10 gennaio 2012

Qualcuno vada a spiegare a Concita De Gregorio che razza di raccapriccio che ci ha provocato il suo articolo di domenica scorsa

Concita De Gregorio, tipica esponente della gauche caviar, come la chiamerebbero in Francia. Una ex bella donna, se proprio vuoi farla incazzare come abbiamo voglia di fare noi. Una della sinistra salottiera che pure per un mal di denti va in clinica privata, ai quartieri alti, e il fatto che gli ospedali del popolo, quelli pubblici, siano fatiscenti, è una questione non di legalità o amministrazione, ma di antropologia. E' normale che sia così: d'altronde sono dei selvaggi a frequentarli. E cosa si fa con i selvaggi? Li si reprimono? Giammai, si studiano. Si analizzano. Si vivisezionano questo strano popolino.
L'articolo di Concita De Gregorio sulle scritte vandaliche nelle sale d'attesa di neonatologia degli ospedali romani -tema di cui noi e altri blog antidegrado si sono occupati più volte- è stato il primo vero raccapriccio di 2012.
Invece di cercare di scandagliare il vero motivo sociologico della nascita di certi nomi per i nostri poveri neonati sta dentro al fatto che siamo in un paese dove si può andare in ospedale e si può massacrare il bene pubblico, lo spazio comune, si può obbligare tutti a vivere nel degrado. Non sono questi nomi che ci raccontano il cambiamento della società, è il cambiamento della società -e l'impunità diffusa- che determinano questi nomi orripilanti. Ecco perché, poi, i bambini si chiamano Shanel o Suraia o Brian o Mya. O Concita.

Leggetevelo pure voi va, così vi incazzate come si deve, mica possiamo arrabbiarci solo noialtri. E per fortuna, voi, ve lo leggerete su web, perché su carta la Concita aveva fatto pubblicare almeno una ventina di foto. E vi lasciamo immaginare che gran lavoro grafico...

19 commenti:

  1. Gente che non dovrà mai partorire i propri figli in quei luoghi. Dunque, può permettersi questa "simpatica comprensione". Un po' come quelli che, allo Zoo, si divertono a vedere i babbuini che si guardano il culo, sapendo di stare dalla parte giusta della vetrata.

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  2. Bell'articolo di Merda. Ammetto di non essere riuscito ad arrivare alla fine

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  3. Concituccia fa un po' pensare alla 'giornalista' che Nanni Moretti prendeva a schiaffi in 'Palombella rossa'...

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  4. Chissà se la signora De Gregorio andrebbe a farsi curare lì...

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  5. Consiglio caldamente di recarsi sulla pagina Facebook della De Gregorio e commentare educatamente:

    http://www.facebook.com/notes/concita-de-gregorio/murales-per-sale-daspetto/354891661203368

    Io l'ho appena fatto.

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  6. Dopo 10 righe mi sono dovuto fermare.

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  7. Purtroppo quella non è una pagina ufficiale e non mi sembra la De Gregorio ne abbia una su FB.

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  8. E' giusto, facciamoglielo sapere appena nati che dovranno vivere in un paese da schifo. Naturalmente se sono cafoni i genitori, gli zii e pure i nonni ci sono buone possibilità che questi non cresceranno diversi. Sicuramente qui si troveranno a loro agio.
    Stefano

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  9. purtroppo questa è un esponente della gauche sans caviar e voglia d'imparar : vi ricordate la frase "omsa che crisi"?

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  10. "Chissà se la signora De Gregorio andrebbe a farsi curare lì..." vorrei tuttavia segnalare che LI' è generalmente una struttura dove ogni giorno centinaia di persone qualificate si prendono cura letteralmente di chi ha un problema, dal maldidenti al tumore, per cui cerchiamo di non sparare sempre e comunque a zero.
    ovviamente questi scarabocchi offendono noi OPERATORI SANITARI più del commento che ho riportato poco sopra.

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  11. Io mi sono fermato al sottotitolo. Non ce la faccio a leggere una schifezza del genere.

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  12. la signora scrive da sempre in questo modo. della serie italiani fate schifo, immigrato è sicché. alcuni quotidiani nazionali su questo cliscè ci stanno costruendo le proprie fortune, educando all'odio e alla distruzione di se stessi e della propria cultura milioni di connazionali.

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  13. Poco importa che quella sia la pagina ufficiale della De Gregorio o meno, penso sia importante lanciare un messaggio contro chi sostiene il degrado, come fa lei nell'articolo.

    Rispondo al commento n.10 dell'utente anonimo.

    LUNGI DA ME voler mettere sotto accusa il personale medico che lavora. Anzi, a voi va tutto il mio plauso perchè fate il vostro lavoro in condizioni molto più difficili di quelle che dovrebbero esserci.

    L'accusa non va ai medici e agli infermieri che lavorano lì, ma a quegli sporaccioni maleducati dei pazienti che imbrattano i muri e ai giornalisti come la De Gregorio che li esalta.

    E mi viene da pensare che razza di figli cresceranno... Chissà con quali propositi cresceranno questi figli se sono i loro padri i primi a non aver a cuore le più basilari regole del vivere civile. Poveri bambini.

    Brontolo - Stefano Perelli

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  14. Intanto, un tassista se la prende con un bancarellaro e i suoi furgoni...

    Non parlare di corda in casa dell'impiccato?

    Benvenuti a Roma....

    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=176428&sez=HOME_ROMA

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  15. la signora concita frequenta solo i parioli e la balduina.....

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  16. Ma da una poraccia come Concita De Gregorio cosa ci si può aspettare? A parte la serie di baggianate e retorica filosofica sui nomi e quant'altro, la notizia dove sarebbe? Un popolo di trogloditi che scrive sui muri degli ospedali e una rappresentante del salotto buono de sta ceppa de minchia che straparla come al solito.

    Tanti care cose a tutti.

    p.s.: il capodanno in videochat con gli americani VERAMENTE non so come le sia uscito fuori... almeno il fuso orario lo conoscerà, la signora De Gregorio?

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  17. La De Gregorio e' una delle tante radical-chic milionarie di sinistra che odiano il popolo pur facendo finta di stare dalla parte dei piu' deboli, so tutti uguali sti sinistrorsi, parlano della scuola pubblica e mandano i figli allo chateaubriand (vero Santoro?), parlano degli ospedali pubblici e poi andavano dagli Spallone, parlano male di Briatore e poi vanno al Billionaire (vero Melandri?).

    Comunque gli italiani sono sudditi esterofili fin dalle viscere per cui ecco il proliferare di orribili nomi esotici.

    Andrea Rossi

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  18. l'ex ed attuale inguardabile uomo (come è facile immaginare) che scrive e che chiama la de gregorio ex bella donna ci fa solo la figura del gran cafone. seppure si giustifichi preventivamente e pateticamente (excusatio non petita....) di dirlo solo per farla incazzare. e siamo sempre lì: per colpire un uomo mai si sarebbe utilizzato un mezzuccio del genere.

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  19. Mi sembra che state esagerando.
    L'articolo non è affatto un elogio ai grafittari infatti si parla di "
    Vandalismo, ma anche un rito di speranza che resiste alla modernità"

    Caro Tonelli mi sembra invece propio l'analisi sui "nuovi" nomi di cui lamenti la mancanza:
    " Parlano di un Paese multietnico dominato dalla cultura televisiva e divistica dove il nonno si chiama Sandro e la nipote Suyana"

    Ma sai capire quello che la gente dice o scrive o parti per partito preso insieme a quelli che "mi è bastato il titolo ?

    Saluti
    Claudio

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