i soldi e farci mangiare sopra . BASTA!!!!

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  4. Succede lo stesso con l' asfalto (quando raramente lo rifanno) o troppo fino lo strato o invece del nuovo tappano i pezzi più dissestati con le "toppe" di catrame che vengono via alla prima pioggia...che schifo di città

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  5. Lo stesso tipo di truffa che han fatto qui

    http://trafficomatto.blogspot.com/2011/11/via-tommaso-da-celano-lavori-fatti-coi.html

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  6. Il problema è che anche l'asfalto viene fatto con materiali scadenti. Così come non c'è logica decente nei lavori stradali (mancano le gallerie dei servizi quasi ovunque). Pertanto l'asfalto va rifatto più spesso, te lo bucano i soliti noti ( che però lo devono ripristinare totalmente, segnaletica compresa). Finché non ci sarà una specie di accordo etico tra le numerose aziende del settore, lo schifo continuerà.

    Un esempio virtuoso di buona segnaletica l'ha data la fondazione ANIA che ha donato le strisce pedonali di buona qualità su alcune strade (al massimo anche la barra trasversale di stop). Però secondo voi, chi interverrà nuovamente su quelle strade, ripristinerà l'ottima segnaletica? Ma figuriamoci... Che rabbia!

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  7. Ciao Alessandro,
    veramente le strisce messe con la collaborazione di ANIA si sono rivelate un vero fallimento, decretato anche da un articolo comparso su "Il Tempo" del 30 sett 2010 (ne ho copia se vuoi).

    Il problema della segnaletica a Roma è tutt'altro che facile, certo esistono prodotti più durevoli il cui rapporto costo/durata/prestazioni è sicuramente più favorevole della comune vernice. Sta di fatto che di liquidità ce n'è poca e chi acquista difficilmente fa un'analisi approfondita delle strade e del relativo traffico, scegliendo i prodotti più adatti alle varie casistiche ma è influenzato solo dal costo più basso e purtroppo uno stuolo di aziendine affamate lavora sottocosto (pur di lavorare), ancora una volta a discapito della qualità.

    Corrado

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  8. Fallimento, insomma...Per Roma è un successo. Non sono della migliore qualità, ma sono pur sempre migliori di quelle fatte con "l'aerosol"

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