19 settembre 2011

Avventure sotto la metro. Capitano a tutti ma pochi le mettono nero su bianco (e le mandano anche all'Agenzia per la Mobilità) come ha fatto Fausto

Salve, mi piacerebbe segnalare un episodio un po' spiacevole avvenuto l'altra mattina. Ingresso stazione della metropolitana fermata Ponte Mammolo, come sempre ai tornelli passo la tessera sul lettore RFID, aspetto l'apertura del varco, lo passo e mi fermo immediatamente dopo per aspettare che si richiuda. Immancabilmente, e senza che me ne potessi accorgere prima, si materializza subito dietro di me una persona che mi urta cercando di infilarsi a forza per sfruttare l'apertura del varco senza timbrare il biglietto. Naturalmente io non schiodo e aspetto che i vetri si richiudano, lasciando il tizio fuori a sbraitare e fare la figura di quello che "ce sta a provà". Me lo ritrovo qualche metro dopo sulla scala mobile, e poi sulla banchina, ad inveire contro di me dandomi del pezzo di m..., dello str..., e dicendomi di stare zitto la volta che ho mezzo tentato di rispondere che io pago solo per me.
Bellissimo come tutta la gente che ha assistito alla scena intera abbia fatto finta di niente. Ecco qua in bella mostra tre problemi belli grossi della nostra città:
1) il biglietto dei mezzi pubblici lo pagano solo una minoranza di cittadini onesti;
2) la gente se ne frega altamente di quello che non la riguarda in prima persona;
3) nelle stazioni della Metropolitana il livello di sicurezza è minimo (il tizio poteva tranquillamente colpirmi, accoltellarmi, buttarmi sui binari senza che nessuno avesse il coraggio anche solo di "guardare" cosa accadeva).

Ultima nota: nella fermata Ponte Mammolo, come in tutte le altre, vige il divieto di fumo dall'ingresso della stazione, e puntualmente, ogni volta che arrivo sulla banchina c'è il maleducato di turno con la sigaretta accesa proprio sotto il divieto. Cosa dovrebbe fare in quel frangente chi ha nausea di questo schifo? Ora che ritorni al gabbiotto e torni su con qualcuno del personale della stazione o è passato il treno o è finita la sigaretta, se gli dici qualcosa rischi il "fatte i c... tua" se non peggio, e non c'è nessuno che ti supporti. Dite che se la prossima volta prendo un estintore e gli spengo la sigaretta in faccia perché ho visto del fuoco e per "motivi di sicurezza" sono intervenuto salvando tutti, qualcuno si potrebbe arrabbiare con me? Prendendo in prestito lo slogan da romafaschifo.com: "chi ha ridotto così la città più bella del mondo?". Già.
Fausto Belardi

30 commenti:

  1. Fausto sei il mio eroe! Non mi è mai capitato di avere uno scroccone alle spalle, ma mi è capitato di vedere gente con la sigaretta accesa nelle stazioni "all'aperto" (ma non solo!) nonostante il divieto di fumo.

    Il ministro sirchia ha fatto un'opera impeccabile nel vietare il fumo in tutti i luoghi pubblici al chiuso. Il problema, almeno a Roma, che i soliti figli di madre ignota hanno recepito il messaggio seguente: se il posto è all'aperto si può fumare, se al chiuso no.

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  2. Anche io ho avuto modo di litigare con chi si voleva imbucare, ho preso l'abitudine di controllare dietro di me ogni volta che passo ai tornelli. Ma se ho capito bene, finché c'è qualcuno nel varco, le porte non si richiudono, o sbaglio?

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  4. temo che qualcuno si debba sacrificare per iniziare a dare il buon esempio, è una guerra ma non sembra

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  5. @Alessandro: il problema vero è che non c'è nessuno che faccia rispettare per davvero la norma!

    @Daniele: se ti fermi immediatamente dopo il vetro si chiude eccome!

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  6. Io quando vedo qualcuno con la coda dell'occhio passo spedito, poi inchiodo poco dopo il tornello e faccio in modo che mi vengano addosso :) Sistematicamente.

