A Via Appia più che altrove ci sarebbe bisogno di una delle ormai celebri "Passeggiate Anti Degrado" che alcuni blogger romani -speriamo sempre più numerosi- sacrosantamente organizzano. Anche solo per immaginarsi la faccia che la Camorra dell'Attacchinaggio selvaggio farebbe il giorno dopo nel vedere per una volta puliti tutti i pali di quella che dovrebbe essere la Regina Viarum.
Via Appia è anche chiamata "la vetrina più lunga d'Europa", ma non esiste posto in Europa dove lo shopping potrebbe essere distratto dalla continua presenza di affissioni abusive a tonnellate, su ogni palo, in ogni dove. Aggiungeteci poi i manifesti dei politici (li vedremo domani!) e l'abnorme aumento degli spazi autorizzati e vedrete come si è trasformata una bella strada commerciale in un bulevard da bidonville sudamericana. Senza esagerare!
Ehggià perché proprio in Via Appia si palesa in tutta la sua potenza militare la criminalità organizzata degli attacchini. Vi sono dei punti in cui è impressionante, davvero impressionante, la violenza con la quale queste organizzazioni pseudomafiose aggrediscono il territorio, i beni pubblici, gli arredi urbani. Sono peggio dei mafiosi, però: i mafiosi si nascondono, hanno paura dello stato, prendono i loro accorgimenti. Questi criminali, invece, lasciano il loro numero di cellulare, il loro logo, il loro nome. Se li si chiama per protestare dello schifo che combinano diventano aggressivi e minacciosi. Sono peggio dei mafiosi. La mafia, con alterni risultati, c'è qualcuno che la combatte; la 'Ndrangheta del degrado non la combatte davvero nessuno. Ed è completamente padrona del territorio.