6 febbraio 2012

L'enorme tristezza del "divieto sul divieto"

Fateci caso. Succede spesso. Il divieto sul divieto. Tratti di strada dove c'è un divieto di sosta e di fermata che vengono "ulteriormente" addobbate con fettucce e avvisi quando perdavvero occorre rispettare quel divieto. Facendo implicitamente capire che tutte le altre volte quel divieto non vale. E' una cosa che a chi scrive fa uno schifo bestiale. Solo a me?

10 commenti:

  1. ma c'è un FILO STESO fra i Pali !! cos'è, è per i Panni da asciugare di qualche senzatetto ??
    toglietelo per favore e staccate gli avanzi di nastro giallo.. che vomito !

    RispondiElimina
  2. Tra l'altro quello fisso è un divieto di fermata, quello temporaneo è un divieto di sosta. TEORICAMENTE (ma siamo a degradolandia), il divieto di fermata sottintende anche il divieto di sosta.

    RispondiElimina
  3. Anche a me ha fatto sempre ridere e piangere. "Questa volta per davvero!!"

    RispondiElimina
  4. come diceva il mio buon prof. di Diritto Penale: L'Italia è il Paese degli "è vietato" e degli "è SEVERAMENTE vietato"...
    bello schifo!

    RispondiElimina
  5. E' il divieto del divieto, samcisce la libertà di fare come cazzo je pare. E' tassativamente fatto assoluto divieto. Capita.

    RispondiElimina
  6. pure a me fa schifo da anni e lo denuncio dal 1988 anno in cui presi coscienza che lo schifo a S. Giovanni era tale da vergognarsi molto di abitare lì .

    RispondiElimina

Ogni commentatore si assume la responsabilità di ciò che inserisce nel commentario. Questa bacheca non può essere moderata a monte.