    Quello che non capisco è come sia possibile che sistematicamente invece il personale di stazione che è pagato per vigilare su quello che accade non dica mai NULLA nonostante il tornello se si passa in due suoni.
    Non c'è bisogno di mandare lettere agli uffici, al Papa o al Presidente della Repubblica. basterebbe che chi di dovere facesse il lavoro per cui è pagato.

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  7. Questa è la Roma che cambia di Alemanno. Fausto è stato coraggioso e fortunato. Per fatti del genere e con la gente che gira nella Roma di Alemanno, si rischia la vita.
    Manda la tua disavventura a tutti i giornali.

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  9. A me non è mai successo, ma se dovesse accadere che il tizio osa pure sbroccarmi farò il finto tonto lasciando al tizio di turno l'incazzatura. Non è che mi faccio rovinare la giornata dal primo stronzo che passa, preferisco che sia lui a rodersi il fegato per la figura di merda

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  10. Il problema non sono gli evasori, ma gli impiegati nei gabbiotti.
    Se solo facessero il loro lavoro invece di giocare a poker...
    Posto qui un vecchio post che riguarda proprio questo argomento :
    http://www.romafaschifo.com/2011/04/pocker.html

    Guardate quanti commenti ! o_o

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  11. Fausto,
    ecco a chi devi segnalare

    informazioni@romametropolitane.it, assessoratomobilita@comune.roma.it, mobilita@comune.roma.it

    Ho fatto già in passato 2 segnalazioni e in entrambi i casi e mi hanno risposto.
    E' contro il loro interesse lasciar correre,quindi credo che le lamentele vengano ascoltate e prendano provvedimenti seri.

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  12. Mi avete fatto venire in mente una estate nei Paesi Baschi, dove per uscire dalla metro devi timbrare il biglietto, ripeto, per uscire dalla metro devi timbrare il biglietto.
    A un mio amico si era smagnetizzato il biglietto, io ero andato a chiedere aiuto a quelli della metro, mentre lui si era fatto venire in mente la brillante idea di scavalcare il tornello. Bè l'hanno placcato quasi come un giocatore di rugby nonostante sia quasi 1,90 metri di altezza.

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  13. Mi sono capitate entrambe le cose.
    Sullo scroccone feci anche un video su YouTube http://youtu.be/_uKU3SFDk6M

    Tutt'oggi con un minimo di affollamento in tutte le stazioni metro ci sono "portoghesi" se si infilano dietro ai paganti.

    Fateci caso a Termini direzione Laurentina. Alla destra del gabbiotto c'è un passaggio a cancello dove scorrono centinaia di scrocconi.

    Per i fumatori, non c'è banchina che si salvi. A Eur-Magliana gli stessi addetti e la sicurezza (questi fanno ridere hanno ZERO voglia di lavorare) fumano senza preoccuparsi dei divieti. Sulle banchina ci si può fare di tutto.

    Per concludere, a Piramide (piazzale Ostiense) direzione Ostia, una volta vidi un extracomunitario infilarsi dietro una signora. In quel frangente passava un vigilante a cui gli dissi alzando la voce "Scusa..hai visto questo che è passato senza pagare?" e lui "Non è di mia competenza!"

    L'unica cosa che possiamo fare è filmare decine e decine di video e pubblicarli in rete. Il mio è stato riproposto su ROMA UNO e ROMA TODAY.

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  14. @Fausto

    Sai quante lettere ho mandato ad ATAC per il mancato di divieto di fumo alla stazione piramide? Le aiuole sono piene di cicche. Sarà che ATAC non s'è mai degnata, inoltre, di rimuovere i posacenere sopra i cestini di tali stazioni all'aperto, ma il cartello divieto di fumo c'è comunque!

    @Catepillar
    I tornelli in uscita sono predisposti per ospitare obliteratrici. Mi chiedo cosa aspetti ATAC ad installarli. Rendiamo ancora più difficile il lavoro a questi scrocconi.

    E' comunque indegno che gli operatori di stazione, nonostante il tornello suoni non alzano nemmeno lo sguardo. Che quei vetri siano insonorizzati?

