15 gennaio 2011

Non è che all'estero non hanno la piaga delle affissioni abusive sui pali. Ma lì la combattono...



Come, ad esempio, a Vienna...
foto Manuele Mariani

6 commenti:

  1. L'applicazione di vernici antiaffissione prevede l'impegno della classe politica per combattere il degrado urbano.

    In Italia, a Roma, c'è la volontà di combattere il degrado urbano?

    No, non c'è.

    Per i romani è normale attaccare i manifesti ai pali.

    Stesso discorso per le scritte sui muri, la politica non capisce che sono un problema e non vuole spenderci i soldi.

    D'altronde, se puliscono i muri, come fanno i partiti politici ad attaccare i manifesti abusivi?

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  2. Assolutamente d'accordo con Les. Comunque se anche a l'estero a qualcuno salta in mente di attaccare qualcosa di abusivo, il numero di persone che lo fa è decisamente inferiore rispetto a noi, se a questo ci aggiungiamo il fatto che le amministrazioni comunali applicano tutti gli strumenti utili per stroncare il fenomeno sul nascere, vediamo che il problema è pressoché inesistente.

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  3. Ho trovato adesivi anti-affissioni (ricordavano che le affissioni abusive sono vietate e sanzionate) posti, dall'amministrazione comunale di Riccione, sui pali della luce di Viale Dante.

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  4. a Riccione ci sono stato quest'estate e i pali sono zeppi di adesivi... non di traslocatori o "sgombri", come scrivono su qualche adesivo, ma di discoteche, abbigliamento e altre robe che possono interessare al turista medio di Riccione...

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  5. @Anonimo
    Anch'io sono stato a Riccione la scorsa estate, ma non ho l'ho trovata piena zeppa di adesivi, ma tu che zona frequentavi?

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  6. sono passato anch'io da riccione la scorsa estate ed è vero, è piena zeppa di adesivi (soprattutto i cartelli stradali)

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