Siamo all'interdizione al culto de facto. Questa chiesetta del centro storico si è fatta realizzare, qualche tempo fa, una isola di rispetto con bei paletti e arredo urbano per scongiurare la sosta selvaggia che impediva del tutto l'accesso alla parrocchia. Le auto sono andate via, ma sono arrivati gli scooter che rendono il passaggio ancor più impossibile. Ancora una volta un arredo urbano inadeguato (qui ci volevano catenelle, non solo paletti) non fa altro che peggiorare una situazione già compromessa.
avete letto?
RispondiEliminaarticolo
Concordo,bastava installare le catene tra una colinnina e l'altra
RispondiEliminaAccipicchia, questa è una eccellente notizia. I volontari antidegrado, nel bene e nel male, devono fare notizia. Ci abbiamo rimesso un setto nasale, ci rimetteremo qualche altro osso rotto, non importa. Se qualcuno ancora non lo ha capito, signori, siamo in guerra. Non so se ve ne siete resi conto !? E in guerra non dico che si deve morire, ma insomma avere dei feriti purtroppo si. Andiamo avanti. Queste cose devono uscire nei giornali, fare notizia, spero che vadano sul cartaceo, si deve sapere che c'è gente che cancella le tags. Per ora siamo invisibili.
RispondiEliminaCi servono più agganci in televisione...La carta stampata è moribonda.
RispondiEliminaLa foto "Burini part I" ha in sé tutti i commenti possibili.
RispondiEliminaL'articolo sul ragazzo aggredito mi ha scioccato, spero che l'abbiano letto al Comune.
-les
Scriviamo al Fatto quotidiano?
RispondiEliminaSarebbe già utile dedicare un articolo al ragazzo ferito qui sul blog
RispondiEliminaqua ci vorrebbero multe altro che catenelle
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