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  15. a Piramide ho visto un'intera famiglia di rom (circa 12 persone, alcuni anziani) accedere in metro passando però attraverso il tornello d'uscita, strisciando praticamente al suolo! L'hanno fatto con la più estrema naturalezza e senza farsi assolutamente notare dai "FALCHI" del controllo metro....

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  16. Io mando una e-mail agli indirizzi che avete messo.
    L'ultima volta che mandai una e-mail tramite il solito form mi diedero la solita risposta del cazzo da ufficio pubblico "sisi lei ha ragione... blabla"
    Vediamo se con questi altri indirizzi ci danno più retta

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  17. @Riccardo: grazie, ho inoltrato la lettera ai 3 indirizzi che mi hai segnalato.

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  18. Ieri sono stato a Milano per lavoro... sono arrivato alla Stazione Centrale e ho preso la metro gialla per scendere a Duomo. Non ero sicuro di essere in Italia... pensavo di essere in Spagna, o in Francia, in un altro Paese qualsiasi in cui c'è un minimo di senso civico.

    Quindi... l'Italia fa schifo? No, Roma fa schifo. Appunto.

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  19. E' successo anche a me e protestai con gli impiegati dell'Atac che mi dissero che non potevano farci nulla, ovviamente ho anche scritto all'Atac ed ai giornali.

    Il video di Cosimetti lo mandai a tutte le televisioni e giornali , Romauno lo mando' in onda.

    Andrea Rossi

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  20. Ciao mi chiamo Stefano e sono romano ma stanco di vivere in questa città-immondezzaio chiamata Roma. Mi è successa la stessa cosa ad Anagnina, un bombolone si è imbucato dietro di me ai tornelli, io lho guardato male e mentre aspettavo il treno, lui ha cominciato a insultarmi e a mettermi le mani addosso!
    La gente naturalmente guarda ma non si muove....io tranquillamente sono salito su ai tornelli dove c'erano due militari, due poliziotti e i controllori che chiaccheravano! Alla fine mi hanno liberato dal rompiscatole scroccone, ma la multa per essere entrato senza biglietto non l'hanno fatta al signorino!!! Lasciato libero come se niente fosse successo! Ma le forze dell'ordine che ci stanno a fare se chiaccherano sempre tra di loro?
    Potrei entrare con un bazooka in mano e non se ne accorgerebbero!
    Complimenti per il blog!

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  21. Come giustamente fa notare l'amministratore del blog, in questa città c'è un clima esasperato.
    Il caso di Stefano (come gli altri) è un caso tipico che può sfociare in tragedia: prendiamo la persona più calma, magari una sera mentre sta rientrando a casa per la cena si trova in uno stato di forte alterazione causa litigi con il capo sul luogo di lavoro, oppure problemi all'università, e sorprendentemente si ritrova uno scroccone che anche essendo in torto marcio, si permette pure di insultare ed addirittura di aggredire fisicamente.
    Cosa potrà accadere? Una cosa del genere è come gettare un fiammifero acceso su una tanica di benzina.

    Al di là delle considerazioni ecologiche ed economiche, uno dei motivi principali per cui prendo sempre i mezzi pubblici è perchè così evito lo stress da traffico/incivili specialmente quando mi trovo in giornate storte in cui so che potrei reagire in maniera non consona ad una prepotenza subita. Non ovviamente picchiando, ma potrei iniziare a guidare in maniera nervosa mettendo a rischio me e gli altri, quindi evito il più possibile di guidare l'auto in città. Che ci volete fare, visto che sono uno che si comporta gentilmente con gli altri, quando sto guidando e vengo insultato gratuitamente mi salta la mosca al naso.

    Ma se dovessi subire prepotenze pure a bordo di mezzi pubblici la cosa sarebbe alquanto incresciosa. Io ovviamente non è che mi metterei a fare chissà cosa, ma immaginate al posto di Stefano un'altra persona che non vada tanto per il sottile, il tizio sarebbe potuto finire sotto i binari con un bel calcione, oppure ci sarebbe potuto finire chi stava subendo il torto.
    Non ci scordiamo la tragedia della ragazza uccisa con un ombrello.
    È il lassismo di chi deve controllare che causa questi episodi, ed a riguardo, mi vengono in mente i commenti allucinanti dei controllori delle metropolitane negli altri post del blog. Roba che veramente spero di non dover più leggere.
    Questa città è diventata un contenitore di persone senza regole, una giungla dove i tutori dell'ordine sono paradossalmente diventati favoreggiatori del caos.

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  22. Concordo su tutto quanto ha scritto Caterpillar, si viaggia in condizioni allucinanti ed alle volte puo' bastare poco per far scatenare liti e risse, giustamente Caterpillar ha ricordato la ragazza uccisa con un ombrello da una straniera entrata tra l'altro senza biglietto (come dimostrarono le telecamere), sempre per una lite in una stazione della metro ci rimise la vita l'infermiera rumena, insomma il caos assoluto.


    Anch'io spesso prendo i mezzi per evitare lo stress da traffico ma alle volte anche sui bus si rischia di litigare e non so se allora il gioco valga la candela.

    La soluzione sta nel fare maggiori controlli.

    Andrea Rossi
    Andrea Rossi

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  23. Signori le spalle ognuno se le deve guardare da solo a meno che non si ha la possibilita di avere la guardia del corpo.Nelle stazioni metropolitane sapete quanta "gente" circola?se nel traffico cittadino venite coinvolti in un diverbio chi chiamate?in caso non ve ne siate accorti lo sbrago e menefreghismo si trova ovunque.. Dunque nessuno e' pagato per tutelarvi e chi lo e' sta con le mani legate.buon viaggio!

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  24. Sono assolutamente in disaccordo con l'anonimo qui sopra. Ci sono dei luoghi pubblici come le stazioni dei treni, delle metropolitane e degli autobus, che devono essere qualcosa come dei santuari. Il controllo delle forse dell'ordine deve essere ASSOLUTO.
    E' chiaro che ognuno deve badare a se stesso, ma non si puo' rinunciare a pretendere come un diritto la protezione e la sicurezza dalle forse dell'ordine. specialmente in questi luoghi. Non solo, ma questa e' anche la strategia vincente. perchè se hai la certezza matematica o quasi che ti beccano, tu pezzo di merda, zingaro, italiano etc. criminale, alla stazioni non ci vai proprio

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  25. @Fausto: grazie per l'informazione, mi fermerò dopo il vetro allora! :)

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  26. Quando mi è capitato di segnalare la cose agli addetti nei gabbiotti, mi è stato risposto che loro non sono dipendenti Atac o Metro e che il loro solo compito è il controllo di sicurezza, nulla a che fare, secondo loro ovvio, con i divieti di fumi, gli accessi irregolari ecc. Non sono neanche tenuti a dare informazioni su orari, percorsi ecc.
    Povera Metro che non ha dipendenti in eccesso e senza lavoro da dover occupare...

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  27. """non sono dipendenti Atac o Metro"""
    Ma ti riferisci alle guardie giurate?

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  28. @Daniele:

    hai provato? :)

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  29. NELLE STAZIONI ROMA LIDO SI FUMA A PIACERE, L'ESEMPIO LO DANNO CAPI STAZIONE, OPERATORI DELLA SICUREZZA (QUALE),PERSONALE DELLA PULIZIA. LA LEGGE DEVE VIETARE IL FUMO IN AREE PUBBLICHE DOVE SOSTANO PERSONE E NON SOLO IN LOCALI CHIUSI. SUCCEDE INFATTI CHE QUANDO ASPETTI IN BANCHINA SEI CIRCONDATO DA FUMATORI, AL RISTORANTE IDEM.

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  30. Non sono più solo! Pochi minuti fa ho segnalato all'atac (minuscolo per forza) l'autista della linea 135 che fumava liberamente all'interno dell'auto (Stazione Tiburtina 18.40. Condivido tutto quello che si dice sul divieto di fumo. In realtà in ogni stazione ci dovrebbe essere un responsabile d'uopo per legge. Ma della legge se ne fottono tutti. Il nostro è un paese in cui è difficile. se non impossibile, trovare chi deve far rispettare la legge. Il guaio e che dobbiamo pagare esose tasse anche per curare le malattie cui vanno soggetti i fumatori e non le pago volentieri visto che hanno ridotto roma in un immondezzaio

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